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Edoardo Bassetti è nato il 20/05/1996 a Amandola (FM). Dopo essersi diplomato con il massimo dei voti al Liceo Scientifico "Temistocle Calzecchi Onesti" di Fermo, è ora iscritto alla facoltà di Lettere Moderne dell'Alma Mater - Università di Bologna. Recentemente ha pubblicato numerosi contributi di critica letteraria e artistica per alcune riviste on line.

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Proiezione della pellicola presentata in anteprima per l'apertura della Festa del Cinema di Roma

Presso il Cinema Fulgor, a Rimini, è in programmazione il film C’è ancora domani (2023) diretto da Paola Cortellesi, e presentato in anteprima come film di apertura alla Festa del Cinema di Roma 2023. La celebre attrice Paola Cortellesi fa il suo esordio alla regia con un film originale a metà tra dramma e commedia, girato in bianco e nero e ambientato nel Secondo Dopoguerra. Delia (Paola Cortellesi) è la moglie di Ivano, oltre che madre di tre figli. Moglie, madre. Questi sono i ruoli che la definiscono e questo le basta. Ivano (Valerio Mastandrea) è il padre padrone della famiglia, lavora duro per portare i pochi soldi a casa e non perde occasione di sottolinearlo, a volte con toni sprezzanti, altre, direttamente con la cinghia. Ha rispetto solo per quella canaglia di suo padre, il Sor Ottorino (Giorgio Colangeli), un vecchio livoroso e dispotico di cui Delia è a tutti gli effetti la badante. L’unico sollievo di Delia è l’amica Marisa (Emanuela Fanelli), con cui condivide momenti di leggerezza e qualche intima confidenza. È primavera e tutta la famiglia è in fermento per l’imminente fidanzamento dell’amata primogenita Marcella (Romana Maggiora Vergano), che, dal canto suo, spera solo di sposarsi in fretta con un bravo ragazzo di

Un viaggio unico e fuori dal tempo in cui il protagonista s’immerge nella natura incontaminata per ritrovare sé stesso

Da venerdì 27 ottobre, al Cinema Tiberio di Rimini, verrà proiettato A passo d’uomo – Sur les Chemins Noirs (2023, FRA) diretto da Denis Imbert, con l’attore Jean Edmond Dujardin come protagonista. Tratto dal libro autobiografico best seller Sur les chemins noir (2016) dello scrittore francese Sylvain Tesson, pubblicato in Italia con il titolo Sentieri Neri da Sellerio, come anche il fortunatissimo La pantera delle nevi dello stesso Tesson. Il film racconta le vicende di Pierre, un famoso esploratore e scrittore, spesso in viaggio in giro per il mondo in cerca di nuove avventure. A interpretarlo c’è appunto Jean Edmond Dujardin, l’attore francese che nel 2012 ha vinto l’Oscar come miglior attore grazie alla sua interpretazione in The Artist, oltre ad altri premi come il Golden Globe, il Premio BAFTA, uno Screen Actors Guild e il Prix d’interprétation masculine al Festival di Cannes. A seguito di un brutto incidente che lo riduce in fin di vita, Pierre decide, al suo risveglio dal coma, di attraversare la Francia a piedi, lungo sentieri minori e poco frequentati. Un viaggio unico e fuori dal tempo in cui il protagonista s’immerge nella natura incontaminata per ritrovare sé stesso… Il resto del cast è composto da Joséphine Japy, Izïa Higelin, Anny

il film racconta il viaggio tormentato di Camille, un’adolescente alle prese con una gravidanza inaspettata

Da giovedì 26 ottobre, presso il Cinema Tiberio di Rimini, verrà proiettato in prima visione il film Petites – la vita che vorrei… per te (2022, FRA) diretto dalla regista francese Julie Lerat-Gersant, all’interno della rassegna ACEC “La Grande Luce 2023”. Opera prima di Julie Lerat-Gersant, che porta al cinema la sua esperienza d’osservatrice nei centri francesi di accoglienza per madri adolescenti e i loro neonati, il film racconta il viaggio tormentato di Camille, un’adolescente alle prese con una gravidanza inaspettata che stravolge la sua vita e la porta a riflettere sul senso di responsabilità che comporta l’essere madre. Il cast del film è composto da Pili Groyne, Romane Bohringer, Victoire Du Bois, Lucie Charles-Alfred, Suzanne Roy-Lerat. Premio Boccalino d’oro per “la sua vitalità forte e struggente e per la capacità di trattare con delicatezza e arguzia la complessità del microcosmo della struttura sociale che accoglie le ragazze madri” e Menzione Speciale Cinema & Gioventù al Festival di Locarno. La pellicola ha riscosso anche un ottimo successo di critica. “Un film che tocca profondamente il cuore.” (FranceInfo Culture) “Il meglio del cinema francese, sia nella sua libertà di scrittura che nella sua dimensione socialmente impegnata.” (Positif) Edoardo Bassetti BIGLIETTERIA Interi 7€ Ridotti 6€ TiberioClub 5€ + 1

"The Killers of the Flower Moon" con Robert De Niro e Leonardo DiCaprio

Stasera, lunedì 23 ottobre alle ore 21:00, verrà proiettato al Cinema Fulgor il film The Killers of the Flower Moon (2023) di Martin Scorsese, con la partecipazione di due attori d’eccezione come Robert De Niro e Leonardo DiCaprio. La vicenda è ambientata negli anni Venti del Novecento. Nella contea di Osage, in Oklahoma, sono stati scoperti da poco alcuni giacimenti di petrolio, e puntualmente si sono verificati una serie di omicidi aventi come vittime i membri più facoltosi della tribù indiana locale. L’FBI avvia così un’indagine sui decessi sempre più sospetti. All’interno di questa cornice ritroverete tutti gli elementi del cinema di Scorsese: dall’alienazione di Taxi Driver al racconto simbolico di Gangs of New York. Partendo dall’omonimo libro-inchiesta del 2017, scritto dal giornalista americano David Grann, Scorsese e lo sceneggiatore Eric Roth hanno adattato per il grande schermo un’opera accattivando, regalando al pubblico il puro piacere di assistere allo svolgersi di una storia. Un caleidoscopio di stili e generi – dal western al gangster, passando per il cinema processuale – attraverso sequenze che richiamano le tradizioni dei nativi americani, momenti profondamente spirituali e commoventi, e uno straordinario montaggio alternato che è tra le migliori trovate di sempre del regista americano. All’interno di una pellicola

