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Furibonde reazioni di Regione, Pd, Verdi, ma Mimma Spinelli (FdI): "Si mettono sempre di traverso"


Alluvione Romagna, dopo Musumeci arriva Bignami: “Voi vi fidereste di Schlein e compagni?”


18 Giugno 2023 / Redazione

Continua la polemica tra il Governo e la Regione Emilia Romagna. Sotto accusa da parte del governo la prima stima dei danni fatta con con gli enti del territorio. Un cifra importante, quasi 9 miliardi, sulla quale il governo ha sollevato un polverone. Dal “il governo non è un bancomat” alla fretta nel stimare i danni. Evidente la difficoltà del governo nel dare risposte rapide ad iniziare dalla nomina del commissario per la ricostruzione. Dopo le affermazioni, ribadite rivendicate, fel ministro Nello Musumeci, arrivano le parole di Galeazzo Bignami, vice-minstro alle Infrastrutture:  “A oggi ancora la Regione non ha trasmesso al Governo, benché richiesto, nessun elenco degli interventi da eseguire. Ha chiesto 2,3 miliardi subito, sulla fiducia. Voi vi fidereste di Schlein e compagni? Ps. La cura del territorio era competenza loro”. Parole e toni che fanno infuriare tanto la Regione quanto il Pd.

“Davvero incomprensibile e fuori luogo l’inutile polemica del viceministro Bignami circa la quantificazione dei danni subiti dall’Emilia-Romagna”.  Così il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, Davide Baruffi, che prosegue: “Bignami sa, o dovrebbe sapere, che la ricognizione puntuale dei danni è attivata dal Commissario per l’emergenza così come disposto dall’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile dello scorso 8 maggio, nei 90 giorni successivi. Tuttavia, per rappresentare al meglio al ministro competente lo stato dell’arte, nell’incontro di giovedì scorso al Tavolo col Governo il presidente Bonaccini ha già prodotto una prima stima, frutto dell’inteso lavoro condotto da sindaci e presidenti di Provincia, Agenzia regionale di Protezione civile e Consorzi di bonifica, associazioni imprenditoriali e professionisti. Un lavoro estremamente importante che ci ha già consentito di presentare da un lato l’ammontare complessivo dei danni subiti dal sistema dell’Emilia-Romagna, dall’altro – in modo ancor più accurato e dettagliato – individuare e quantificare gli interventi urgenti e necessari per mettere in sicurezza i fiumi entro la fine dell’estate, quelli per riparare le infrastrutture che ancora isolano le comunità e impediscono a diverse imprese di operare, quelli per le prime misure di sostegno alle attività economiche”.

“Ed è grazie a questo lavoro che possiamo accogliere la richiesta arrivataci due giorni fa dal Capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, di accelerare ulteriormente i tempi rispetto a quanto previsto dalla sua ordinanza, e procedere già ad una codifica analitica dei circa 6 mila interventi prioritari da realizzare. Piano di interventi che presenteremo già domani pubblicamente: prima in Commissione consiliare e poi alla stampa”.

“Come Bignami potrà vedere e apprezzare, bruceremo le tappe perché il fattore tempo è decisivo per far ripartire famiglie e imprese colpite dall’alluvione, così come per mettere in sicurezza il territorio. Confidiamo che anche lui, come membro del Governo, voglia fare lo stesso e bruciare le tappe, reperendo le risorse necessarie e approntando quelle misure che sindaci e territorio chiedono ormai da un mese e mezzo. Ricordo infatti a Bignami – chiude Baruffi che nel 2012 l’Emilia dovette attendere meno della metà di questo tempo per avere il decreto legge 74 che definiva struttura commissariale, procedure e risorse. Non è con le polemiche sul nulla via social che la Romagna ripartirà”.

