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Edoardo Bassetti è nato il 20/05/1996 a Amandola (FM). Dopo essersi diplomato con il massimo dei voti al Liceo Scientifico "Temistocle Calzecchi Onesti" di Fermo, è ora iscritto alla facoltà di Lettere Moderne dell'Alma Mater - Università di Bologna. Recentemente ha pubblicato numerosi contributi di critica letteraria e artistica per alcune riviste on line.

Top Stories

Incassi record e candidato all’Oscar per il Miglior film straniero

Per questo fine settimana cinematografico Chiamamicittà.it consiglia il film Perfect Days del celebre regista Wim Wenders, candidato all’Oscar per il Miglior film straniero, e in programmazione al Cinema Fulgor di Rimini. Al centro della storia troviamo Hirayama (interpretato dall’ottimo Koji Yakusho), un uomo che lavora come addetto alle pulizie dei bagni pubblici di Tokyo – una professione cui raramente è stata dedicata una simile attenzione al cinema. Nonostante ami il suo lavoro, che altri invece disprezzano, la vita dell’uomo è però arricchita da molte altre passioni: la musica, i libri, la fotografia e gli alberi. Il film si sviluppa attraverso le sue fotografie, le sue letture e i suoi ascolti, che rivelano una rara sensibilità nei confronti del mondo che lo circonda, che difficilmente assoceremmo a una simile persona. La pellicola, infatti, è girata a immagine e somiglianza del suo protagonista, e del suo modo di relazionarsi con tutto ciò che lo circonda. Nonostante sia un film apparentemente molto semplice e ripetitivo, Perfect Days è al contempo un lungometraggio dal cuore grande, capace di toccare corde emotive profonde, che i ritmi frenetici dei nostri giorni ci impediscono spesso di tastare. Era da tempo che il regista tedesco non realizzava un film di finzione così riuscito:

Un’altra pellicola che prende spunto da un romanzo di Ermanno Rea

Per questo fine settimana cinematografico Chiamicittà.it consiglia Caracas (2024) del regista e attore Marco D’Amore, in programmazione al Cinema Fulgor di Rimini. Dopo Nostalgia (2022) di Mario Martone, ecco un’altra pellicola che prende spunto da un romanzo di Ermanno Rea, ovvero Napoli Ferrovia del 2007. Giordano Fonte (interpretato da Toni Servillo) è uno scrittore che ritorna dopo molti anni nella sua città originaria, una Napoli che ormai non riconosce più, che lo assorbe e lo angoscia ma che al contempo lo attrae in maniera irresistibile. Nel suo peregrinare si imbatte in Caracas (Marco D’Amore), un fascista deciso a convertirsi all'Islam, alla ricerca di una ragione di vita che non riesce a trovare; l’uomo ha un rapporto d'amore problematico con Yasmina (Lina Camélia Lumbroso), tossicodipendente che tenta in tutti i modi di uscire dalla schiavitù della droga. Cinque anni dopo l’esordio alla regia con L’immortale (2019), esperimento crossmediale tratto dalla serie tv Gomorra, Marco D’Amore cerca di accantonare per sempre il vincolo in cui il personaggio cult di Ciro aveva finito per rinchiuderlo. Ma Caracas chi è in realtà? Esiste davvero o è solo un personaggio di finzione, frutto della fantasia di uno scrittore che ha deciso di non scrivere più ma, sotto sotto, sta

Denis Villeneuve dirige la seconda parte della sua saga dedicata ai romanzi di Frank Herbert

Per questo fine settimana cinematografico Chiamamicittà.it consiglia Dune – parte 2 del regista Denis Villeneuve, in programmazione al Cinema Fulgor di Rimini. Il protagonista della vicenda è Paul, interpretato da Timothée Chalamet. Dopo essere riuscito a salvarsi dal crollo degli Atreides, l’eroe si rifugia presso i Fremen, tra cui alcuni lo vedono come un falso profeta, altri come se fosse il messia che attendono da tantissimi anni. Intanto, la minaccia degli Harkonnen si fa sempre più tangibile, e il rischio di una nuova guerra è dietro l’angolo… A tre anni dal primo capitolo, Villeneuve dirige la seconda parte della sua saga dedicata ai romanzi di Frank Herbert. Per farlo, sceglie di ispirarsi a un percorso cristologico e messianico decisamente esplicito: da qui si sviluppano riflessioni di estrema attualità, come spunti molto interessanti sul tema dei fondamentalismi religiosi, collegamenti ai jihadisti e a una nuova Guerra Santa. Elementi centrali di una pellicola che parla anche della minaccia di nuove dittature e dei rischi che comporta una fede cieca nei confronti di un (possibile?) salvatore. Inizialmente il film stenta a decollare, ma col passare dei minuti cresce in maniera impressionante, raggiungendo nell’ultima ora una potenza cinematografica mozzafiato, che lo rende a pieno titolo una

