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Il centro destra sbanda sulla videosorveglianza e sull'ex questura

Sbandata del centrodestra sulla sicurezza A Coriano la vicesindaca nonché senatrice di Fratelli d’Italia, Domenica Spinelli, dà una “lezione” alla minoranza che chiede più telecamere sul territorio di Coriano dicendo che “magari bastassero le telecamere per affrontare la serie di furti che negli ultimi giorni hanno riguardato diversi Comuni della provincia”.  Per la vice sindaco Spinelli «la sicurezza è un tema troppo delicato per essere liquidato con una richiesta di videosorveglianza. Invito i consiglieri di minoranza a studiare, anche come senatrice ho a cuore la sicurezza delle persone tanto da aver presentato a mia firma un recente disegno di legge che permetterà agli agenti di pubblica sicurezza, già autorizzati a portare un’arma di servizio, di detenerne una privata, senza necessitare di ulteriori licenze”. Ora non ci è noto sapere come questa possibilità per gli agenti fuori servizio aiuti la sicurezza nel comune di Coriano. Faccio notare che i suoi colleghi di Fratelli d’Italia a Rimini chiedono continuamente telecamere per arginare la delinquenza. Gioenzo Renzi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, è tra i più attivi come dimostrano le cronache dei giornali. Come al solito due pesi e due misure. Domenica Spinelli invece di dare “lezioni” alle minoranze si attivi per avere rinforzi delle

Il dialogo tra sordi sull'ex questura. Primarie sì primarie no

Piano spiaggia che verrà Il Comune di Rimini, è notizia di qualche giorno fa, ha adottato il piano spiaggia in Giunta e si è impegnato ad emanare i bandi per le concessioni demaniali entro il 2024. Due belle notizie, anche se entrambe nascondono problemi. Sul piano dell’arenile, anche se non ho avuto modo di approfondirlo per mancanza di tempo e lo farò nei prossimi giorni ho già notato aspetti problematici. Il primo su cui non concordo è la parte che riguarda i maxi-stabilimenti o maxi-aggregazioni. Secondo il piano adottato: “La macro-aggregazione è consentita alle seguenti condizioni: le macro-aggregazioni dovranno avere almeno una estensione di fronte spiaggia superiore a 300 ml.” In questo caso ho due obiezioni. La dimensione minima del fronte di 300 metri è esagerata, il doppio del progetto pilota presente nel precedente piano dell’arenile. Ma soprattutto è un grave errore non mettere un limite alla dimensione massima del fronte. Vero che neanche nel precedente piano dell’arenile non vi erano limiti per l’estensione, ma allora, nel 2005, non erano all’ordine del giorno i bandi per le concessioni. Viceversa questo è il piano spiaggia che porterà ai bandi. Per questa ragione non possiamo permettere che vi siano imprenditori che possano presentare un progetto

Ex questura è scontro totale. Le primarie del Pd croce e delizia

Sindaci a vita Sono anni che se ne parlava. Qualcosa era stato fatto come il terzo mandato per i comuni sotto i 3mila abitanti ma ora si va ben oltre. Infatti pare raggiunto l’accordo tra le forze di maggioranza che prevede l’approvazione per decreto della modifica sul TUE (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali). Il decreto verrà presentato, e quindi approvato, o prima della pausa delle vacanze natalizie o immediatamente dopo. L’accordo prevede: no limiti di mandati per i Sindaci dei comuni fino a 5.000 abitanti limite di 3 mandati per i Sindaci dei comuni dai 5001 ai 15.000 abitanti. I comuni nella provincia di Rimini dove vi possono essere sindaci a vita sono: Saludecio San Leo Pennabilli Montefiore Conca Sant’Agata Feltria Sassofeltrio Mondaino Gemmano Talamello Montecopiolo Montegridolfo Maiolo Casteldelci Invece i comuni dei tre mandati, tra 5001 e 15000 abitanti sono: Coriano Verucchio San Giovanni in Marignano Misano Adriatico Morciano di Romagna Novafeltria Montescudo-Montecolombo San Clemente Poggio Torriana Nei comuni oltre i 15000 abitanti rimane il vincolo dei due mandati e riguarda: Rimini Riccione Santarcangelo Cattolica Bellaria Igea Marina Questa modifica alla legge elettorale cambia anche il dibattito politico sulle prossime elezioni amministrative. Nella prossima primavera (2024) andranno al voto in provincia di

L'incrocio di Bigno non funziona, le concessioni dei bagnini non vanno da nessuna parte

Il Parco del mare, bel progetto con tanti problemi Chi arriva a Rimini e vede la realizzazione del Parco del Mare (mi riferisco alla zona sud) esprime normalmente sentimenti di apprezzamento per quanto fatto. Stessa valutazione anche da tanti cittadini riminesi. La soddisfazione era più marcata subito dopo i lavori rispetto ad ora. Il motivo è abbastanza semplice. La realizzazione del Parco del Mare si porta dietro alcuni problemi di non facile soluzione. Rispetto al progetto iniziale la realizzazione è sostanzialmente diversa. Infatti erano previsti anche interventi da parte dei privati. Sul nuovo lungomare dovevano essere realizzati, bar, ristoranti, negozi. Il Comune concedeva un diritto di superficie oneroso per l'area pubblica messa a disposizione. Proprio per realizzare questi interventi privati il Comune di Rimini lancia nel 2015 un bando per selezionare i privati interessati all’investimento. Sono state presentate 155 proposte da 367 proponenti (di cui 134 operatori di spiaggia, 111 albergatori e ristoratori, 14 privati cittadini e 97 operatori economici e di spiaggia accorpati e 11 altri soggetti). Purtroppo nel proseguo del confronto con il Comune di Rimini non si è alla fine realizzato nulla. Soprattutto hanno pesato i costi troppo alti chiesti dal Comune per concedere il diritto di superficie, problemi

