“Ieri il commissario Figliuolo si è recato per la prima volta in visita nelle zone alluvionate della Romagna. Rimanendo molto colpito dalle profonde ferite del territorio. A una settimana dal Consiglio dei Ministri che lo ha designato e a un mese e mezzo dall’alluvione, il governo non ha ancora pubblicato in Gazzetta il decreto della sua nomina come commissario alla ricostruzione in Emilia-Romagna. Non è chiaro quali siano i suoi poteri e quanti fondi avrà a disposizione”: così in una nota il senatore riminese del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti.

Che prosegue: “Una situazione di gravissima incertezza proprio mentre tante aziende si trovano in ginocchio, numerose famiglie faticano ad affrontare le spese per sanificate e ristrutturare le abitazioni devastate dalle inondazioni e i comuni non possono intervenire per il ripristino di opere pubbliche danneggiate o compromesse. Fino ad ora abbiamo sentito dichiarazioni del governo sulla necessità di ‘raschiare il fondo del barile’, tutto appare improvvisato, senza una strategia o una visione.

“Solo ritardi e scelte vergognose come quella di ricorrere alla leva dell’azzardopatia per fare cassa, speculando sulle debolezze, le fragilità, le dipendenze patologiche delle persone. Ancora una volta non tradendo una visione corporativa e classista che colpisce i più deboli e salva le grandi aziende che in questi anni hanno realizzato profitti da capogiro grazie alla pandemia, alla guerra e alla crisi energetica. Nel fondo del barile quegli enormi guadagni il governo Meloni non riesce proprio a vederli”, attacca Croatti.

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