HomePoliticaAlluvione, Croatti e Lanzi a Figliuolo: “Parole che tradiscono scarsa presenza del governo”

Ieri il Generale aveva criticato i sindaci: "Poca voglia di rimboccarsi le maniche"


Alluvione, Croatti e Lanzi a Figliuolo: “Parole che tradiscono scarsa presenza del governo”


9 Novembre 2023 / Redazione

“Avolte i pubblici amministratori hanno più voglia di fare polemica che di rimboccarsi le maniche“. È stato il duro sfogo del commissario per la ricostruzione Francesco Paolo Figliuolo, intervenuto in mattinata a Castenaso (Bologna) per un incontro col Comune e un sopralluogo sui territori.

Le parole di Francesco Figliuolo hanno provocato la reazione di sindaci e di parlamentari locali come  i coordinatori regionali del Movimento Cinque Stelle Marco Croatti, Gabriele Lanzi e il coordinatore provinciale Mariano Gennari desiderano esprimere la propria posizione.

“Il nostro impegno come rappresentanti del Movimento è sempre stato quello di agire concretamente e senza inutili polemiche. Le affermazioni che suggeriscono una preferenza per la controversia piuttosto che per l’azione concreta non riflettono il lavoro assiduo e la dedizione dei pubblici amministratori che rappresentiamo.

In questo periodo critico, in cui la preoccupazione per le conseguenze di nuovi eventi meteorologici è tangibile, e dove l’incertezza gravita pesantemente su individui e aziende a causa dei ritardi nei rimborsi e negli indennizzi, è essenziale riconoscere lo sforzo sostanziale dei nostri sindaci. Il loro impegno nella documentazione dei danni e nella richiesta di compensi e fondi per la sicurezza del territorio è stato instancabile.

Le recenti dichiarazioni del Commissario per la ricostruzione, Generale Figliuolo, e quelle precedenti del Ministro Musumeci, che sembrano suggerire un utilizzo dello Stato come se fosse un Bancomat, gettano luce su un atteggiamento che non possiamo ignorare. Tali affermazioni appaiono come un tentativo di deviare l’attenzione dalle carenze amministrative e dalla mancata presenza sul territorio, giustificando in tal modo l’inefficienza nella gestione delle conseguenze di eventi calamitosi che hanno colpito duramente le nostre comunità.

Queste generalizzazioni non solo non rendono giustizia al lavoro incessante dei nostri amministratori locali, ma rischiano di minare ulteriormente la fiducia nella capacità di risposta del governo in momenti di crisi. Invece di incolpare ingiustamente, invitiamo a un dialogo costruttivo che porti a risultati tangibili.

Ribadiamo che la collaborazione con le autorità locali è stata costante e che il loro lavoro, in sinergia con la Regione e la struttura commissariale, è stato cruciale per prevenire ulteriori danneggiamenti nella nostra regione.

È importante per noi sottolineare che la comunità romagnola sta facendo ogni sforzo per riprendersi dalle devastazioni dell’alluvione, e l’individuazione di responsabilità a scopi di speculazione politica non solo è ingiusta, ma è dannosa per gli abitanti e per l’intera area colpita.

La Romagna e i romagnoli necessitano di azioni concrete, non di retorica. La ricostruzione richiede una cooperazione sincera e un impegno reale da parte di tutte le istituzioni coinvolte. In questo spirito, rinnoviamo l’invito al Commissario Figliuolo e alle altre figure di governo a lavorare insieme per il bene della nostra regione e dei suoi cittadini.

Invitiamo quindi il Commissario Figliuolo a partecipare più attivamente sul campo, incontrando di persona gli amministratori e i cittadini, per constatare direttamente la realtà delle nostre comunità, che necessitano non di polemiche, ma di supporto concreto, risorse e soluzioni”.