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Il commissario generale Figliuolo rassicura LegaCoop: "Risarcimenti al 100% attraverso piattaforma della Regione"


Alluvione Romagna, due mesi in più per chiedere ristori e l’Europa raddoppia fondo solidarietà


20 Settembre 2023 / Redazione

Due mesi in più per presentare la richiesta di saldo del Cis, il Contributo di immediato sostegno. Di fatto, i cittadini – la cui abitazione principale sia stata allagata o direttamente interessata da frane e smottamenti che l’abbiano resa non utilizzabile – potranno inviare la domanda di saldo non entro il 31 ottobre, bensì entro il 31 dicembre 2023.

Una proroga, questa, sancita da un’ordinanza del capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, che ha accolto la richiesta della Regione Emilia-Romagna. La Regione, che ha siglato l’intesa oggi, ha sostenuto a sua volta le necessità e i bisogni espressi dal territorio.

“Ci siamo fatti portavoce presso il Dipartimento delle difficoltà e delle richieste espresse dagli amministratori, ma anche dai comitati dei cittadini- afferma Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile-. Ci sono persone che non sono riuscite ancora a fare i lavori, in diversi casi perché l’umidità non permette ancora di intervenire. Ma per presentare domanda di saldo occorre aver speso i soldi e poterli rendicontare: di qui la richiesta di proroga, in modo da dare un’opportunità in più ai cittadini che ne hanno bisogno”.

“Un ottimo risultato- commenta Massimo Isola, sindaco di Faenza-, siamo contenti che la richiesta di cui ci eravamo fatti portavoce nell’incontro che avevamo avuto con l’Unione dei comitati faentini, il presidente Bonaccini e la vicepresidente Priolo sia stata accolta. Il 31 dicembre è un passo avanti; chiediamo sia mantenuta la flessibilità nel momento in cui si ripresentino ulteriori criticità”.

Il generale Figliuolo in sopralluogo in Romagna con la vice Presidente della Regione Irene Priolo

La proroga al 31 dicembre è stata anche confermata telefonicamente questa mattina dal capo Dipartimento Curcio al commissario straordinario alla ricostruzione, generale Figliuolo, durante uno dei sopralluoghi svolti nel ravennate, insieme alla vicepresidente Priolo, nelle aree alluvionate del Comune di Faenza e, successivamente, a Castel Bolognese.

E non è rimasto inascoltato l’appello delle Cooperative agricole braccianti di Ravenna, Ferrara, Bologna e Imola, lanciato dai microfoni della grande manifestazione svoltasi lo scorso sabato di fronte a centinaia di persone giunte da tutta la regione. Nelle ore immediatamente successive, il commissario straordinario Figliuolo ha preso contatto con gli organizzatori della manifestazione, in particolare il presidente di CAB Terra Fabrizio Galavotti, per un incontro operativo che si è svolto nella sede di Ravenna di Legacoop Romagna. In rappresentanza del Generale Figliuolo è intervenuto il Tenente Colonnello Vincenzo Martella, responsabile delle relazioni istituzionali della struttura di supporto al Commissario. Al delegato è stato consegnato un documento dettagliato, contenente le osservazioni della comunità agricola alla bozza di ordinanza che delinea le condizioni fondamentali per garantire il ristoro ai cittadini e alle imprese. Per Legacoop erano presenti il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi, il responsabile di Ravenna, Mirco Bagnari, il responsabile del settore Agroalimentare Stefano Patrizi, e il presidente di Cab Terra, Fabrizio Galavotti, che hanno esposto le questioni condivise con il presidente di Legacoop nazionale Simone Gamberini, il presidente di Legacoop Emilia-Romagna Daniele Montroni e tutti i livelli territoriali che hanno partecipato alla manifestazione del 16 settembre.

Ai rappresentanti delle cooperative è stato ribadito che il Governo ha confermato un ristoro al 100%, e che entro la fine dell’anno sarà prevista un’anticipazione consistente a beneficio di cittadini e imprese. È stato inoltre precisato che la procedura di richiesta danni sarà implementata sulla piattaforma Sfinge della Regione Emilia-Romagna, già utilizzata con successo per il terremoto dell’Emilia. Attualmente, si stanno compiendo gli sforzi necessari per adeguare il sistema dal punto di vista tecnologico.

«Ringraziamo il Commissario Figliuolo — dicono Lucchi e Gamberini — per la sensibilità con cui ha ascoltato le legittime richieste delle cooperative braccianti e del mondo cooperativo agricolo in generale. Abbiamo esaminato articolo per articolo la bozza di ordinanza insieme al suo rappresentante e ci è stato assicurato che il documento sarà valutato con cura e sottoposto alla struttura tecnica competente. Da parte nostra continueremo a mantenere alta l’attenzione su questa vicenda: le Cooperative Agricole Braccianti hanno subito danni per circa 30 milioni di euro, a fronte di un sacrificio importante nei confronti della comunità e stanno sostenendo in prima persona tutte le spese necessarie a ripartire».

Infine, “oggi la Commissione Bilancio del Parlamento europeo ha raggiunto un grande risultato, per garantire una risposta adeguata all’impatto dei cambiamenti climatici in Europa. Approvando le modifiche al Quadro Finanziario Pluriennale, il Parlamento ha infatti destinato in totale 4,5 miliardi di euro aggiuntivi ai fondi di contrasto ai disastri naturali fino al 2027, di cui ben 2,25 miliardi saranno direttamente assegnati al Fondo di Solidarietà contro alluvioni e altre calamità nell’Unione Europea”.

Il Tenente Colonnello Vincenzo Martella incontra i vertici di LegaCoop

Lo fa sapere Elisabetta Gualmini (PD), membro della Commissione Bilancio al Parlamento europeo, che commenta così la vittoria ottenuta: “Oggi è una giornata molto importante per l’Emilia-Romagna. Con questo voto il Parlamento europeo ha di fatto raddoppiato la dotazione aggiuntiva del Fondo di Solidarietà rispetto a quanto proposto dalla Commissione, portandola da 1,25 a 2,25 miliardi di euro. È un risultato straordinario per l’Europa solidale e per i territori colpiti da inondazioni e altre calamità. Penso soprattutto alla Romagna, abbandonata e ignorata dal governo Meloni dopo le rutilanti promesse iniziali. A distanza di quasi cinque mesi dalle alluvioni, le famiglie, le imprese e le aziende agricole in Romagna non hanno ancora ricevuto quasi nessun sostegno dal governo. Molti fondi sono stati anticipati dai Comuni, con evidenti ripercussioni sugli altri capitoli di spesa. Oggi ho pensato in particolare agli agricoltori e alle cooperative agricole che hanno protestato pochi giorni fa a Ravenna: 30 milioni di euro di danni con una promessa di ristori al 100% e ancora nessun euro ricevuto. Per fortuna c’è l’Europa, alleata dei territori colpiti e in prima linea nella sfida ambientale. Mentre, dall’altra parte, a Roma ci sono solo promesse, ritardi e rinvii”. ‘