Dopo le tante iniziative promosse per i cento anni del PCI dalla rete delle Fondazioni che custodiscono il patrimonio storico e immobiliare dell’ex-PCI-PDS-DS, ora venerdì 15 dicembre (sino all’11 febbraio 2024) queste inaugurano all’ex Mattatoio di Roma una rassegna che raccoglie foto, documenti cimeli su Enrico Berlinguer, segretario generale del PCI dal 1969 alla sua morte nel 1984. Organizzatore dell’iniziativa Ugo Sposetti, ex parlamentare ed ex tesoriere del Partito, oggi Presidente dell’Associazione Enrico Berlinguer che raggruppa tutte le Fondazioni italiane.

Nato il 25 maggio 1922, Berlinguer morì a Padova l’11 giugno 1984 a seguito di un ictus che lo colpì il 7 giugno al termine di un comizio per le elezioni europee che si dovevano tenere pochi giorni dopo il 17 giugno.

Un culto popolare senza paragoni, il leader della sinistra più amato da vivo e forse il più criticato da morto. Una mostra questa di Roma dedicata ad un pubblico che l’ha amato, a 40 anni dalla sua morte, ma anche con la speranza (come del resto i molti segnali di attenzione nei suoi confronti negli ultimi anni lasciano sperare) che siano tanti ad andare a visitarla fra quelli nati dopo la sua scomparsa.

Duemila metri quadri di esposizione, un padiglione con un percorso multimediale storico e biografico – la carriera, le riforme, le idee – e un altro più pop e iconografico con i manifesti di Bruno Magno e le fotografie di Angelo Palma, i libri su di lui e la satira (da Forattini a Staino). La mostra è stata curata dall’architetto Alessandro D’Onofrio e dagli storici Alessandro Hobel e Gregorio Sargonà. L’ingresso alla mostra è libero.

Tutte le Fondazioni italiane, oltre alla famiglia e all’Archivio Nazionale del PCI presso l’Istituto Gramsci di Roma, hanno contribuito all’allestimento della mostra con immagini, filmati, documenti della presenza di Berlinguer nelle varie città che hanno visto la sua presenza in iniziative politiche.

Berlinguer fu a Rimini due volte solo: la prima nel 1953 e la seconda nel 1980. Entrambe le occasioni legate ad iniziative della Federazione Giovanile Comunista.

Nel 1953, come Segretario della FGCI nazionale, partecipò il 7 novembre 1953 al 2. Congresso della FGCI riminese che doveva eleggere il nuovo Segretario in sostituzione di Giancarlo Zanuccoli, arrestato e condannato ad oltre tre anni di carcere (ma fece solo 6 mesi), per una manifestazione, finita con scontri con la polizia nel gennaio 1953, con l’accusa di aggressione ai militari. Al Congresso fu eletto Segretario della FGCI riminese Zeno Zaffagnini, imolese, inviato dal Comitato Regionale.

Dal 7 al 10 febbraio 1980 si tenne a Rimini, presso il Palazzetto dello Sport, la Conferenza d’Organizzazione della FGCI nazionale. Al termine venne eletto nuovo Segretario nazionale, al posto di Massimo D’Alema, Marco Fumagalli.

Berlinguer fu a Rimini il 9 e il 10 febbraio. Nella mattinata del 9 incontrò il Sindaco Zeno Zaffagnini e la Giunta in Municipio. Nel pomeriggio invece si recò nella sede della Federazione, in Piazzale Clementini, dove si intrattenne con i funzionari del Partito e numerosi militanti. Il 10 mattina partecipò ed intervenne alla Conferenza d’Organizzazione della FGCI.

In mostra a Roma ci sono alcune foto di queste sue presenze a Rimini fornite dalla Fondazione Rimini Democratica per la Sinistra e dall’Istituto Storico della Resistenza di Rimini.

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