Home___primopianoAlluvione Romagna, Bonaccini: “I cantieri dovevano essere già terminati”

E a Morrone (lega), Buonguerrieri (FdI) e Tassinari (FI): "Stanno in parlamento ma non conoscono nemmeno l'ordinamento italiano"


Alluvione Romagna, Bonaccini: “I cantieri dovevano essere già terminati”


21 Settembre 2023 / Redazione

“Sono contento che si sia deciso di utilizzare per i rimborsi per l’alluvione la stessa piattaforma già utilizzata per il terremoto, ma sono passati mesi, così come hanno perso mesi a nominare il commissario. Devono ancora partire centinaia di cantieri che dovevano essere già terminati per far sì che in autunno/inverno fenomeni ordinari non creino effetti straordinari. Il problema è che mancano ancora tanti soldi e i rimborsi al 100% ancora non garantiti”.

“Noi rinnoviamo la nostra proposta di fare il credito d’imposta”. Lo ha detto, a proposito dell’alluvione in Romagna, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, come riporta l’Agenzia ANSA.

Ma Bonaccini ne ha anche per i parlamentari Jacopo Morrone della Lega, Alice Buonguerrieri di Fratelli d’Italia e Rosaria Tassinari di Forza Italia: “Meglio informarsi, prima di parlare. Accusano me e l’Emilia-Romagna del lungo tempo che è occorso e ancora occorrerà per risarcire i cittadini per i danni subiti con l’alluvione del 2019. Per quanto paradossale non sanno che questa procedura di risarcimento è totalmente statale e che la Regione Emilia-Romagna non è quindi minimamente coinvolta. Essendo all’oscuro di fatti, procedure e responsabilità, li informo che con lo stesso provvedimento e gli stessi tempi saranno contestualmente risarciti anche cittadini di Veneto, Lombardia, ecc. Ma li rassicuro anticipatamente: i colleghi Zaia, Fontana e altri non ne hanno alcuna responsabilità, esattamente come me”.

“L’unica notizia – prosegue il presidente dell’Emilia-Romagna – è dunque che parlamentari della Repubblica non conoscano l’ordinamento italiano e accusino una Regione quando l’unica responsabilità di tempi e procedure è in capo al Governo (da un anno il loro). Ed è proprio perché lo Stato ha tempi così lunghi che abbiamo chiesto procedure diverse per la ricostruzione della Romagna e delle aree alluvionate: su questo, mi aspetterei una mano anche dai tre parlamentari, anziché queste polemiche inconcludenti. E se non lo vogliono fare per me, più che legittimo, lo facciano almeno per persone e comunità colpite.
Abbiamo trasmesso a loro come a tutti i parlamentari eletti in Emilia-Romagna alcuni emendamenti che servono a rafforzare la ricostruzione pubblica e privata dopo l’alluvione di maggio: sblocco di un miliardo di euro non speso, introduzione del credito di imposta per rimborsi con procedure semplificate, personale tecnico per realizzare le opere necessarie. Sono correttivi condivisi con sindaci, associazioni economiche e organizzazioni sindacali. Mi aspetto che i parlamentari della Repubblica vogliano dare una mano votandoli e facendoli votare. Quanto alla ricostruzione post sisma in Emilia, prima di chiamarmi in causa è bene che studino a fondo. E si ricordino che chi ha avuto casa o azienda distrutta ha avuto il rimborso al 100% dei danni”.

“Intanto, regalerò a Morrone, Buonguerrieri e Tassinari una copia del codice della Protezione civile, sarà una lettura utile per evitare future gaffes”, conclude Bonaccini.