Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta, il cittadino l’egiziano 23enne che la notte di Capodanno, a Villa Verucchio nel Riminese, ha accoltellato 4 persone prima di essere ucciso da un Carabiniere, aveva già dato segni di squilibrio mentale e la cooperativa che lo seguiva aveva avuto delle segnalazioni da parte di vicini casa.
Nel condominio dove viveva avrebbe spaventato in più occasioni una signora che all’improvviso se l’era trovato dietro alla porta di casa. «Suonava il campanello e poi si nascondeva – raccontano alcune vicine – oppure saliva ai piani superiori si nascondeva dietro la porta, tanto che era stata fatta una segnalazione all’amministratore del condominio che aveva poi raccontato tutto ai responsabili della cooperativa».
Sitta che viene descritto come «un ragazzo molto chiuso, con evidenti problemi relazionali, che non mostrava mai apertamente il viso alle altre persone», abitava con altri tre giovani stranieri in un condominio della frazione di Verucchio. L’appartamento è intestato alla cooperativa `Il Millepiedi´ e si trova al primo piano di un condominio diviso in tre palazzine, con un giardino curato e una buona posizione in paese.
«Al momento nella stessa casa vivono un cittadino somalo e un iracheno – dicono i residenti – ma c’era anche un altro ragazzo che ha trovato forse lavoro e da prima di Natale non si vede più».
Sitta sarebbe arrivato nell’appartamento nel 2024, silenzioso ed educato sembrava molto solo. «Forse era triste, – dice uno dei ragazzi che viveva con lui – ma non lo conoscevo bene perché qui abbiamo le nostre camere e ci salutiamo e basta. Poi ognuno
sta per i fatti suoi. Ma non posso dire nulla perché ho paura che mi tolgano il permesso devo prima parlare con la cooperativa».
Da `Il Millepiedi´ alla domanda se avessero avuto segnalazioni sullo stato mentale dell’egiziano affermano: «Le comunico in ogni caso che non ho nulla da dichiarare perché vi sono indagini in corso».
(ANSA)