Sulle concessioni balneari tanta disinformazione. Il solito dibattito sugli addobbi di Natale

Piazzale della stazione un progetto sbagliato Dei lettori di chiamamicitta.it ci hanno scritto per denunciare il degrado in cui si trova la stazione di Rimini. Nonostante un importante intervento di riqualificazione urbana rimangono i problemi di sempre. Sinceramente non mi ha mai convinto il progetto realizzato di riqualificazione dell’area della stazione. Vi è stato un errore di fondo che hanno commesso i progettisti delle ferrovie (immagino siano loro). Si è privilegiato l’aspetto estetico, come se fosse una piazza di un centro urbano, al posto della funzionalità, essenziale per un luogo come una stazione. Questo ha comportato degli evidenti disservizi per chi deve usufruire della stazione, dai pendolari ai turisti. In particolare: Non esiste un percorso Kiss&Ride (area di sosta breve per lasciare e\o aspettare passeggeri) funzionale. L’area prevista al parcheggio metropark non è adeguata. Il risultato è un caos consistente davanti alla stazione con macchine parcheggiate in seconda fila per aspettare l’arrivo dei treni per molte ore del giorno. L’area di sosta dei taxi è sbagliata. Lontana rispetto all’uscita della stazione, con un percorso che in caso di pioggia i passeggeri devono farsi piedi senza nessuna protezione. Situazione che si aggrava per i disabili. In tutte le stazioni l’area taxi è nelle

A Santarcangelo poca attenzione per i disabili. Riccione è sempre in vetrina. Ridimensioniamo i dehors

Rischiamo di pagare le multe europee per colpa dei bagnini Con un Parere Motivato della Commissione Europea inviato al Governo Italiano ritorna al centro dell’attenzione politica la lunga storia delle concessioni demaniali.  Ricordo che un Parere Motivato viene inviato quando la Commissione è ancora del parere che la violazione delle norme dell'Unione persista. E pertanto viene fissata una scadenza entro la quale lo Stato membro ha il dovere di conformarsi al diritto dell'Unione europea. Siamo in definitiva ai titoli di coda prima di una procedura d’infrazione che sarebbe disastrosa per l’Italia. Infatti non solo comporterebbe una multa annuale (fino a quando il problema viene risolto) che lo Stato pagherebbe con la fiscalità generale (cioè con le nostre tasse) per agevolare una categoria di privilegiati (i concessionari delle spiagge) che pagano allo Stato Italiano poco più di 100 (cento) milioni di euro all’anno per le concessioni che detengono. Ma soprattutto il caos sulle spiagge sarebbe totale. Essendo la spiaggia di proprietà pubblica, gli apparati dello Stato, delle Regioni e dei Comuni hanno l’OBBLIGO di disapplicare la legge italiana ed adeguarsi alle norme europee. Il parere non lascia spazio ad interpretazioni. E’ netto. Così lo è sulle proroghe, bocciando quella inserita nella legge

Venerdì 17 manifestazione provinciale a Rimini dalle ore 10

CGIL e Uil hanno indetto unoi sciopero generale per venerdì 17 novembre. Di seguito le ragioni dei due sindacati che hanno portato a questa decisione. La Legge di bilancio 2024 si colloca al termine di un anno durante il quale le relazioni che il Governo ha tenuto con i sindacati sono state - di fatto - puramente formali. A nulla sono valse le promesse sulla previdenza, si arretra sui salari, cresce la strage di morti sul lavoro e le politiche fiscali non danno strutturalmente risposte a pensionati e lavoratori. Queste, in sintesi, le ragioni che hanno portato CGIL e UIL, con i Segretari generali Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, a proclamare lo sciopero generale di 8 ore (o per l’intero turno di lavoro) per venerdì 17 novembre e per venerdì 24 novembre, in due distinte date in rapporto ai settori coinvolti. Non c’è più tempo da perdere e non resta che lo strumento dello sciopero: lavoratrici e lavoratori reclamano salari più giusti e pensioni dignitose, contratti rinnovati e trattamento equo per le donne. Vogliono vivere in un paese dove la sanità sia al primo posto, dove i giovani abbiano la possibilità di costruirsi un futuro e dove siano garantiti i servizi

Fratelli d'Italia della Regione Emilia Romagna si trasforma in partito di lotta e di Governo. Di lotta in Regione dove si trova all'opposizione della giunta Bonaccini e di governo con Giorgia Meloni.  Infatti con una interrogazione il consigliere regionale Luca Cuoghi (Fratelli d'Italia) sollecita "l’Ausl Romagna al fine di ampliare l'accesso ai servizi sanitari, tra cui il centro prelievi, a particolari categorie della popolazione, non costringendo donne in stato di gravidanza con nausee a prolungare il digiuno oltre le ore 9 del mattino ponendole così in uno stato di forte disagio e malessere, oppure a dover ricorrere a servizi privati con un ingente esborso economico". "Con l'accesso diretto garantito solo dalle 9 alle 11 -specifica il consigliere- si penalizzano notevolmente le donne in stato di gravidanza, le quali devono permanere in una condizione di digiuno per diverso tempo alimentando, in alcuni casi, le nausee e altre sintomatologie connesse alla gravidanza". Siamo perfettamente d'accordo. Dimentica il consigliere di Fratelli d'Italia che la riduzione dei servizi e in ogni caso l'ampliamento di quelli esistenti non è possibile proprio per i tagli che il Governo Meloni sta facendo al servizio sanitario nazionale. Scrive la Fondazione Gimbe, che ha effettuato un’analisi indipendente della Nadef - Nota di

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