Marco Furfaro della segreteria PD a sua volta risosnde al vice-ministro: “Prima vanno a fare le passerelle nel fango, poi fanno finta di stanziare soldi che non ci sono, infine insultano gli alluvionati dicendo loro che ‘il governo non è un bancomat’. Ma oggi arriva la ciliegina sulla torta dell’ipocrisia e della vergogna. Praticamente uno famoso alle cronache solo per essersi vestito da nazista e che ora, non si sa come, fa il viceministro delle infrastrutture, chiede se ‘Voi vi fidereste di Schlein e compagni?’. Fa già ridere così, se non ci fosse il fatto che quei soldi devono andare a persone che hanno perso tutto. E che a differenza del viceministro mascherato non hanno più un euro per andare avanti”. 

E Chiara Braga, capogruppo del Pd in Parlamento: “Ieri Musumeci, oggi Bignami con questa polemica volgare e infondata. È un’offesa non solo a Regione e Comuni, ma a imprese e cittadini che meritano risposte urgenti. Meloni ponga fine a queste provocazioni e rispetti gli impegni presi verso le comunità colpite dall’alluvione”.

Il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia: “Le provocazioni e gli insulti del viceministro Bignami alle istituzioni emiliane e al Pd sono la prova che la destra sta giocando sulla vicenda dell’alluvione una partita tutta politica sulla pelle delle amministrazioni, delle imprese e delle famiglie di quel territorio, offendendo tutta la comunità dell’Emilia Romagna. Bignami sa benissimo che quella fatta dal Presidente della regione al tavolo con il governo non è una richiesta ma è una prima stima dei danni, frutto di una ricognizione con le amministrazioni locali, che serve a dare una quantificazione delle risorse necessarie. Invece di attaccare la regione e insultare il Pd la destra nomini il commissario e stanzi quelle risorse senza le quali non ci sarà nessuna possibilità di ripartire per il tessuto economico e sociale di quel territorio. Il viceministro alle Infrastrutture invece di giocare con i social farebbe bene ad impegnarsi per aiutare la sua regione”.

Annalisa Corrado, responsabile Conversione ecologica, clima, green economy e Agenda 2030 nella segreteria PD, dichiara alla Rai: “Dopo le parole vergognose di venerdì scorso del Ministro Musumeci, oggi il vice Ministro Bignami insulta in maniera squallida e irricevibile la segretaria Schlein e chi è seriamente al lavoro per governare l’emergenza. Nascondere la propria grave inadeguatezza – evidente già a molti grazie a scelte ‘carnevalesche’ – dietro arroganza e aggressività, sembra essere la cifra di questo Governo. Torniamo a chiedere che finisca la campagna elettorale e si inizino ad affrontare le proprie responsabilità con serietà e rispetto delle istituzioni”. 

“Il vice-ministro Bignami, già noto alle cronache per i suoi travestimenti da gerarca nazista, ci comunica che le risorse urgenti per l’emergenza, sollecitate dagli enti territoriali dell’Emilia-Romagna, sono soldi dati alla Schlein e ai suoi amici. C’è davvero da vergognarsi”. É quanto scrive su Twitter Alfredo D’Attorre della segreteria PD.

 “Ancora una volta il vice ministro Bignami dimostra di non conoscere l’alfabeto istituzionale: manda a quel Paese i sindaci, confonde i piani istituzionali e attacca Istituzioni e comunità, chi li rappresenta e chi ne fa parte. Le richieste portate al tavolo del governo dal presidente Bonaccini e dai sindaci dei territori sono il frutto delle relazioni costanti con cittadini, associazioni di categoria e imprese. Ricordo a Bignami, infatti, che ancora il governo non ha attivato nemmeno i 500 milioni, parte dei 2,3 mld che Bignami contesta, per attivare i primi 20mila euro di rimborsi forfettari alle imprese, come già fatto per le domande di 5 mila euro ai cittadini. Chiediamo alla presidente Meloni di riprendere in mano il dossier perché la Romagna vuole interlocutori seri e responsabili e soprattutto con un potere reale di risolvere i problemi, non certo viceministri che non riescono neanche a contenere nervosismo e un linguaggio che ci si aspetta dall’ultimo dei commentatori astiosi sui social. Presidente Meloni e ministri prendano in mano direttamente la situazione e spieghino a Bignami la differenza fra la caciara e le responsabilità di governo”. Lo dichiara la deputata romagnola del Pd, Ouidad Bakkali.

