I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer A cura di Alessandro d’Onofrio, Alexander Hobel, Gregorio Sorgonà Pendragon Il Catalogo della Mostra su Enrico Berlinguer non si era riusciti a realizzarlo nel corso della iniziativa a Roma (dal 15 dicembre 2023 all’11 febbraio 2024) presso l’ex Mattatoio. Ora le Fondazioni dell’Emilia-Romagna, assieme all’Associazione Enrico Berlinguer presieduta da Ugo Sposetti, lo hanno mandato in stampa in occasione del riallestimento della Mostra a Bologna, presso il Museo Civico Archeologico, in calendario dall’11 giugno al 26 agosto 2024 (aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19 – chiuso il martedì). Dall’11 al 30 giugno già 10.000 persone hanno visitato la Mostra. Il catalogo è in vendita alla Mostra, nelle librerie on-line o richiedendolo ad una libreria. Dal Catalogo riprendiamo l’Introduzione al volume. La presenza di Enrico Berlinguer nella vita italiana non perde di attualità. Di questo ci parlano le decine di migliaia di visitatori giunte in una sorte di pellegrinaggio laico da tutta Italia a Roma per visitare la mostra a lui dedicata. La nostra intenzione era stata quella di restituire la complessità della sua biografia non solo intrecciandola con la storia nazionale ed internazionale in cui era contestualizzata – non avrebbe potuto essere altrimenti per un dirigente del
Ho trovato recentemente fra le carte e i libri di un elettore democristiano deceduto, che i famigliari mi hanno fatto consultare, un mazzo di carte (40 carte) realizzato dai Comitati Civici costituiti da Luigi Gedda (1902-2000) su incarico di papa Pio XII (1876-1958) in vista delle elezioni politiche del 1948. I Comitati Civici furono un'organizzazione di laici cattolici italiani impegnati nella difesa della tradizione religiosa e morale del Paese e alla mobilitazione civica anticomunista. Nell’infuocato clima politico del dopoguerra Pio XII chiese a Gedda, allora vicepresidente dell'Azione Cattolica, di costituire un'organizzazione finalizzata a radicalizzare la contrapposizione tra la Democrazia Cristiana e i partiti di sinistra, con l'effetto di polarizzare il quadro politico e indurre molti cattolici a superare la tentazione di sostenere, in funzione anticomunista, i partiti che si collocavano a destra della DC. Nelle elezioni politiche del 1948, segnate da una campagna elettorale particolarmente tesa, i Comitati Civici sostennero apertamente la Democrazia Cristiana. Il risultato elettorale fu significativo: la Democrazia Cristiana superò il 48% dei voti sia alla camera che al senato, mentre la lista del Fronte Democratico Popolare si fermò a poco meno del 31% dei consensi, decretando di fatto la fine delle alleanze elettorali tra comunisti e socialisti, per lo meno a livello di elezioni nazionali. Il segretario del PCI Palmiro Togliatti, principale bersaglio dei Comitati Civici, in
Si è inaugurata martedì 11 giugno, nel tardo pomeriggio, la mostra bolognese dedicata a Enrico Berlinguer (“I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer la mostra arriva a Bologna”) al Museo Civico Archeologico (aperta tutti i giorni dalle 10 alle 19, chiusa il martedì, sino al 25 agosto). Hanno preso la parola Mauro Roda, il Presidente della Fondazione Duemila, il Sindaco di Bologna Matteo Lepore, il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, Laura e Maria Stella Berlinguer in rappresentanza della famiglia, l’ex Rettore dell’Università di Bologna Ivano Dionigi. Fra le centinaia di ospiti invitati presenti all’inaugurazione dirigenti del PD, storiche figure del PCI, numerosi pubblici amministratori degli enti pubblici romagnoli, tanti professori dell’Università bolognese, rappresentanti delle dieci fondazioni democratiche emiliano-romagnole, dirigenti degli Istituti Storici regionali, molti giornalisti. Nella prima giornata di apertura al pubblico mercoledì un flusso continuo di centinaia di visitatori. La mostra a Roma ha totalizzato complessivamente 70.000 visitatori. Roda, l’anima e l’organizzatore di questo appuntamento bolognese, confida che anche a Bologna si raggiunga questo numero. Il sito https://mostra.enricoberlinguer.org/ aperto per la mostra a Roma, ora è stato messo al servizio della mostra bolognese. Qui foto, testi, filmati tratti dalla Mostra, oltre al ricco calendario degli appuntamenti previsti per tutta la durata
