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Dal 1991 un terzo degli hotel ha chiuso e le presenze sono cresciute la metà della media nazionale, "ma abbiamo tutte le carte in regola per recuperare: ecco come"

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Salta il progetto di riqualificare le case popolari con l'ecobonus. Il Pd e il congresso. Prefetti nuovi e vecchi problemi. Bravi i vigili urbani

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Canoni spiaggie troppo bassi ed ingiusti Chiamamicitta.it ha pubblicato i canoni rivalutati che i concessionari di spiaggia debbono pagare per il 2023. Sulle nostre spiagge, caso unico, insistono tre operatori privati: la concessione del chiosco-bar- ristorante, la concessione del bagnino e l’autorizzazione per svolgere l’attività di mosconaio. Fuori dalla provincia di Rimini la concessione è unica e comprende tutte le attività sull’arenile. Più semplice in questo modo anche investire e fare economie di scala. Ma questa è la storia delle nostre spiagge, anche se in futuro sarà inevitabile arrivare ad accorpamenti funzionali come prevede il piano spiaggia. L’elenco dei concessionari con i relativi canoni non cambia nulla rispetto al passato. La novità principale, in vigore da qualche anno, è che il canone minimo è arrivato a 3.770 euro. La seconda novità è che questa decisione aggrava le diseguaglianze sulla spiaggia. Alla fine un gestore di un bar-ristorante paga la stessa cifra di un mosconaio con incassi che sono lontani anni luce. Complessivamente lo Stato concede in concessione le spiagge di Rimini, pari a oltre 1,6 milioni di mq (160 ettari), per una cifra complessiva di poco superiore a 3 milioni di euro. Meno di 2 euro al mq. Questo è il dato. I concessionari

Un centrodestra impegnato nella propaganda su tutti i fronti produce una legge di bilancio iniqua e pasticciata, non decide nulla sulle spiagge, rende il lavoro ancora più precario estendendo i voucher

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Vergogna Non trovo altro sostantivo per definire il Qatargate che vede coinvolti esponenti di primo piano del Partito Socialista Europeo e parlamentari ed ex parlamentari europei italiani e di altri paesi. Assieme a loro gli assistenti dei deputati. C’è poco da essere garantisti. Valigie piene di soldi contanti. Una cifra mostruosa, oltre 1,5 milioni di euro in mazzette per corrompere parlamentari europei e riservare un trattamento di favore al Paese che ospita i Mondiali di calcio. L'obiettivo sarebbe stato quello di influenzare decisioni economiche e politiche del Parlamento europeo. Per altro, in gioco i diritti umani i diritti dei lavoratori. Un vero e proprio tradimento dei valori della sinistra. Poco importa che nei fatti non si sia influenzata nessuna risoluzione del Parlamento Europeo.  Uomo chiave dell’indagine, l’ex eurodeputato del Partito Democratico poi passato ad Articolo Uno Antonio Panzeri ex sindacalista della Cgil milanese. Si apre una grande questione morale nella sinistra. Non si può pensare di fare finta che siano solo casi isolati. Non lo sono. Vi è in campo la credibilità del Pd e non solo. Abbiamo fatto tanta fatica noi italiani per accreditarci un'immagine pulita e di primo piano in Europa. Questa terribile vicenda ci ributta dentro un pregiudizio che prolifererà nelle

Elly Schelein si candida. Nulla sarà come prima nel Pd Mancava solo l’ufficialità. Erano settimane che negli ambienti della politica circolava con insistenza il nome di Elly Schelein come candidata alla segreteria del PD. Domenica scorsa l’ufficializzazione nel corso dell’evento Parte da Noi, nel locale Monk di Roma. Ho ascoltato il suo intervento (al pari di quello di Bonaccini il 20 novembre scorso) con attenzione. In prima battuta mi ha trasmesso: emozione, competenza, anima, comunità. Ovviamente dovranno essere approfonditi alcuni punti programmatici e riferimenti ideali solo accennati. Ma la candidatura è solida, frutto di un’esperienza importante alle spalle. Durante questa settimana mi ha colpito positivamente l’assenza di adesioni alla candidatura da parte delle varie correnti o anime del Pd. Questo vale anche per Bonaccini, a parte la corrente degli ex renziani capitanata da Lorenzo Guerrini che ha già dichiarato il sostegno. Segno che le anime del Pd hanno compreso il messaggio di entrambi i candidati che hanno detto basta correnti? Purtroppo, non credo. La rete delle adesioni a sostegno di Bonaccini, ultima quella del sindaco di Pesaro, sta lasciando spazio ad altri tipi di correnti. Quelle locali capitanate dai sindaci. E’ una forma di “caserma” dove ugualmente non si discute ma si

Ed esiste ancora un servizio sanitario nazionale?

Bonaccini è una candidatura autorevole ma con due grandi perplessità  Stefano Bonaccini domenica scorsa ha sciolto ogni riserva e si candida alla segreteria del Pd. Era nell’aria da tempo, mancava solo l’ufficialità. La biografia ci consegna l’immagine di un leader adeguato. Sicuramente una candidatura autorevole e solida politicamente. Non entro nel merito del programma di Bonaccini per il Pd. Vi sarà modo di discutere in modo approfondito. Mi interessa soffermarmi sul doppio ruolo che Stefano Bonaccini si troverebbe a ricoprire in caso di vittoria alle primarie: Presidente della regione Emilia-Romagna e segretario nazionale del Pd. Io penso che i due ruoli, in questa fase non siano compatibili per due sostanziali ragioni. Svolgere il ruolo di segretario del Pd in una situazione delicata come quella che sta attraversando la maggior forza politica di opposizione richiede un impegno a tempo pieno ed una presenza a Roma e sui territori continuativa. Difficile pensare, nonostante l’indubbia capacità di Bonaccini, di poter fare bene entrambi gli incarichi a part-time. So già l’obiezione: Zingaretti quando ha fatto il segretario era nella stessa situazione, presidente della regione Lazio e segretario del Pd. Vi sono, però, due differenze importanti. Zingaretti era presidente della regione Lazio. Operava direttamente da Roma, abita

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