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Edoardo Bassetti è nato il 20/05/1996 a Amandola (FM). Dopo essersi diplomato con il massimo dei voti al Liceo Scientifico "Temistocle Calzecchi Onesti" di Fermo, è ora iscritto alla facoltà di Lettere Moderne dell'Alma Mater - Università di Bologna. Recentemente ha pubblicato numerosi contributi di critica letteraria e artistica per alcune riviste on line.

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Dopo i successi spagnoli nel calcio nel tennis, si proietta il film che vinse il Golden Globe come miglior film straniero e l'Oscar per la miglior sceneggiatura originale nel 2003

Stasera lunedì 15 luglio, nella Corte degli Agostiniani di Rimini, verrà proiettato il film Parla con lei – Hable con ella (2002) diretto dal celebre regista spagnolo Pedro Almodóvar, introdotto da Andrea Guerra. Benigno (interpretato da Javier Cámara, attore che ha collaborato più volte anche con il nostro Sorrentino) è un giovane infermiere dal carattere sensibile che si prende cura di Alicia (Leonor Watling), una ragazza in coma da quattro anni. Marco (Dario Grandinetti), invece, è accanto alla sua fidanzata Lydia (Rosario Flores), ormai in stato vegetativo. Le esistenze di questi quattro personaggi si intrecceranno e li condurranno verso un destino imprevedibile… Reduce dal clamoroso successo di critica e di pubblico con Tutto su mia madre (1999), Pedro Almodóvar riesce a combinare la raffinatezza del melodramma classico, la complessità narrativa del postmoderno e lo stile distintivo del grande cinema d'autore, mostrando una straordinaria capacità di sintesi. In Parla con lei gli elementi sono vari: la solitudine, le dinamiche di coppia e persino il cinema stesso, in un mix dove la musica (la voce vellutata di Caetano Veloso e la splendida colonna sonora di Alberto Iglesias) e la danza (le suggestive coreografie di Pina Bausch) arricchiscono una sceneggiatura di estrema puntualità drammaturgica, grazie anche all’aiuto

Proiezione gratuita introdotta da Marco Bertozzi del film tratto dal capolavoro di Gadda "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana"

Stasera giovedì 11 luglio, nella Corte degli Agostiniani di Rimini, verrà proiettato a ingresso gratuito il film Un maledetto imbroglio (1959) diretto da Pietro Germi, introdotto da Marco Bertozzi. La vicenda è ambientata a Roma, negli anni Cinquanta. Il commissario di Polizia Ingravallo (Pietro Germi) indaga su un furto in casa di un collezionista d'arte. Poche ore dopo, nello stesso palazzo, viene uccisa l’aristocratica signora Banducci (Eleonora Rossi Drago). L'indagine di Ingravallo lo porterà a sospettare del marito (Claudio Gora), del cugino della vittima (Franco Fabrizi) e infine della collaboratrice domestica Assuntina (Claudia Cardinale), oltre che di Diomede (Nino Castelnuovo), suo fidanzato. Prendendo ispirazione dal meraviglioso (ma al contempo molto complesso) romanzo Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (1957) di Carlo Emilio Gadda, Germi e i suoi sceneggiatori (Alfredo Giannetti e Ennio De Concini) semplificano l'intricatissima trama, danno un volto al colpevole (la cui identità nel libro rimaneva oscura) e spostano soprattutto l'ambientazione dal ventennio fascista alla Roma di fine anni Cinquanta. Si delinea così un ritratto sociale arguto e pungente che utilizza le atmosfere del noir per descrivere un'umanità cruda e rozza, infelice e crudele. Germi assume il ruolo dell'investigatore e condivide il suo punto di vista ironico e distaccato, come un

Opera prima basata su un soggetto vincitore del prestigioso Premio Solinas nel 2017