L’intervento della Segretaria del PD Elly Schlein a Padova in chiusura della campagna elettorale per le europee di alcuni giorni fa rilancia in maniera prepotente la figura di Enrico Berlinguer fra i grandi politici italiani del ventesimo secolo. I tre riferimenti citati presi dal suo modo di essere politico: “si può essere popolari, senza mai essere populisti”, “non permetteremo a nessuno di riscrivere la nostra storia”, “non lasciamo l’internazionalismo ai nazionalisti” sono più che mai attuali. Tutto questo rilancia l’interesse sull’apertura della Mostra a lui dedicata: dopo le molte decine di migliaia di visitatori a Roma, altrettanti, se non di più, sono attesi a Bologna. La novità della Mostra su Berlinguer a Bologna (“I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer la mostra arriva a Bologna”) che si apre al pubblico l’11 giugno (sino al 28 agosto) nella Sala Mostre del Museo Civico Archeologico rispetto all’allestimento romano dei mesi scorsi è l’ampia sezione a Lui dedicata sulle sue presenze in Emilia-Romagna. Berlinguer per decenni, da subito dopo la Liberazione nel 1944 sino a poche settimane prima della morte, fu presente ad innumerevoli incontri, comizi, feste de L’Unità nelle città della nostra Regione. Fotografie, filmati, opuscoli testimonieranno di questa sua presenza in Emilia-Romagna nella
LaFotoCamera del Lavoro Rimini rievoca quando alla manifestazione dei braccianti e mezzadri del 1964, per una riforma del sistema agricolo e produttivo, prese parte anche Nella Marcellino, allora componente della direzione FILZIAT Nazionale (alimentaristi). La storica dirigente della Cgil e del Partito comunista, la più giovane deputata mai eletta in Parlamento, era nata a Torino il 21 febbraio 1923. Figlia di due operai impegnati nella lotta al fascismo e perseguitati dalla polizia politica, sarebbe stata partigiana tutta la vita. Nelle foto la vediamo dal palco insieme ad Egisto Grassi (Segretario provinciale Federmezzadri - Federbraccianti) e durante corteo a fianco di Vito Nicoletti (allora Segretario generale della Camera del Lavoro Confederale) e Alfredo Arcangeli (allora segretario organizzativo). Per un approfondimento biografico su Nella Marcellino: https://www.collettiva.it/
L’1 novembre 2022 moriva a 93 anni Alfredo Arcangeli. Storico leader comunista del sindacato riminese, la CGIL, di cui fu segretario generale dal settembre 1968 al 1980. I figli Fabio e Mirko hanno donato all’Istituto Storico della Resistenza di Rimini un ricco carteggio intercorso fra lui e la sua futura moglie, Cesarina Martinini per tutti Riri (nata l’1 maggio 1931 e morta il 4 febbraio 2020) nel corso dei 15 mesi del servizio militare negli anni 1951 e 1952. Sono 399 lettere di Alfredo a Riri e 392 di Riri ad Alfredo. Il carteggio contiene lettere fra due giovani ventenni, entrambi impegnati in politica (Cesarina fra l’altro da marzo a luglio 1951 scrive ad Alfredo dalla Scuola del Partito Comunista di Faggeto Lario, in provincia di Como, dove partecipava ad un corso di formazione politica di cinque mesi per giovani donne), non ancora sposati (si sposeranno un anno dopo il ritorno di Alfredo dal militare il 5 febbraio 1953). Per un anno e mezzo si scrissero praticamente tutti i giorni. Riri fungeva da bollettino quotidiano sulle notizie del partito a Rimini, Alfredo invece le raccontava la vita militare. Chiamamicitta.it ha raccontato in quattro articoli fra novembre e dicembre 2023, per la penna di
Oggi la FotoCamera del Lavoro Rimini ricorda quel Primo Maggio 1982 a Riccione in piazza Matteotti: "Nei volti dei riccionesi lo sgomento per una Festa dei Lavoratori funestata dalle notizie giunte dalla Sicilia il giorno precedente: 𝗣𝗶𝗼 𝗟𝗮 𝗧𝗼𝗿𝗿𝗲 la mattina del 30 aprile 1982 𝗲𝗿𝗮 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮𝘀𝘀𝗮𝘀𝘀𝗶𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗮 𝗣𝗮𝗹𝗲𝗿𝗺𝗼, dove stava raggiungendo la sede del PCI di cui era Segretario regionale
La FotoCamera del Lavoro Rimini pubbica delle foto, parte di una serie più ampia conservata nell'Archivio storico CGIL Rimini, che riguardano la manifestazione dei braccianti e mezzadri del gennaio 1972. Tra gli oratori di quel giorno, al Palazzo dell'Arengo, anche Giuseppe Tomasetti (allora alla Coltivatori diretti, oggi CIA) che ha compiuto 90 anni e al quala la CGIL ha inviato "i migliori auguri di buon compleanno e di buona salute!". "Pubblichiamo anche le foto scattate a Nicola Pagliarani (allora Sindaco di Rimini), Franco Pesaresi (allora Federbraccianti) e Liliana Sabba, allora delegata sindacale del Calzaturificio Marecchia di Villa Verucchio. Al tavolo di presidenza anche Alfredo Arcangeli (Segretario generale CGIL Rimini dal 1968 al 1979)", precisa il sindacato. Su Chiamamicittà un approfondimento biografico su Giuseppe Tomasetti https://www.chiamamicitta.it/463264-2/