Il film vincitore del Leone d’oro a Venezia e nominato a ben 11 Oscar dall’Academy

Per questa settimana cinematografica Chiamamicittà.it suggerisce Povere creature! – Poor Things (2023) del regista Yorgos Lanthimos, vincitore del Leone d’oro a Venezia e nominato a ben 11 Oscar dall’Academy. Tornata in vita grazie a un esperimento dell'eccentrico scienziato Dr. Godwin Baxter (interpretato da Willem Dafoe), la giovane Bella (Emma Stone) vive reclusa nella dimora del suo demiurgo e le è impedito ogni rapporto con la realtà esterna. La voglia di scoprire il mondo porta però Bella a intraprendere un lunghissimo viaggio in giro per il mondo accanto all’affascinante ma inaffidabile avvocato Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo), scelto come amante e compagno d’avventura. Tratta dall'omonimo romanzo del 1992 dello scozzese Alasdair Gray, la fiaba gotica di Lanthimos mette in scena un racconto di formazione che ha come protagonista una sorta di mostro di Frankenstein al femminile. La donna, oggetto di manipolazione sia fisica (da parte del dottore) sia mentale (da parte dell'avvocato), è costretta a costruire e difendere la propria autonomia di pensiero, in un mondo surreale e distopico dove la smania di possesso maschile assume tratti animaleschi. Ne esce fuori un film tecnicamente impeccabile, con momenti di umorismo nero molto efficaci. Forse, però, il talento visionario di Lanthimos avrebbe potuto osare di più, a maggior ragione

Da giovedì 14 dicembre l'opera che ha vinto il Leone d’argento-Gran Premio della Giuria a Venezia

Da domani giovedì 14 dicembre presso il Cinema Tiberio di Rimini, è in programmazione il film Il male non esiste (2023) di Ryûsuke Hamaguchi, il nuovo film del regista Premio Oscar per Drive My Car (2021). Vincitore del Leone d’argento – Gran Premio della Giuria al Festival del Cinema di Venezia, il film è ambientato in una località boschiva non lontana da Tokyo. Protagonista della vicenda è il tuttofare Takumi e sua figlia Hana, di otto anni, che vivono in armonia con la natura e con i pochi abitanti del luogo. Una grande impresa dello spettacolo decide però di aprire un glamping, ovvero un camping con il glamour di un resort, proprio sulla strada che i cervi percorrono per abbeverarsi, minacciando oltretutto la pulizia dell’acqua di sorgente, della quale gli abitanti tutti, umani e animali, fanno un uso vitale. La comunità si preoccupa e domanda spiegazioni, così due impiegati della grande azienda vengono mandati sul posto per chiedere l’aiuto e l’intercessione di Takumi. “UNA SINFONIA VISIVA E SONORA CHE CI RIPORTA AL SENSO ORIGINARIO DEL TERMINE ECOLOGIA E RESTA APERTA ALL’INTERPRETAZIONE” – Marianna Cappi – MyMovies “Un film avvincente e di silenziosa potenza”- Screen International Edoardo Bassetti BIGLIETTERIA Interi 7€ Ridotti 6€ TiberioClub 5€ + 1 puntoClub PROIEZIONI Giovedì 14 dicembre –  ore

Al suo primo film girato in lingua francese, Allen fa dimenticare le sue ultime prove sottotono

