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Lo strano PD “poltronaro” di Riccione Da dopo le elezioni politiche del 25 settembre lo sport più praticato, in politica, è dare addosso al Partito Democratico. Certo vi è una buona dose di responsabilità da imputare direttamente al Pd e al suo gruppo dirigente per questa situazione. Tuttavia, talvolta si va oltre ogni immaginazione. In questi giorni tiene banco sulle cronache locali il caso del Pd di Riccione accusato di guardare molto (o solo) alle poltrone. Oggetto della discussione, la presidenza di Geat, l’azienda comunale che si occupa di manutenzione del verde e della città.  Dopo la vittoria del centrosinistra a Riccione è un normale avvicendamento tra un presidente esponente della vecchia amministrazione guidata da Renata Tosi con un esponente dell’attuale coalizione guidata da Daniela Angelini. Infatti, la “poltrona” serve per governare. Senza ricoprire ruoli negli assessorati o ministeri, nelle aziende partecipate non si governa una comunità locale, regionale o nazionale. Funziona così in tutto il mondo. Già il termine “poltrona” usato in termini dispregiativo è un insulto alla democrazia. Ma veniamo al Pd di Riccione. Alle elezioni amministrative il Pd ha ottenuto circa il 30% dei voti e 10 consiglieri comunali su 15 di maggioranza. Nella giunta composta da 7 assessori più

Un si al parco eolico, un no alle trivelle in mare. Caos traffico e come risolverlo

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Le certezze del presidente di confcommercio, le preoccupazioni per il turismo degli anziani, gli alberghi per i dipendenti nel turismo, un convegno in un posto sbagliato

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Partito Democratico – La Provincia Leggo sulla stampa locale che il Pd di Rimini ha deciso chi sarà il candidato alla presidenza della Provincia. Si tratta di elezioni di secondo grado (votano solo i consiglieri comunali dei comuni della provincia) e possono essere candidati solo sindaci in carica. La decisione è ricaduta sul sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad. Ottima scelta. Il sindaco del comune capoluogo ha l’autorevolezza e capacità per portare avanti questo incarico. Vi è il solo difetto che nessun organo del Pd ha mai discusso di Provincia. Poteva essere l’occasione per evitare alcune polemiche (sempre lette sui giornali), discutere dell'ente e del suo ruolo. Ma evidentemente per la Federazione del Pd di Rimini convocare gli organi dirigenti è un problema. Ma poi ci sono gli autoconvocati. [caption id="attachment_334067" align="aligncenter" width="960"] Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad[/caption] Partito Democratico – Il congresso e gli autoconvocati La direzione nazionale del Pd ha deciso venerdì scorso il percorso congressuale. Si concluderà il 12 marzo con le primarie. Il percorso proposto dal segretario uscente Enrico Letta è stato approvato a grande maggioranza con qualche astensione. Dopo poche ore, un gruppo di dirigenti locali della nostra regione ha deciso di autoconvocarsi per il prossimo 5 novembre come

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