Home___primopianoAddio a John Mayall gran maestro del blues, aveva suonato più volte anche a Rimini

Se n'è andato a 90 anni lo scopritore di Eric Clapton, Peter Green, Mick Taylor e tanti altri, nell'87 salì sul palco dello Slego di Viserba


Addio a John Mayall gran maestro del blues, aveva suonato più volte anche a Rimini


24 Luglio 2024 / Redazione

Il musicista britannico John Mayall, frontman della band dei Bluesbreakers che è stata una palestra per Eric Clapton, Mick Fleetwood, Mick Taylor e molte altre superstar del rock, soprannominato “il padrino del British Blues”, è morto lunedì 22 luglio all’età di 90 anni nella sua casa di Los Angeles, in California. “I problemi di salute che hanno costretto John a porre fine alla sua epica carriera di tournée hanno finalmente portato alla pace uno dei più grandi guerrieri della strada di questo mondo”, ha scritto la famiglia in un post sui social, senza, tuttavia, precisare le cause del decesso.

Come ripepiloga l’agenzia ADNKronos, nato il 29 novembre 1933 a Macclesfield, vicino a Manchester, nell’Inghilterra centrale, il cantante e polistrumentista John Mayall era considerato il pioniere del blues britannico: nel 1956 aveva cominciato a suonare il blues con The Powerhouse Four e poi con The Blues Syndicate, fino a formare i Bluesbreakers nel 1963. A Mayhall viene attribuito il merito di aver contribuito a sviluppare il rhythm and blues urbano britannico in stile Chicago. I Bluesbreakers comprendevano in varie occasioni Eric Clapton e Jack Bruce, poi dei Cream; Mick Fleetwood, John McVie e Peter Green dei Fleetwood Mac; Mick Taylor, per cinque anni chitarra solista dei Rolling Stones; Harvey Mandel e Larry Taylor dei Canned Heat; e Jon Mark e John Almond, che hanno poi formato la Mark-Almond Band. Di quell’esperienza Clapton ha detto: “John Mayall ha gestito una scuola per musicisti incredibilmente buona”. Dopo l’album “Primal Solos” (1969), Mayall si trasferì in California, realizzando poi lunghi tour negli Usa, dove ha avito un’importante influenza sulle carriere di musicisti come Blue Mitchell, Red Holloway, Larry Taylor e Harvey Mandel.

Noto per la sua armonica blues e per le sue tastiere, Mayall ha ottenuto una nomination ai Grammy per “Wake Up Call”, che vedeva ospiti Mick Taylor, Buddy Guy, Mavis Staples e Albert Collins. Ha ricevuto un’altra nomination nel 2022 per l’album “The Sun Is Shining Down”. Ha ottenuto anche un riconoscimento ufficiale in Gran Bretagna con l’assegnazione del titolo di Officer of the Order of the British Empire nel 2005. È stato selezionato per la classe 2024 della Rock & Roll Hall of Fame e il suo album del 1966 “Blues Breakers With Eric Clapton” è considerato uno dei migliori album di blues britannico.

Instancabile performer dal vivo, a 85 anni era partito per l’ennesima tournè. Il suo ultimo albun era uscito nel 2022 “The Sun is Shining Down”. Aveva suonato molte volte anche in Italia e anche un paio di volte a Rimini: in una di quelle occasioni il 18 dicembre del 1987 con i suoi Bluesbreakers era salito sull’angusto palco dello Slego di Viserba.

Così lo ricorda il Dj e giornalista Massimo Buda: “Guerra di Corea. Era stato un soldato inglese, in quel conflitto avvampato poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, e già questo dice molto su quante ne avesse viste e vissute (di cose e fasi del Novecento, e non solo sotto il profilo musicale) quando io 14 enne iniziai a imbattermi sulle riviste per giovan in notizie/fotografie/recensioni che lo riguardavano come il Re del Blues inglese: Maestro dei Maestri, campione alla chitarra e con l’armonica e di fatto il Preside della Università della musica a 12 battute, Patriarca del Blues, che aveva cresciuto nei propri gruppi molti dei musicisti di maggiore talento degli anni futuri.
“Eric Clapton, Peter Green, Mick Taylor. Per dirne giusto qualcuno, e sono invece schiere intere di tutti i generi di strumenti immaginabili. Per anni dischi immensi, e concerti e viaggi infiniti per il mondo, per me personalmente il ricordo al Palasport di Rimini negli ’80. E non dico altro. Già troppo, e troppo poco insieme comunque, rispetto a quando ho saputo della scomparsa di questo gigante della musica del ‘900 e pensato a salutarlo con una fotografia e qualche copertina di eccellenti dischi. E tre appena, di un ben maggiore numero di capolavori decisivi, a fronte di un totale di più di 80 dischi in Lp/Cd e 100 antologie. Rock & Jazz & Blues In Peace, indimenticabile caro John Mayall”.