“Le parole del vice ministro Bignami sono vergognose e offensive. Fa riflettere che il Governo anziché lavorare alla ricostruzione, anziché preoccuparsi della vita degli emiliani romagnoli che con tanta dignità si sono subito adoperati per fare ripartire le loro imprese, per far rivivere le loro casa e per ricostruire, trovi il tempo di fare polemiche sterili. Questo non dovrebbe essere il tempo delle dichiarazioni e delle polemiche, ma il tempo del lavoro: ci sono centinaia di cittadine e cittadini, di imprenditori, di persone venute da altre parti d’Italia che hanno spalato da volontari nel fango”. Lo scrive in una nota la senatrice del Partiro Democratico, Vincenza Rando, Responsabile legalità e contrasto alla mafia della Segreteria Nazionale del Partito democratico, che aggiunge: “Loro devono essere il nostro esempio. Questo è il tempo del lavoro, della fatica, della solidarietà, dell’amore per le proprie città, della ripartenza. È il tempo di riconoscere loro indennizzi e ristori che non sono ancora arrivati. Non può esserci tempo per dichiarazioni stupide. Mi auguro che lo capiscano anche i rappresentanti al Governo”, conclude la senatrice Rando.

“Le parole del viceministro Bignami contro la regione Emilia Romagna sono inaccettabili. Dopo aver fatto inutili passerelle nei primi giorni dopo l’alluvione il governo non trova di meglio che insultare via social la regione Emilia Romagna. Ma Bignami sa bene che è il governo che deve stanziare le risorse e indicare il commissario alla ricostruzione. La destra continua a provocare, inventando ogni giorno scuse diverse e giocando una partita di potere sulla pelle delle imprese e delle famiglie dell’Emilia Romagna”. Così la senatrice del Pd Sandra Zampa.

E su Facebook Ilenia Malavasi, deputata reggiana del Pd ed ex sindaca di Correggio: “Con le uscite del viceministro Bignami si conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: il governo fa differenze sulla base del colore amministrativo di un territorio. Ci sono comuni, imprese e famiglie che sono stati messi in ginocchio da un’alluvione e lui, il viceministro, fa i giochetti su Facebook. Una ricognizione puntuale dei danni viene attivata dal Commissario per l’emergenza nei 90 giorni successivi. Tuttavia, il presidente Bonaccini ha già prodotto una prima stima, insieme a sindaci, presidenti di Provincia, Agenzia regionale di protezione civile e Consorzi di bonifica, associazioni imprenditoriali e professionisti. Grazie a questo lavoro è possibile accogliere la richiesta del Capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, di accelerare ulteriormente i tempi. Ma è questo il senso dello Stato di questa gente? Galeazzo Bignami era uno che andava a carnevale vestito da SS, così, per goliardia. C’è da fidarsi di gente del genere?”. 

“La destra passa dalle passerelle con gli stivali nel fango agli insulti alle istituzioni. Oggi il viceministro alle infrastrutture Bignami non trova di meglio che attaccare la regione Emilia Romagna. È inaccettabile che mentre imprese e famiglie aspettano indennizzi e ristori per i danni dell’alluvione i rappresentanti del governo facciano irresponsabilmente i bulli sui social. Il governo al più presto deve nominare il commissario, che non può che essere secondo logica il presidente della Regione, e stanziare nuove risorse per l’Emilia Romagna”. Così il senatore Daniele Manca, capogruppo Pd in commissione Bilancio a Palazzo Madama.

“Lo vedete questo signore? Si chiama Galeazzo Bignami ed è viceministro alle infrastrutture. Ha scritto un post vergognoso. Imputa alla Regione Emilia Romagna di non aver informato il governo circa gli interventi necessari per i danni provocati dall’alluvione. Ci vuole una faccia tosta, la stessa di questa foto”. Lo scrive su Facebook Sandro Ruotolo, della segreteria del Partito democratico, allegando la foto del viceministro che lo ritrae vestito da nazista.

