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La guerra Nessuno di noi pensava alla guerra, nel terzo millennio, come risoluzione dei problemi in Europa. 70 anni di pace costruiti sulle macerie di due conflitti mondiali dovevano essere un vaccino indelebile. Così non è. Un dittatore che pensa all’impero dello Zar ha invaso l’Ucraina senza motivo. I problemi di sicurezza della Russia si potevano risolvere ai tavoli dei negoziati. Poi sicurezza di cosa? Forse qualche paese pensa di attaccare la Russia? Fantascienza. Purtroppo, ora c’è la realtà di vite umane perse, distruzione, esodi a cui si aggiungono danni economici pesanti anche per il nostro paese e le nostre famiglie. Ora tutta la comunità internazionale si attivi per una soluzione negoziata.   Concessioni spiagge Altra settimana di incontri da parte dei sindacati dei balneari con i vertici delle forze politiche nazionali. A tutti i leader delle forze politiche viene spiegato che la soluzione del Governo per le concessioni delle spiagge va modificata. Da quanto si apprende, tutte le forze politiche hanno più o meno rassicurato che qualcosa si farà. Evidentemente qui non si è ancora capito che si sta giocando con il fuoco. Il primo gennaio 2024 le attuali concessioni non sono più valide. Se il Parlamento non interviene sarà il caos più

Quanto guadagnano i bagnini, le opportunità dell'assessore Maresi, i "civici" di Riccione, gli alpini sfilano nell'ultimo pezzo di lungomare

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“Moriremo democristiani” o in mano ai tecnici? Un mio amico, commentando la rielezione di Sergio Mattarella, mi ha detto che alla fine “moriremo tutti democristiani”, parafrasando il famoso titolo del Manifesto del 28 giugno 1983 (“Non Moriremo Democristiani) quando la Dc vinse per pochi voti sull’allora Pci. Quel titolo, nell’idea di Luigi Pintor, direttore del Manifesto, era un auspicio di sconfiggere la DC. Per il mio amico è invece inevitabile convivere con l’eredità della Democrazia Cristiana. Allo stato attuale mi pare che si stia lavorando ad un Draghi bis dopo le elezioni. Se viene cambiata la legge elettorale in modo proporzionale le ambizioni centriste potrebbero diventare realtà. Il Pd sarà chiamato al gioco del senso di responsabilità (come al solito): rinunciare ad indicare un presidente del Consiglio (se il Pd arrivasse prima forza politica italiana) per favorire un governo di coalizione con il centro guidato da Mario Draghi. L’interessato nega un impegno in politica. Ma sappiamo che ciò che viene negato oggi poi si potrebbe realizzare domani. Mi rimane il dubbio su cosa sia meglio per i riformisti tra le due opzioni attualmente in campo. Concessioni di spiaggia, il risveglio E’ notizia di qualche giorno fa che alcuni concessionari di spiaggia e bar

Il Comune di lotta e difesa Questa settimana Rimini è rimbalzata sui media nazionali per la maxi truffa ad opera di un sodalizio criminale con base operativa a Rimini ma ramificato in tutto il territorio nazionale, responsabile di aver creato e commercializzato per 440 milioni di euro falsi crediti di imposta, introdotti tra le misure di sostegno emanate dal Governo con il decreto rilancio (D.L. 34/2020), durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria da Covid-19 per aiutare le imprese e i commercianti in difficoltà. Netto il sindaco Jamil Sadegholvaad: "Parte lesa è soprattutto la comunità riminese, i suoi cittadini, il suo tessuto socioeconomico. L’auspicio nostro è che la Giustizia, questa volta, arrivi rapidamente alla verità, qualunque essa sia, fosse anche la peggiore. In quest’ultimo caso, le pene dovranno essere severe, prive di qualsivoglia attenuante. Oggi le parti lese da questa vicenda sono prima di tutto e di tutti 150 mila riminesi”. Giudizio ampiamente condivisibile. Tuttavia, c’è un "ma". L’avvocato Moreno Maresi ha assunto la difesa del commercialista di Rimini (arrestato) tra i principali responsabili della mega truffa secondo le indagini della procura. L’avvocato Maresi è anche un assessore del Comune di Rimini. Non vi è nessun conflitto di interessi, ma certamente c'è

Oggi le pillole le dedico all’elezione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Siamo un giornale locale ma non per questo la politica nazionale è meno interessante. Il mio punto di vista su una settimana da incubo per la politica italiana. Gli statisti Sergio Mattarella e Mario Draghi hanno dimostrato di essere di un altro pianeta politico. Alla fine, hanno fatto vincere l’Italia. Hanno riaffermato la credibilità delle nostre istituzioni. Hanno garantito continuità. Entrambi hanno dovuto rinunciare a qualcosa della loro linea politica. Sergio Mattarella ha dovuto rinunciare al suo riposo, ma soprattutto ha dovuto accettare, per un bene superiore, la forzatura della Costituzione sul secondo mandato per il presidente della Repubblica. Mario Draghi ha dovuto rinunciare (almeno nel medio periodo) all’idea di poter fare il presidente della Repubblica, ma ha rafforzato il suo ruolo di governo nell’ultimo anno. Chi ha vinto Hanno vinto Enrico Letta e il PD. Una forza politica che in parlamento poteva contare su circa il 15% dei grandi elettori. Ha lasciato fare, non ha proposto nomi. Ha fatto notare, con garbo, l’inopportunità di alcune candidature sbattute in prima pagina senza nessun accordo preventivo. Aveva due obiettivi: salvaguardare il governo ed eleggere Mario Draghi o Sergio Mattarella al Quirinale. Così è