Al Cinema Tiberio di Rimini, nell’ambito della rassegna FICE “Accadde domani 2024”, è in programmazione il film Io e il secco (2023) diretto da Gianluca Santoni. Io e il Secco è l’opera prima di Gianluca Santoni basata su un soggetto (vincitore del prestigioso Premio Solinas nel 2017) e una sceneggiatura scritti con Michela Straniero. Denni (con la i) ha dieci anni, un padre violento e una madre che subisce le aggressioni del marito. Il bambino coltiva il desiderio di mettere la mamma in salvo, e quando la sua amica Eva gli racconta di avere un cugino killer a pagamento pensa di aver trovato la soluzione ideale. Dunque Denni avvicina il cugino di Eva, soprannominato il Secco, e lo incarica di fare fuori papà, promettendogli un compenso che il bambino preleva dalla cassaforte del padre. Ma il Secco è solo un piccolo delinquente che ha causato l’incarcerazione del fratello maggiore a causa della sua imbranataggine e vigliaccheria, e dunque non sembra il tipo più adatto a portare a termine l’incarico. Però i soldi gli farebbero comodo, dunque promette il suo aiuto a Denni, e intanto lo mette al riparo dai bulletti del quartiere che gli avevano rubato la bicicletta. Fra i due non può che nascere un

Il film diretto da Oliver Parker è ispirato a fatti realmente accaduti

Da giovedì 20 giugno, presso il Cinema Fulgor di Rimini, è in programmazione il film Fuga in Normandia (2024) diretto da Oliver Parker. La pellicola, ispirata a fatti realmente accaduti, è interpretato da un cast d’eccezione che comprende due mostri sacri come i premi Oscar Michael Caine e Glenda Jackson. La vicenda è ambientata nella città britannica di Dover, celebre località affacciata sul canale della Manica, nel 2014. Bernie Jordan (interpretato da un magistrale Michael Caine) ha quasi novant'anni e un grande sogno: quello di partecipare al 70esimo anniversario dello Sbarco in Normandia, l'evento storico cui l'uomo ha partecipato come giovane recluta in Marina il 6 giugno del 1944. Irene detta Rene (Glenda Jackson), sua moglie da 70 anni, è malata e ricoverata in una casa di cura dove anche Bernie ha deciso di trasferirsi per non stare lontano da lei, anche se lui è ancora abbastanza autonomo e indipendente. Quando scopre di essere arrivato troppo tardi per prenotare il viaggio organizzato dai reduci di Dover intenzionati a partecipare alle celebrazioni del D-Day, Bernie decide di partire da solo, con il benestare di Rene che non avverte il personale della casa di cura affinché non impedisca al marito di realizzare il suo sogno. Durante il viaggio

Il film si è aggiudicato numerosi riconoscimenti tra cui il premio GAN e il premio EUROPA CINEMAS a Cannes

Per questa settimana cinematografica Chimamicittà.it consiglia Inshallah a Boy (2023) diretto dal regista giordano Amjad Al Rasheed, in programmazione da venerdì 15 marzo al Cinema Tiberio di Rimini. Il film si è aggiudicato numerosi riconoscimenti tra cui il premio GAN e il premio EUROPA CINEMAS a Cannes, il premio come miglior attrice protagonista ai Golden Rooster Awards 2023, al Thessaloniki Film Festival 2023 e all’Asia Pacific Screen Awards ecc. La protagonista della pellicola è Nawal (interpretata da un’ottima Mouna Hawa), una donna che ha una figlia ancora bambina e vorrebbe concepire un altro figlio, ma la morte improvvisa del marito sconvolge la sua vita… Il fratello dovrebbe sostenerla ma è comunque vincolato dal rispetto delle tradizioni. Il cognato, che aveva venduto un pick-up al marito e deve ricevere ancora delle rate di pagamento, inizia ad avanzare pretese pecuniarie. Se Nawal fosse incinta, e se il nascituro fosse un maschio, però, le cose cambierebbero… Amjad Al Rasheed ha preso le mosse da fatti accaduti a una sua parente e ha provato a chiedersi che cosa potrebbe accadere se una donna si ribellasse alle imposizioni della tradizione. Il regista giordano ha trovato nella sua attrice protagonista Mouna Hawa l’interprete perfetta (e riconosciuta con diversi premi a festival internazionali)

