Home___aperturaAlluvione Romagna: Figliuolo prorogato per 6 mesi “ma da Roma nemmeno una telefonata”

Il presidente Bonaccini: "Dopo 13 mesi nessun rispetto istituzionale, risarcimenti risibili e credito d'imposta in qualche cassetto ministeriale"


Alluvione Romagna: Figliuolo prorogato per 6 mesi “ma da Roma nemmeno una telefonata”


20 Giugno 2024 / Redazione

Il commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo confermato fino a fine anno: Stefano Bonaccini fa sapere di aver ricevuto una lettera da Palazzo Chigi per avere l’assenso, “via libera che ho ovviamente accordato, vista la stima e la collaborazione con Figliuolo e per leale collaborazione istituzionale”, scrive sui social Bonaccini. “Mi sarei aspettato almeno una telefonata nei giorni scorsi o in queste ore, ma nemmeno hanno sentito il dovere di farlo”, aggiunge, “a proposito di rispetto istituzionale nei confronti di chi ha subito e vissuto un anno fa una tale tragedia”. Ma il presidente regionale, neo-eletto al Parlamento Ue, coglie anche l’occasione per ribadire al Governo “come, a ormai tredici mesi dall’alluvione del maggio scorso, proprio non ci siamo”. La Romagna, per il dem, è stata “dimenticata dal Governo”.

“Non solo- ribadisce Bonaccini- il credito d’imposta per la ricostruzione, che avevamo chiesto fin dal primo giorno, rimane inattuato in qualche cassetto ministeriale, ma i rimborsi dei beni mobili per i cittadini che hanno perso tutto sono totalmente insufficienti. Il Governo, dalla presidente Meloni in giù, si era impegnato a risarcire il 100% dei danni subiti. Ora il decreto in discussione al Senato fissa il tetto forfettario a 6.000 euro per i beni mobili: arredi, elettrodomestici, ecc. Escludendo ancora una volta i veicoli. Se proprio non vogliono o non riescono a garantire il 100% di rimborso dei danni, come invece accaduto dopo il terremoto che colpì l’Emilia, noi chiediamo di alzare questi rimborsi almeno a 30.000 euro, perché non sia una presa in giro per le famiglie alluvionate”.

“Abbiamo anche chiesto- ricorda ancora il governatore Pd- di sbloccare una volta per tutte i soldi del Pnrr – 1,2 miliardi di euro – annunciati in pompa magna cinque mesi fa per la ricostruzione pubblica: passa il tempo, i soldi non si vedono e rischiamo di perdere un’altra estate per fare lavori urgenti”. Per Bonaccini “è semplicemente surreale che, proprio nel momento in cui la Camera approva il cosiddetto Ddl Calderoli sull’autonomia differenziata – un provvedimento peraltro sbagliato e divisivo -, il Governo continui ad accentrare sempre più nelle sue mani la gestione di tutto, a partire dalla ricostruzione, tagliando fuori Regione e Comuni. Un’impostazione sbagliata che li ha portati a una sonora bocciatura da parte degli elettori dell’Emilia-Romagna dieci giorni fa, dove hanno perso nella quasi totalità dei Comuni chiamati al voto in Romagna. Consiglierei meno arroganza e più confronto”.

(Agenzia DIRE)