“Ma davvero la storia di serietà, abnegazione e laboriosità di generazioni di amministratori dell’#Emilia-Romagna può essere infangata da un Bignami qualsiasi? Le sue parole sulle stime dei danni dell’alluvione provocano un brivido lungo la schiena: non solo per la sgradevolezza delle offese, ma soprattutto per la colossale e farneticante ignoranza tecnica dimostrata. Che l’Italia sia affidata a gente di tale dilettantismo è un pericolo gravissimo per tutte e tutti noi cittadini, a prescindere dal colore politico di ciascuno”. Così su Twitter Camilla Laureti eurodeputata del Pd e responsabile dem per le politiche agricole.

“Ad oggi, in Romagna le famiglie e le imprese stanno ancora aspettando gli indennizzi e i ristori promessi dal governo. In compenso, devono sorbirsi le polemiche senza fondamento del viceministro #Bignami. Uno che farebbe bene a iniziare a lavorare, più che stare sui social”. Così su Twitter il senatore Antonio Misiani, responsabile economico del Pd, rispondendo al viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Galeazzo Bignami.

“Il Governo non può trattare i romagnoli come se l’alluvione fosse colpa loro. Galeazzo Bignami rivela le reali cattive intenzioni della sua parte. Ora la presidente Meloni dimostri che non condivide l’impostazione di Bignami”. Lo dice il sindaco di Cesena Enzo Lattuca, dopo il post del viceministro delle Infrastrutture Galeazzo Bignami sui fondi per le opere di riqualificazione post- alluvione.

“Bignami arrogante e offensivo, invece di lavorare per il bene comune, quindi per gli aiuti alle popolazioni alluvionate, preferisce fare una polemichetta strappa-like sui social, incolpando la Regione Emilia Romagna. Invece di sollecitare il suo Governo a erogare le risorse necessarie, segue le gesta del Ministro Musumeci, che fa spettacolo parlando di Bancomat”. Così in una nota Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di AVS. “Bignami era colui che si vestiva da nazista e Giorgia Meloni lo ha messo a fare il viceministro, adesso spieghi agli italiani chi paga il suo ufficio da viceministro a Bologna che e’ anche il suo collegio elettorale. Non risulta che tutti gli esponenti di governo hanno l’ufficio nei propri collegi elettorali. Abbiamo bisogno di dare risposta al dolore, al disastro economico e ambientale provocato dall’alluvione, non delle polemiche volgari di Bignami. Perché lui per primo sa che la Regione e i Sindaci hanno fornito l’elenco degli interventi urgenti. Ed è il Governo che non mantiene le promessa di 2,2 mld di euro che invece nel Decreto Alluvione sono diventati 1,6,”, conclude Bonelli.

A difendere prima Musumeci poi Bignani si schierano gli esponent di Fratelli d’Italia, mentre tacciono quelli di Lega e Forza Italia.

“Come spesso accade, il Pd quando è in difficoltà insulta gli avversari politici. Il grande Carlo Goldoni definirebbe baruffe queste provocazioni gratuite, destinate a portare a nulla come sempre; nei quartieri della Napoli verace le derubricherebbero ad ‘ammuina’. Oggi il bersaglio è il Vice Ministro Galeazzo Bignami, colpevole soltanto di essere un uomo delle istituzioni, operativo ed efficace e che, soprattutto, conosce bene il Pd emiliano“. Lo ha dichiarato il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Edmondo Cirielli. “Piena e totale solidarietà a Bignami, reo solo di aver detto la verità e per questo processato da un Pd che tace invece sull’istigazione a delinquere inscenata da Grillo”, ha concluso Cirielli.

“Le scomposte reazioni degli esponenti del Pd alle giuste e sacrosante parole del viceministro Bignami sulla ricostruzione dopo l’alluvione in Emilia Romagna, confermano l’inadeguatezza del Partito democratico sia a livello nazionale e sia locale. Il governo Meloni ha deciso di affrontare il tema ricostruzione in maniera seria e attenta. Questo ha significato chiedere una rigorosa stima dei danni per evitare lo sperpero di fondi, come purtroppo spesso è avvenuto. E soprattutto mettendo da parte il tema della nomina del Commissario, che viene dopo. Un modo esemplare di gestire la ricostruzione e che il viceministro Bignami con le sue parole ha voluto ribadire. Evidentemente da parte del Pd è forte la nostalgia per un passato poco glorioso, fatto di sperperi, ma con il governo Meloni l’aria è decisamente cambiata”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Lucio Malan.