Dopo l’exploit ai Premi Oscar, torna al Cinema Fulgor di Rimini il film Oppenheimer (2023) diretto da Christopher Nolan, che si è da poco aggiudicato ben sette statuette, tra cui Miglior film, Miglior regista, Miglior attore a Cillian Murphy, Miglior attore non protagonista a Robert Downey Jr., Miglior montaggio a Jennifer Lame, Miglior fotografia a Hoyte van Hoytema, Miglior colonna sonora originale a Ludwig Göransson. La vicenda prende avvio nel 1926, quando J. Robert Oppenheimer (interpretato da un magistrale Cillian Murphy) è ancora un giovane studente di fisica presso l'Università di Cambridge. La macchina narrativa muove da un preciso avvenimento: il ragazzo, infatti, non vede l’ora di ascoltare la conferenza del professore ospite Niels Bohr. La lezione che sta seguendo, però, non sembra finire mai, e il docente è sempre più insopportabile. Robert prova allora un fortissimo senso di rabbia, tanto che arriva a un passo dal compiere un gesto irreparabile… La narrazione passa poi al 1954, quando Oppenheimer si sottopone a una serie di udienze private attraverso cui cerca di difendersi dalle accuse di comunismo, per poter continuare ad avere accesso allo sviluppo di progetti top secret. C’è però un ulteriore piano narrativo: è quello ambientato nel 1958, quando Lewis Strauss (interpretato da

Per questo fine settimana in cui l’Academy consegnerà i suoi premi, Chiamamicittà.it consiglia La zona d’interesse di Jonathan Glazer, candidato a numerosi Oscar, in programmazione al Cinema Fulgor di Rimini. Al centro della pellicola c’è il comandante di Auschwitz Rudolf Höss (interpretato da Christian Friedel), che vive in un'ampia area all'interno del campo di concentramento, coltivando il sogno di un’esistenza perfetta. Al suo fianco ci sono la moglie Hedwig (Sandra Hüller, protagonista anche di Anatomia di una caduta, altro capolavoro della stagione cinematografica), i figli e alcuni membri della servitù. La vita scorre placida fra le mura rassicuranti della villa, mentre fuori si scorgono i segnali di un orrore indicibile… Liberamente ispirato all'omonimo romanzo (2014) di Martin Amis, il film è una straordinaria riflessione sulle potenzialità del linguaggio cinematografico, elevandosi a esperienza di visione di rara potenza espressiva e imponendosi in tutta la sua audacia su un tema delicatissimo, raramente affrontato in maniera così radicale. Tutto il film, girato in un digitale ad altissima definizione che cristallizza le immagini illuminate dalla sola luce naturale, sconvolge nella sua profonda ricerca sul sonoro e sulla negazione dell'immagine, evidente fin dal prologo. Bastano il rumore di un treno (che noi sappiamo essere stipato di deportati al macello),

Per questo fine settimana cinematografico Chiamamicittà.it consiglia La sala professori (2024) del regista İlker Çatak, candidato all'Oscar al miglior film in lingua straniera, in programmazione al Cinema Fulgor di Rimini. Quando la nuova insegnante di matematica e di educazione fisica di una seconda media tedesca, Carla Nowak, decide di prendere l'iniziativa per scoprire chi è il responsabile dei furti che si sono verificati nella scuola, lo fa con le migliori intenzioni. Innanzitutto, decide di interrompere la prassi degli interrogatori ai danni di studenti innocenti e di liberarli dall'ombra del pregiudizio che grava su di loro. Sa benissimo, perché lo ha visto con i suoi occhi, che, per esempio, anche tra il corpo docente c'è chi non brilla per onestà. E sa benissimo, perché lo insegna in classe, che una tesi ha bisogno di una dimostrazione valida, da condursi passaggio dopo passaggio, altrimenti si finisce nell'ambito dell'opinione, nel relativismo, nell'anarchia. Eppure la sua azione finisce per innescare una reazione a catena, che sfocia proprio là dove Nowak non avrebbe mai voluto, in quell'immagine finale, che è iconograficamente associabile a una vittoria, ma racconta una tragica sconfitta.   Programmazione ➡giovedì 07 - 21:00 ➡venerdì 08 - 17:00 ➡sabato 09 - 18:40 - 21:00 ➡domenica 10 - 18:40 - 21:00 ➡lunedì 11 - nessuno spettacolo ➡martedì

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