Per questa settimana cinematografica Chiamamicittà.it consiglia Un colpo di fortuna – Coup de Chance (2023) di Woody Allen, in programmazione al Cinema Fulgor di Rimini. Presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, il film è ambientato in una delle città predilette dal grande regista americano, ovvero l’iconica e romantica Parigi. Alain, interpretato da Niels Schneider, è un giovane scrittore, che un giorno incrocia per caso Fanny (Lou de Laâge), suo grande amore adolescenziale che ora conduce una vita altoborghese accanto al marito Jean (Melvil Poupaud). Quello che all'epoca era rimasto un sentimento represso, sboccia in una relazione segreta che mette la ragazza sempre più in difficoltà, combattuta tra desiderio di evasione e il senso di colpa derivato dal tradimento. La situazione precipita quando Jean viene a sapere la verità… Al suo primo film girato in lingua francese, Allen fa dimenticare le sue ultime prove sottotono e trova il guizzo creativo giusto per realizzare una thriller-comedy briosa e ben costruita, perfettamente in linea con i suoi temi abituali. Ambientato in una Parigi lontana dai consueti tour turistici, a cui lo stesso Allen aveva ceduto più volte (talvolta anche indirizzandoli, come ad esempio nel caso dell’ormai celeberrima libreria Shakespeare and Company), il racconto è piacevole

Una realtà solo apparentemente lontana ma che in realtà ci riguarda da vicino

Mercoledì 15 novembre, alle ore 17:00 e 21:00 presso il Cinema Tiberio di Rimini, verrà proiettato il film Il canto del pavone – Peacock Lament (2022) diretto dal regista singalese Sanjeewa Pushpakumara, all’interno della rassegna Rassegna “LA GRANDE LUCE 2023”. Amila ha diciannove anni, viene da un piccolo villaggio dello Sri Lanka e dopo aver perso i genitori si ritrova responsabile dei due fratelli e due sorelle più piccoli. Una famiglia senza adulti, che va da un anno fino ai quattordici, e che si ritrova nella capitale Colombo per trovare da vivere, specialmente alla luce della malattia cardiaca della piccola Inoka. Serve un intervento costoso, ma il lavoro in cantiere di Amila non basta per pagarlo e il ragazzo si lascia convincere dai soldi facili di una donna invischiata nel traffico di neonati. Un’insolita coproduzione tra Italia e Sri Lanka permette al regista Sanjeewa Pushpakumara di continuare a esplorare le realtà umane e sociali proprie della sua patria. Pieno di pathos e di rispetto, il film conferma la sensibilità del regista e apre le porte a una platea anche italiana su una realtà apparentemente lontana, ma che in realtà ci riguarda da vicino. Ha il sapore di una parabola morale, con la sensazione che

L'ormai classico di Tim Burton con Vincent Price, Johnny Depp e Winona Ryder

Domani domenica 12 novembre, presso il Cinema Fulgor di Rimini alle ore 10:30, verrà proiettato Edward mani di forbice (1990) di Tim Burton all’interno della rassegna “colazione e film”. Questa la trama. Un inventore (interpretato da Vincent Price) muore all’improvviso lasciando incompiuto Edward (Johnny Depp), un automa di sua creazione con affilatissime lame al posto delle mani. Adottato dalla dolce Peg (Dianne Wiest), lo strano ragazzo fatica a integrarsi con la nuova famiglia e con l’ambiente circostante, ma i veri problemi nasceranno quando si innamora della bella Kim (Winona Ryder)… Edward mani di forbice è il film che inaugura una delle più lunghe e fortunate collaborazioni del cinema contemporaneo, ovvero quella fra Burton e Johnny Depp. Una favola dark e toccante allo stesso tempo, che mette al centro del racconto il problema della diversità, attraverso un’indimenticabile e dolcissima interpretazione da parte dell’attore americano. Da segnalare anche l’ultima apparizione sul grande schermo dello straordinario Vincent Price, iconico protagonista dell’horror hollywoodiano, oltre che per la splendida colonna sonora di Danny Elfman. Edoardo Bassetti Il costo del biglietto è di 8,00€ Per l'acquisto dei biglietti: https://9g6h.short.gy/edward Per chi preferisce acquistare i biglietti in cassa: la biglietteria presso il Cinema Fulgor apre dalle ore 19:30 nei giorni feriali e dalle ore 16:30 nei

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