Quelli che non mollano la poltrona Il governo impugna la legge della Campania, che apre la strada al terzo mandato da Presidente di Vincenzo De Luca, e ricorre alla Corte costituzionale. Vi è stato lo strappo della Lega da sempre favorevole al terzo mandato per Zaia presidente del Veneto. Il Pd è da sempre d’accordo sui due mandati. La norma è inserita nello statuto del Pd e riguarda tutte le cariche istituzionali. “Gli iscritti al Partito Democratico non possono ricoprire una carica monocratica di governo o far parte di un organo esecutivo collegiale per più di due mandati pieni consecutivi o per un arco temporale equivalente”. Per i parlamentari vi è il limite dei tre mandati. Sono d’accordo con queste norme, anzi sarei più restrittivo. Dopo due mandati in un organo collegiale non ci può candidare alla carica monocratica di quella istituzione. Sul presidente della regione Campania De Luca vi è in corso un vero e proprio scontro con il Pd, contrario ad un terzo mandato di De Luca. A questo proposito condivido totalmente le considerazioni del presidente della regione Toscana Eugenio Giani: “Io ritengo pienamente sufficienti due mandati per un amministratore. In dieci anni, se l'impegno viene preso di petto, si riesce perfettamente a realizzare un progetto.
Il Pd e l’aggressione di Villa Verucchio Sono rimasto abbastanza interdetto nel vedere l’assenza totale di commenti da parte di esponenti del Pd per il grave fatto di sangue accaduto l’ultima notte dell’anno a Villa Verucchio. I fatti sono noti. Un cittadino egiziano di 23 anni Muhammad Abdallah Hamid Sitta (regolare in Italia come rifugiato politico) ha ferito, armato di coltello, quattro persone che si trovavano nel centro della frazione per trascorrere il Capodanno, prima di essere individuato dal Comandante della Stazione dei Carabinieri del luogo che, aggredito anch’esso, ha esploso colpi d’arma da fuoco colpendo mortalmente il 23enne. Dico subito che condivido la presa di posizione della sindaca di Verucchio Lara Gobbi che guida una giunta di centrosinistra e che dopo aver fatto visita ai feriti ricoverati negli ospedali ha anche espresso in una nota “un doveroso ringraziamento ai Carabinieri di Villa Verucchio, che presidiavano gli eventi della serata e sono intervenuti tempestivamente fermando le azioni di un folle che avrebbero potuto essere molto più gravi”. L’azione del maresciallo dei Carabinieri, Luciano Masini, è stata tempestiva ed efficace, facendo il suo dovere in una situazione complicata. In questa situazione non si giustifica il silenzio dei maggiori esponenti del Pd. Silenzio da parte dell’on. Andrea
Buon anno. Una frase semplice da risuonare anche ovvia. Dietro questo augurio vi è invece speranza, lasciare posto alle cose belle e soprattutto un 2025 di pace Il Mare d’Inverno o concorrenza sleale E’ sempre tutto possibile. Durante il covid e poi ad anni di distanza alcune misure per agevolare le attività dei pubblici esercizi (bar e ristoranti) sono diventate realtà permanenti. Spazi esterni a bar e ristoranti ampliati a dismisura (i famosi dehors) dove è possibile, togliendo posti auto e tratti di carreggiata, avere spazi per tavoli aggiuntivi. Piccoli ristoranti sono diventati strutture da oltre 200 posti pur non avendo adeguate cucine. Tutto questo grazie al governo di centrodestra che proroga norme emergenziali applicate durante il covid per ridurre il danno ai pubblici esercizi, a causa della riduzione dei tavoli per avere più distanziamento tra le persone che frequentavano i locali. La deroga viene prorogata di anno in anno. C’è chi pensa di renderla permanente. Un disastro, dal mio punto di vista. Poi ritorna la “bufala” del “Mare d’Inverno”. Ogni anno puntuale come il sorgere del sole c’è chi plaude ad iniziative che permettono a un pubblico esercizio estivo – senza posti al coperto – di diventare funzionante anche d’inverno. Dove sta
Mobilità e traffico: tra eredità ed eredi chi ci ha rimesso Una lettera firmata pubblicata dal resto del Carlino nell’edizione del 20 dicembre critica, in modo aspro, la gestione della mobilità da parte dell’assessora Roberta Frisoni (ora nella giunta regionale) degli ultimi 8 anni. Secondo il lettore la situazione è peggiorata e l’assessora “ha toppato clamorosamente”. Alla lettera risponde la penna di punta, nella cronaca politica riminese del Carlino, Carlo Andrea Barnabè. Giustifica il lavoro fatto, ritiene che se ci fosse un “esame sul traffico nessun amministratore pubblico otterrebbe la sufficienza” e via con altre argomentazioni che in parte condivido, ad iniziare che è difficile il lavoro di amministratore alla mobilità. Ritengo invece alquanto fuori contesto la considerazione di Barnabè: “Frisoni ha ereditato una situazione pesante e si è trovata a gestire interventi che rivoluzioneranno la viabilità cittadina”. Non ho capito quale sarebbe l’eredità pesante. Quella della prima giunta Gnassi o quella di Alberto Ravaioli? Non credo di sbagliare se ritengo che il riferimento sia alla giunta Ravaioli. Ebbene quella giunta ha lasciato in eredità: Realizzazione della tangenziale Nord Prolungamento della via Roma fino a Riccione Bretella per la viabilità dello Stadium (ex 105 e RDS) Realizzazione di numerose rotatorie Progettazione della rotatoria per