Il regista offre una satira grottesca e spensierata basata sull'ipocrisia borghese

Per questa settimana cinematografica Chiamamicittà.it consiglia The Palace (2023) diretto da Roman Polanski, in programmazione al Cinema Fulgor di Rimini. La storia è ambientata al Palace Hotel, nel bel mezzo di una valle svizzera innevata, dove ogni anno convergono da tutto il mondo ospiti ricchi e viziati. A esaudire ogni loro esigenza c’è un intero stuolo di camerieri, facchini, cuochi ecc., pronti a tutto per accontentarli. È la festa del Capodanno 2000 a muovere gli ingranaggi della macchina narrativa del film, presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. Arrivato ormai a 90 anni di età, Roman Polanski ci offre una satira grottesca e spensierata, basata su quell’ipocrisia borghese che più volte ha raccontato, fin dall’esordio con Il coltello nell’acqua (1962) per arrivare a uno dei suoi ultimi lavori, Carnage (2011). La festa di Capodanno concretizza allora perfettamente la distanza tra aspettative e realtà, buone maniere e volgarità, richiamando in più punti il cinema di un maestro come Luis Buñuel, e in particolare la sua spietata irriverenza. L’affresco descritto da The Palace riesce a divertire in maniera convincente, nonostante sia chiarissima l’idea che è alla base della pellicola. Raccontare la paura che ruotò attorno a un’Apocalisse (il Millennium Bug) che non è poi avvenuta, collegata

Da lunedì 2 a mercoledì 4 ottobre all’interno della rassegna “La grande Artemisia al Cinema”

Da lunedì 2 a mercoledì 4 ottobre, presso il Cinema Tiberio, verrà proiettato all’interno della rassegna “La grande Artemisia al Cinema” il documentario Vermeer – The Greatest Exibition. La mostra definitiva (2023) diretto da David Bickerstaff. La più grande retrospettiva su Vermeer mai realizzata nella storia. Un evento irripetibile che il Museo Rijksmuseum di Amsterdam ha ospitato sino allo scorso giugno, raccogliendo un repentino sold out. L’enorme richiesta da parte del pubblico ha infatti superato qualunque aspettativa con un sold out da 650.000 biglietti venduti. L’evento al cinema invita gli amanti dell’arte a una visione privata di questa spettacolare mostra in compagnia del Direttore del Rijksmuseum e dei curatori della mostra. Definita dalla stampa di settore una retrospettiva epocale, l’esposizione è la più grande mai dedicata esclusivamente al “maestro della luce”, con 28 delle sue 35 opere conosciute provenienti da paesi di tutto il mondo. Prima di oggi non era mai accaduto che così tanti capolavori di Vermeer venissero riuniti in un unico luogo. Diretto dal regista David Bickerstaff, il film offre al pubblico la possibilità di ammirare su grande schermo i capolavori di Vermeer, tra cui La ragazza con l’orecchino di perla, Il geografo, La lattaia e la Donna che legge una lettera

La versione restaurata in 4K di uno dei film capolavoro di fine Novecento

Stasera lunedì 2 ottobre, presso il Cinema Fulgor alle ore 21:00, verrà proiettato Il cielo sopra Berlino (1987) di Wim Wenders, restaurato in 4K dalla Wim Wenders Foundation a partire dal negativo originale, con la supervisione di Wim Wenders e Donata Wenders. In una Berlino ancora divisa dal muro, dall’alto due angeli, senza essere visti, vigilano sullo scorrere inesorabile delle esistenze umane. Uno dei due, Damiel (interpretato da Bruno Ganz), deciderà di rinunciare alla sua immortalità per amore, il sentimento che rende umani

La pellicola è stata selezionata per rappresentare il Marocco come miglior film internazionale ai premi Oscar 2023

Questa settimana, presso il Cinema Fulgor di Rimini, verrà proiettato il film Il caftano blu (2022) diretto dalla regista marocchina Maryam Touzani. La pellicola è stata presentata al Festival di Cannes nella sezione Un certain regard, dove ha vinto il premio FIPRESCI, oltre ad essere stata selezionata per rappresentare il Marocco come miglior film internazionale ai premi Oscar 2023, arrivando fino alla short-list delle candidature di dicembre. L’omosessualità nel mondo arabo è ancora nascosta, occultata: per questo vedere un film su tali tematiche, girato in Marocco, non è una cosa da tutti i giorni. È appunto il caso de Il caftano blu, che prende il nome dall’antica veste musulmana, il kaftan di origine persiana, che il maestro Halim (interpretato da Saleh Bakri) lavora nel suo negozio di Salé, una delle più antiche città del Marocco. Il blu è il cromatismo più pregiato della stoffa, ma il blu è anche il colore della tristezza, la malinconia. Il matrimonio con la moglie Mina (Lubna Azabal) si basa infatti su un non detto: Halim è un uomo che gay che partecipa a incontri fugaci con altri uomini, nel probabile silenzio e accettazione della consorte, con cui peraltro ha un rapporto solido basato su una profonda complicità. L’ipotesi di

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