HomeAmbienteAlluvione, Gobbi (PD): “Serve una nuova legge regionale per affrontare le sfide del cambiamento climatico”

Il candidato consigliere alle regionali: “Occorre promuovere le comunità energetiche e sensibilizzare i cittadini all'autoconsumo collettivo”


Alluvione, Gobbi (PD): “Serve una nuova legge regionale per affrontare le sfide del cambiamento climatico”


2 Ottobre 2024 / Redazione

Simone Gobbi, candidato consigliere alle regionali tra le file del Pd, pone l’accento sull’importanza del cambiamento climatico e su quello che l’ennesima alluvione che ha colpito nostra regione, avrebbe dovuto insegnarci.

 “L’alluvione che ha colpito nuovamente la nostra regione doveva essere l’occasione giusta per fermarci, unire le forze e affrontare quello che l’economista nobel Joseph Stiglitz ha già definito come la terza guerra mondiale e invece no, da settimane stiamo assistendo al solito scontro elettorale”.

Per Simone Gobbi, candidato alle prossime elezioni regionali, è senza dubbio un’occasione perduta.

“Purtroppo non esistono soluzioni semplicistiche e a breve termine, le conseguenze dei nostri ritardi – come ha spiegato in questi giorni il presidente Mattarella – sono sotto gli occhi di tutti e sempre più nefaste. In questi anni la Regione ha già siglato il Patto per il Lavoro e per il Clima, un accordo fondato sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale per il rilancio e lo sviluppo dell’Emilia Romagna. Oggi la necessità è quella di accelerare per portare a Bologna una nuova legge sul clima e sulla transazione ecologica: anche la nostra Regione può e deve contribuire a contenere il riscaldamento globale all’origine del cambiamento climatico. Tra le sfide più urgenti c’è quella di incrementare la produzione di energia pulita proveniente da fonti rinnovabili, promuovendo le comunità energetiche e sensibilizzando i cittadini all’autoconsumo collettivo”.

“Il dibattito, sempre più polarizzato e politicizzato  – sottolinea Gobbi – contribuisce a creare confusione ulteriore di fronte ai cittadini: i fondi per all’alluvione, la prevenzione e la messa in sicurezza dei nostri territori, compreso il piano nazionale di difesa idrogelogica, sono certamente la risposta più immediata che le istituzioni devono dare. Questo non può però negare il quadro generale dentro il quale ci troviamo ad operare. Continuare a riferirci all’ambientalismo come una battaglia di parte, bollando il Green Deal come ideologico, ci allontana da una presa di coscienza che invece dovrebbe essere condivisa dalla politica per proteggere il nostro futuro e quello del pianeta. Un concetto ribadito negli ultimi tempi  anche da Papa Francesco  che, parlando ai membri del Centro di Alta Formazione Laudato Sí, ha spiegato come la cura del creato e dell’ambiente sia un valore universale da difendere. Ma se non sviluppiamo un vero senso di comunità non riusciremo mai a raggiungere questo obiettivo”- conclude Gobbi.