La sconfitta di Alice Parma: qualcuno può pensare ad un titolo troppo esagerato, ma in realtà dal punto di vista della cronaca politica non lo è. Alice Parma, dopo venti giorni di sicurezza totale di entrare nella nuova giunta de Pascale si trova fuori, all’ultimo giorno, superata da Roberta Frisoni. Venti giorni data per certa da tutti i giornali (Carlino, Repubblica, Corriere della Sera ecc..) con delega al turismo oppure alla cultura. Alice Parma data per certa anche da chi si interessa di politica locale. Evidente che si trattava di informazioni reputate attendibili da chi le scriveva. Il motivo di questo cambiamento? Difficile da interpretare in modo corretto. Diciamo che l’operazione è stata fatta dal presidente della regione de Pascale in sintonia con il sindaco di Rimini Sadegholvaad e con l’accordo dell’onorevole Gnassi. Detto questo i motivi possono essere diversi. Evitare di mettere in giunta una delle due consigliere elette (Alice Parma e Emma Petitti) per non aumentare le divisioni nel Pd di Rimini. Evitare di far entrare in consiglio regionale Simone Gobbi per non rafforzare ulteriormente il Pd di Riccione, già andato molto bene alle elezioni regionali Scegliere una figura meno politica come Roberta Frisoni e più vicina ad una decisione
Le palazzine giganti di Rimini A Rimini tutto quello che si sta realizzando in edilizia è normato dal Regolamento Urbanistico Edilizio approvato nel 2016 e da una successiva variante del 2021 dal sindaco Andrea Gnassi. Il sindaco Gnassi fece una battaglia contro il “cemento” poi sappiamo come è andata a finire. A parte due comparti la cui richiesta di variante è stata bocciata dal consiglio comunale, per il resto tutti i comparti del vecchio PRG alla fine si stanno realizzando. In alcuni casi con riduzione di mq di appartamenti da realizzare, ma riducendo anche opere pubbliche a carico dei privati, come nel caso di Rivabella. Il solito racconto da parte dell’allora sindaco Gnassi ma con poca consistenza reale, oppure con evidenti contraddizioni. Sono alcuni mesi che amici e conoscenti mi fanno notare che stanno scomparendo le case a due piani o di un solo piano, per lasciare posto ad edifici di nuova costruzione alti quattro o cinque piani. Premetto che sono un sostenitore della città compatta, una città concentrata con relazioni complesse ma ridotte. Nel nostro caso tutto sta avvenendo senza l’idea di una nuova trama urbana, non essendoci un moderno strumento urbanistico del Comune di Rimini in grado di disegnare una nuova idea
Un cuore rosso al posto del Novelli Il Novelli rimarrà teatro. “Diventerà il secondo teatro della città, dopo il Galli”. Ci ha pensato il sindaco a chiudere la discussione e l’incertezza sul futuro del teatro di Marina centro. Si sta ipotizzando se ristrutturare l’attuale edificio oppure demolire e ricostruire. Una decisione netta e anche ambiziosa per le possibilità di una città come Rimini. Che, ricordo, ha il teatro Galli, il teatro degli Atti, l’Astoria. Tralascio il Palacongressi. Abbiamo le risorse per gestire e soprattutto vi sono quelle per completare l’Astoria e recuperare il Novelli? Sarebbe auspicabile stanziarle per terminare il recupero dell’Astoria ad iniziare del completamento del Jolly e poi della sala grande. I costi sono stimati intorno ai 5 milioni di euro. Stanno passando troppi anni e permangono poche certezze sulla chiusura dei lavori. Benissimo la ricerca di un gestore esterno per proseguire con attività all’interno dell’edificio di via Euterpe. Per questo il Comune ha appena avviato un’istruttoria pubblica per "progettare, in partenariato con enti del terzo settore, eventi, seminari, laboratori, attività di co-working all’Astoria fino al 30 settembre del 2027". Ma siamo ancora lontani dal completamente del recupero. Sul Novelli ho espresso la mia opinione in altre occasioni. In quel luogo
Elezioni regionali in pillole Il centrodestra ottiene uno dei peggiori risultati della sua storia recente. Lo scarto è di oltre il 16% tra le due coalizioni. Occorre ritornare agli anni di Errani (1999, differenza del 27% tra le due coalizioni) e di Bersani (1995, +21%) La Lega in Regione passa da 14 consiglieri che aveva nella precedente legislatura a uno dopo queste elezioni. Jacopo Morrone, uno degli uomini più influenti della Lega in Emilia-Rmagna, le elezioni le ha perse tutte. A Rimini ha imposto come candidato Enzo Ceccarelli, ex sindaco di Bellaria. Il candidato del centrosinistra Jamil Sadegholvaad ha vinto al primo turno. Però non ci pensa nemmeno a dimettersi, anzi rilancia. Se la prende con Galeazzo Bignami di Fratelli d’Italia che avrebbe imposto come candidata la Ugolini. Secondo Morrone una candidatura debole che non conosceva nessuno e non ha portato “nessun valore aggiunto”. Jacopo Morrone ha dalla sua parte Matteo Salvini, che di elezioni negli ultimi anni ne haperse tante: dalle comunali alle regionali. Il centrodestra di Rimini vuole la rivincita alle prossime elezioni comunali. Autorevoli esponenti hanno dichiarato che non vi saranno più candidature da fuori di Rimini come è successo con Ceccarelli di Bellaria e Pecci di