E la deputata riccionese di Fratelli d’Italia Beatriz Colombo: “Ad un mese dall’alluvione la Regione Emilia Romagna non ha ancora fornito al Governo l’elenco degli interventi che intende eseguire e di cui ha invece quantificato il costo in 8 miliardi e 800 milioni al tavolo operativo convocato a Palazzo Chigi giovedì scorso. Per quale motivo la Regione non mostra questi documenti? Per quale ragione la Regione non ha ritenuto di stilare questo elenco in condivisione con il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile? Non solo, la Regione si è rifiutata di indicare quali siano le strade e gli argini che giá prima dell’alluvione presentavano criticità. Cosa si nasconde? Perché non vuole condividere questi dati? Se si deve ricostruire si deve fare bene e se ciò significa che si devono accertare anche responsabilità precedenti a quanto avvenuto. L’interesse di un esponente politico non può fermare questa esigenza di verità e trasparenza. Il Pd non risponde nel merito e come suo solito si lancia in insulti e attacchi al viceministro Bignami e minacce al ministro Musumeci. Il Vice Ministro alle Infrastrutture, instancabile e sempre presente dal primo giorno del disastro, si vede recapitare accuse di parte di coloro che per primi hanno responsabilità e cercano di fare ‘il gioco del rimpallo’. Questo voler inasprire i toni, aizzando i cittadini esasperati ad atti di violenza contro il Governo non possiamo accettarlo. Senza dimenticare che proprio ieri Grillo incitava la piazza a mettersi il passamontagna e ribellarsi”. 

“Le polemiche del Pd contro il sottosegretario Bignami sono del tutto fuori luogo e dunque lasciano il tempo che trovano. L’alluvione in Emilia Romagna ha rivelato tutte le pecche della gestione sinistra da parte della Regione, rea di non aver effettuato le opere necessarie a prevenire la catastrofe che si è verificata pur avendo i denari a disposizione. Adesso che Bignami fa loro notare che serve una rigorosa stima dei danni apriti cielo, ed ecco le reazioni scomposte da parte degli esponenti del partito della Schlein. Si mettano l’animo in pace i colleghi del Pd, il governo intende porre rimedio a quanto accaduto ma lo vuole fare seguendo regole precise che invece non vengono rispettate da una sinistra troppo impegnata a usare la calcolatrice come da sempre sono abituati a fare”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Michele Barcaiuolo, coordinatore regionale di FdI in Emilia Romagna.

E l’ex sindaco di Coriano, ora senatrice di Fratelli d’Italia, Domenica Spinelli: “Ad oltre un mese dall’alluvione il Partito Democratico continua a mettersi di traverso nei tentativi di ripresa dell’Emilia-Romagna. Davvero non riesce a capire che l’interesse del governo è quello della ricostruzione senza polemiche e nel più totale spirito di collaborazione? Il confronto che il governo cerca è leale verso gli enti territoriali, che invece sembrano preferire le più basse tattiche politiche al bene dei cittadini emiliano-romagnoli. Non c’è, ad esempio, nessuna condivisione di elementi che indichino quali sono gli interventi che secondo la Regione andrebbero fatti, interventi di cui hanno parlato nel tavolo operativo giovedì scorso senza però consegnare una documentazione. Sono tentativi di rallentare il lavoro del governo e soprattutto di confondere i cittadini, visti solo come elettori e non come persone in difficoltà. Il Pd continua a sfruttare le posizioni istituzionali in modo strettamente politico e partitico, non agendo nell’interesse dei cittadini colpiti ma solo con una becera logica di colore politico che non farà bene a nessuno. Nemmeno a loro”.