Pnrr Grandi progetti? No, arredo urbano e piste ciclabili Quando l’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte tornò dall’ Unione Europea con oltre 200 miliardi del Recovery plan e quando Mario Draghi gli subentrò con l’incarico di vigilare su di essi in tanti, in Italia, cantarono vittoria. Giustamente aggiungo, con un risultato di questa portata. Vi erano le risorse economiche per superare l’arretratezza in alcuni settori strategici del nostro Paese. Ad esempio, superare l'arretratezza digitale con una adeguata copertura, realizzare un sistema integrato dei trasporti, tendere all'autosufficienza energetica, riorganizzare in modo digitale la Pubblica Amministrazione, rimeditare il servizio sanitario, prevedere una copertura di scuole materne e asili in modo da consentire a tutta la famiglia di lavorare. Invece sono arrivati i primi finanziamenti e sono stati dirottati ai Comuni per piste ciclabili, arredo urbano e poco altro. Tutto utile, per carità, ma ben diverso dagli obiettivi iniziali. Il turismo batte in testa Qualche giorno fa vi erano due notizie, interessanti sulla nostra industria turistica. La prima. “Lavori in corso in sessanta hotel di Rimini. Con un investimento complessivo – dice Patrizia Rinaldis dell’Associazione albergatori di Rimini – che supera i 70 milioni di euro". Non solo: altri 210 alberghi scalpitano, pronti ad accendere le

Spiagge: il lamento dei bagnini L’apertura delle “pillole” di questa settimana la dedico ai bagnini. Perdono sempre l’occasione di tacere. Hanno annunciato che per la prossima stagione estiva dovranno ritoccare i prezzi di lettini e ombrelloni. Il motivo? Hanno “subito” l’adeguamento del canone della concessione demaniale di circa l’8%. Nel 2019 Chimamicitta.it ha pubblicato quanto pagano di canone bagnini e chioschisti riminesi. Rispetto ad allora vi è stato il canone minimo portato, da una recente legge a 2.500 euro. Comunque sono canoni molto bassi il cui aumento è nell’ordine di qualche decina di euro. Ma i nostri bagnini sono preoccupati anche dell’aumento dell’energia elettrica. Sinceramente tutto questo impegno di energia elettrica nei nostri bagni non l’ho mai visto. Semmai qualche faro per tenere illuminata la spiaggia di notte. Un aumento delle tariffe sarebbe ingiustificabile. Mi auguro che nel prossimo decreto sostegni per il turismo i balneari siano esclusi. L’estate 2021 è andata molto bene per i gestori delle spiagge italiane. Sono bel altri i comparti del turismo fortemente penalizzati ad iniziare dalle discoteche e alberghi e città d'arte. Spiagge 2: si ritorni alla legalità La sentenza del Consiglio di Stato (9112021) in adunanza plenaria ha bocciato, come ampiamente noto, la proroga al 2033.

Trasporti in Romagna È stato pubblicato il “Documento Strategico della mobilità ferroviaria di passeggeri e merci”. Sui media locali la notizia è stata pubblicata, come consuetudine, attraverso i comunicati stampa delle istituzioni locali. E' normale, di conseguenza, che tutto venga curvato alla convenienza di “bottega”. Capisco anche che leggere 118 pagine di un documento tecnico non sia semplice. Al di là di questa premessa il documento è interessante perché risolve alcuni problemi che la politica locale e regionale non è stata in grado di risolvere negli anni. Le notizie degne di attenzione sono molteplici. Sull'adriatica ci sarà l'Alta Velocità di rete. Riqualificazione in sede (tranne la tratta fra Abruzzo e Puglia) e velocità di 200/km/h. Per capirci, non vi sarà un nuovo tracciato tra Bologna e Rimini. Potenziamento della Rimini-Ravenna. Sono anni che si lavora su questo obiettivo. Senza questa infrastruttura il turismo costiero non si relaziona. Solo con questo moderno di trasporto pubblico possiamo diventare da Cattolica a Ravenna (Comacchio) la metropoli “dolce” del turismo. L’aeroporto di Rimini è stato inserito nel Sistema Nazionale Integrato dei Trasporti (SNIT). Lo SNIT contiene 38 strutture aeroportuali, di cui 16 appartenenti alla rete di 1° e 22 di secondo livello. In Regione vi è

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