Allerta arancione in Romagna per neve, vento e mare in burrasca
21 Gennaio 2023 / Roberto Nanni
La Protezione civile regionale dell’Emilia Romagna ha diramato un’allerta meteo valida dalle 00:00 del 22 gennaio ino alle 00:00 del 23 gennaio.
E’ Allerta ARANCIONE per vento sulle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini; per neve e stato del mare sulle province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini; per mareggiate sulle province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini.
Allerta GIALLA per piene dei fiumi e frane e piene dei corsi minori sulle province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini; per vento sulle province di Piacenza, Parma, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini; per neve sulle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini; per stato del mare sulla provincia di Ferrara.
Spiega il bollettino: “Nella giornata di domenica 22 gennaio un intenso vortice depressionario porterà precipitazioni a carattere nevoso sul settore appenninico e collinare centro-orientale sino a quote attorno a 100/200 metri e di acqua mista a neve sulle corrispondenti zone di pianura. Sui rilievi romagnoli le precipitazioni potranno essere di moderata o temporaneamente forte intensità con accumuli di neve compresi tra 30-50 cm, mentre nelle altre zone gli accumuli saranno più modesti. Nelle aree collinari interessate da pioggia o pioggia mista a neve, si potranno verificare localizzati fenomeni franosi e innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, in particolare dei torrenti minori.
E’ inoltre previsto un aumento della ventilazione nord-orientale con intensità di burrasca moderata (62-74 Km/h) sul settore costiero e sui crinali appenninici, con intensità più elevate sul settore romagnolo dove potranno raggiungere intensità di burrasca forte (74-88 Km/h). Il mare risulterà molto mosso sotto costa e fino a agitato al largo con altezza dell’onda fino a 4 metri. Si prevedono condizioni del mare sotto costa che potranno generare fenomeni di dissesto, erosione e/o ingressione marina”.
Il Comune di Rimini raccomanda “di assicurarsi di non lasciare finestre aperte e di prestare attenzione a strutture in esterno, gazebo e quant’altro possa essere soggetto al vento”.
Tra questa notte e le prime ore di domattina non solo il Riminese ma anche parte della Romagna meridionale potrebbe fare con un’ondata di maltempo particolarmente intensa. Il secondo vortice depressionario che, in questa settimana, si è andato a formare sul Mediterraneo centrale, investe il nostro Paese dando origine a delle condizioni di marcata instabilità.
Il flusso perturbato è tornato a scorrere al di sopra delle Alpi, lasciando però un esteso cut-off in piena fase di invorticamento attorno ai nostri bacini, tra l’altro con temperature superfiaciali al di sopra della media. Il centro di bassa pressione attorno al quale ruota una forte ventilazione dà origine alla tempesta “Hannellore” (20/01 Eumetnet – Meteo France) centrata ora sul basso Adriatico, oltretutto caratterizzata da masse d’aria particolarmente fredde in quota.
Quindi non propriamente TLC (Tropical Like Cyclone) è previsto formarsi; non con questo debba essere fraintesa la mia analisi attribuendola ad una depressione meno attiva, ma non è poi così inusuale assistere all’approfondimento di un vortice subtropicale che soddisfi pienamente le caratteristiche del modello ciclonico di Shapiro-Keyser.
Oltremodo, il suo moto antiorario, lo fa risalire di latitudine avvicinandolo (pericolosamente) in prossimità delle nostre coste romagnole, vincolato dal fatto che sia sui Balcani che in Atlantico vi sono presenti due estese aree di alta pressione.
Occhio alla penna, poiché l’avvicinamento sarà tanto rapido quanto doloroso (l’EFI – l’Extrem Forecast Index mostra una scala di fenomeni tra il severo e l’estremo) riuscendo a richiamare delle forti correnti settentrionali: queste si tradurranno in venti di burrasca, con raffiche temporaneamente sostenute finanche con valori attorno a 90 km/h e localmente più elevati lungo i litorali ed i rilievi romagnoli.
Ventilazione che trovandosi la strada “sbarrata” dal nostro Appennino produrrà delle precipitazioni anche convettive (specialmente dopo il suo passaggio) e delle nevicate nelle zone interne che potranno assumere caratteristiche intense già dai 200 metri di quota, ma localmente (prime ore della mattina) fino a quote di pianura, specie lungo il tratto della Via Emilia che comprende l’Imolese orientale e il Cesenate. Nevicate più abbondanti probabilmente potranno investire le aree montane al di sopra dei 3-400 m.s.l.m.
Il mare risulterà agitato, con onda anche superiore a 4 metri al largo e molto mosso sotto costa, determinando estese mareggiate con fenomeni di dissesto sugli arenili maggiormente esposti.
Attenzione che il maltempo non finirà qui, perché un nuovo minimo in fase con la tempesta “Hannellore” nella giornata di lunedì 23 è previsto riportarsi sull’alto Adriatico, con l’obbiettivo di riportare dell’instabilità e provocando l’irruzione di aria fredda sulle pianure attraverso le nostre coste romagnole.