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Il sindaco coraggioso: "Usare la diplomazia per battere Putin" Jamil Sadegholvaad è intervenuto sabato sulla sua pagina Fb sulla guerra in Ucraina. Lo ha fatto in modo non banale e rituale. Scrive il sindaco: “Sarò impopolare, ma credo che la più grande arma da utilizzare contro gli atti criminali di Putin verso i bambini, le donne, gli uomini del’Ucraina sia costringerlo a sedersi a un tavolo di negoziazione che solo la diplomazia internazionale può mettere in campo. Purtroppo, però ho l'impressione che in questa fase tale opzione non sia contemplata e quindi il massacro dell'Ucraina debba proseguire". In effetti ha assunto una posizione difficile ma condivisibile. Almeno da parte mia. Il cemento e le dimenticanze della Lisi Gloria Lisi ex vicesindaca di Gnassi per 10 anni in una nota di qualche giorno fa si chiedeva “che ne è stato della vocazione anti-cemento intrapresa dall’Amministrazione Gnassi? A Rimini è esplosa la MATTONE -MANIA, chi gira per strada vede solo traffico e palazzine nuove ovunque che stanno nascendo come funghi”. In effetti sono tanti i cantieri che stanno realizzando nuove abitazioni oppure il piano ex Corial ex area Fox. Faccio notare all’ex vicesindaca che le norme con le quali si stanno realizzando palazzine e centri

Il sindaco Sadegholvaad cambia passo 1 Lunedì scorso il sindaco di Rimini in una conferenza stampa ha tracciato il bilancio dei primi sei mesi del suo mandato. Tutti i giornali, compreso Chiamamicitta.it hanno titolato sui dieci milioni di euro trovati per realizzare un parcheggio in piazza Marvelli (ex Tripoli). Scelta editoriale comprensibile. L’opinione pubblica riminese è in allarme per i problemi di traffico e la mancanza di parcheggi nella zona mare dopo i lavori di arredo urbano in corso. Rimane solo qualche nostalgico del racconto del passato che continua a sostenere che “va tutto bene”. Ma non è su questo che mi soffermo. L’intervento del sindaco per un consuntivo dei primi sei mesi è molto interessante a mio parere per altre ragioni. Mi soffermo in particolare su una di metodo e un’altra di merito. Il metodo. Dice il sindaco: “Da maggio in poi, mi recherò periodicamente nelle diverse aree della città per confrontarmi con i cittadini sui problemi, sui progetti, sulle proposte che rendano Rimini ancora più bella e attrattiva”. Una svolta rispetto al passato, dopo l’eliminazione dei quartieri nel 2011. Confronto, ascolto e non solo illustrazione dei progetti già decisi. Una scelta ancora più importante se unita al lavoro in corso

L’eredità di Gnassi 2 Il caos traffico che sta caratterizzando la città di Rimini non riguarda solo la zona mare. Anche l’attraversamento sud-nord (o viceversa) di Rimini risulta essere molto difficile. Il motivo è semplice. Si è chiuso al traffico delle auto il ponte di Tiberio. Tutti concordano sul togliere il traffico motorizzato dallo storico ponte. Tuttavia, non era stato fatto fino a due anni fa perché era necessario realizzare un nuovo attraversamento, un nuovo ponte. Ebbene l’amministrazione Gnassi ha colto il periodo della pandemia per chiudere al traffico il ponte. Ovvio che all’inizio il tutto funzionasse. Molte aziende chiuse per la pandemia, scuole chiuse, molti dipendenti in smart working. Con il ritorno alla normalità la realtà è ben diversa, con il traffico che non regge. L’amministrazione Sadegholvaad ora deve trovare una soluzione per il terzo ponte. Tempi non meno di 5 anni per un costo di circa 10-12 milioni di euro. A complicare il tutto anche alcune scelte di modifica di sensi unici che hanno aggravato la situazione nella zona di via Ducale e la scelta di realizzare piste ciclabili che hanno ridotto la capacità dei flussi di traffico delle strade interessate. Anche in questo caso nessuno mette in discussione la

L’eredità di Gnassi Questa settimana ha visto Rimini sulle prime pagine dei quotidiani e nei social per il caos traffico. Vi è chi pensa che il tutto derivi dai troppi cantieri aperti. Lungomare, piazza Tripoli, statale, zona ponte di Tiberio, ecc. La realtà purtroppo è un’altra. Finiti i cantieri rimarranno due problemi enormi. Il lungomare, nel tratto piazzale Fellini- piazzale Pascoli prevede l’eliminazione dell’attuale sezione stradale con un arredo urbano completamente pedonale-ciclabile. Non vi è corsia di servizio, non vi sono parcheggi interrati. Solo percorso pedonale o ciclabile. Il viale delle Regine (Vespucci, Elena) diventa a doppio senso di marcia permanente. Non sono previste area di scarico e carico dei bus turistici o per altri mezzi di servizio. La soluzione è fermarsi dove capita con tutte le conseguenze per la mobilità. Il prossimo anno i lavori proseguiranno sul lungomare, con analogo progetto, fino a Marebello. Arredo urbano pedonale e ciclabile senza parcheggi. La prospettiva è di avere un primo parcheggio interrato (Piazzale Tripoli o Fellini) fra tre anni se va bene. Ovviamente con costi elevati a carico del bilancio comunale. Non meno di 40milioni di euro per una soluzione minimale (tre parcheggi) di posti auto nella zona mare. Nel frattempo, le

Le barriere burocratiche alleate a quelle architettoniche, i profughi cacciati, la Tosi comanda a Riccione. Per il Comune di Rimini i centri commerciali non esistono

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Albergatori riminesi lasciati soli con i profughi, prevedere il bonus vacanze per il 2022, centrosinistra pronto alle elezioni di Riccione, i comunicati stampa reticenti del Comune di Rimini

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L'economia di guerra di Draghi L'Europa e l'Italia non sono in una fase di "economia di guerra", ma il "futuro preoccupa" e "bisogna prepararsi", soprattutto se il conflitto in Ucraina dovesse continuare a lungo. È il messaggio che Mario Draghi consegna ai capi di Stato e di governo della Ue riuniti nel castello di Versailles. Gli approvvigionamenti energetici sono un problema sempre più evidente, la scarsità di materie prime è ormai un dato con il quale bisogna fare i conti, l'agroalimentare rischia un tracollo legato all'aumento dei prezzi. Questa la situazione economica a cui vanno aggiunti il dramma dei profughi, la devastazione dei bombardamenti, i morti e feriti. Poi vi è anche chi coglie l’attimo per operazioni pure di speculazione. La speculazione sul prezzo della benzina L'aumento esponenziale del prezzo dei carburanti che negli ultimi giorni è stato registrato nel nostro paese, è stato definito: "ingiustificato, non esiste motivazione tecnica di questi rialzi" che vengono addebitati alla situazione del conflitto bellico della Russia in Ucraina. A sostenerlo è il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, secondo il quale la crescita dei prezzi "non è correlata alla realtà dei fatti, è una spirale speculativa su cui guadagnano in pochi". Nei giorni scorsi ne abbiamo parlato, proprio in questi termini su queste

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