Alluvione Romagna, Bonaccini: “Manca metà delle risorse, Figliuolo sarà confermato?”
22 Dicembre 2023 / Redazione
Prevede un anno “molto complicato, anche per chi governa”, alla luce della congiuntura economica. Ma gli auguri di Natale del presidente regionale Stefano Bonaccini sono soprattutto un modo per guardare ai mesi scorsi, trascorsi a fronteggiare l’alluvione che ha colpito la Romagna a primavera. Per questo e’ stato scelto “Nadèl de 23”, un toccante videoracconto del primo Natale in Romagna dopo l’alluvione realizzato, tra Faenza e Casola Valsenio, con lo scrittore Cristiano Cavina, presente oggi in Regione durante il tradizionale brindisi coi giornalisti. Insieme al video, disponibile su Lepida tv, è stato anche presentato il racconto inedito dal titolo “La letterina” in cui lo scrittore romagnolo dialoga, un po’ con se stesso e un po’ con Babbo Natale, sul significato della festa dopo i terribili eventi del maggio scorso.
Per Bonaccini è l’occasione per un primo bilancio, in attesa anche di capire se il commissario per la ricostruzione Figliuolo verrà confermato. “Sulla ricostruzione tanto è già stato fatto- afferma Bonaccini- grazie anche alla capacità di reazione dei romagnoli e dagli emiliani colpiti. Ci vorrà tanto o poco tempo in base alle risorse che arriveranno, ad oggi ne mancano ancora più della metà, reali”. Il governatore ricorda che “stiamo trattando per 1,2 miliardi da Pnrr, che sarebbero ovviamente benvenuti ma abbiamo chiesto garanzie: se sono risorse aggiuntive benissimo, se sono sottrattive o sostitutive non cambierebbe niente. E bisogna capire- aggiunge- che regole d’ingaggio ci sono, perché da Pnrr le norme europee dicono che entro fine 2026 bisogna aver rendicontato, non solo concluso le opere. Se li’ entrassero opere che richiedono più tempo diventerebbe un problema”. Ma soprattutto il governatore Pd continua a ritenere “clamorosa” l’esclusione, al momento, dei beni mobili dai rimborsi.
“L’altro giorno- racconta- guardavo negli occhi i consiglieri di centrodestra mentre lo dicevo e capivo che erano d’accordo con me. Ma come fai dopo mesi e mesi a non prevedere ancora che i beni mobili non siano rimborsabili quando la gran parte di ciò che viene distrutto da un’alluvione sono esattamente i beni mobili?”.