Il nostro giornale on-line ha dedicato da sempre grande attenzione al dialetto, sia pubblicando le poesie in vernacolo del nostro amico Ivano Aurelio Muratori, sia segnalando da parte mia numerosi libri in dialetto nella rubrica “La Torre di Babele Riminese”, ed ultimamente con la rubrica “I que us dis isè” degli amici Beppe e Paolo. Un dialetto sempre meno parlato correntemente, fatto salvo per le compagnie teatrali dialettali che con coraggio e ostinazione continuano a proporre, anno dopo anno, nuovi testi che vengono rappresentati sui palcoscenici della provincia, e direi anche con grande successo di pubblico. Ma in questi ultimi anni sono venuti a mancare alcuni degli auatori aiù importanti: da Guido Lucchini ad Amos Piccini, a Giuseppe Lo Magro. E poi c’è l’ampio numero di “poeti romagnoli”, non sempre di qualità eccelsa, ma comunque tutti meritevoli di attenzione. Ed è importante che il più vecchio premio romagnolo dedicato alla poesia a San Clemente prosegua: il “concorso di poesia dialettale Giustiniano Villa” è arrivato nel 2024 alla 32. edizione. Poesie e zirudele. Ma anche qui la scomparsa dei grandi vecchi, da Tonino Guerra a Raffaello Baldini, da Gianni Fucci a Nino Pedretti, a Giuliana Rocchi, si avverte. La vera novità degli ultimi
Maurizio Temeroli: "Notizie da Irma" - Pendragon. Una lunga cavalcata nel tempo, dal 1946 ai giorni nostri. Protagoniste quattro donne: Eleonora, staffetta partigiana, la figlia Irma nata il 2 giugno 1946 lo stesso giorno di quando gli italiani scelsero la repubblica e poi studentessa ribelle negli anni della contestazione e poi giornalista, la nipote Oriana esperta nella comunicazione digitale, ed infine la bisnipote Emma, ambientalista convinta, sostenitrice di Greta Thunberg e del suo movimento “Fridays for Future”. Una saga familiare dunque il nuovo romanzo di Maurizio Temeroli arrivato al suo terzo libro, dopo “Ritrovarsi. Due famiglie e cento anni di storia italiana” (Digitalprint, 2021) e “L'ultima estate” (Capponi, 2022). Sempre storie familiari che si snodano negli anni. L’ultimo volume è una saga al femminile che consente a Temeroli di ripercorrere 80 anni della nostra storia. Una storia, nella storia, che si sviluppa fra Bologna e Rimini. Le due città che l’autore ben conosce ed ama ed il suo racconto, giocato fra i fatti di cronaca reali e le vicende familiari immaginate, ci porta, anno per anno, dentro le vicende belle, tragiche, curiose di questa nostra bellissima Regione. Il fil rouge sono gli articoli di Irma, corrispondente da Bologna, per il suo giornale milanese
Qualche sera fa, a tavola con un gruppo di amici a Viserba da “Todro”, Roberto di Torre Pedrera ha iniziato a raccontarci del suo rapporto con Sergio Valentini (1938-1990). A distanza di molti decenni dalla sua morte coloro che lo hanno conosciuto non lo hanno dimenticato. Attraverso le parole di Roberto abbiamo rivissuto storie degli eccitanti anni ’70, quando Valentini, dopo aver portato al successo la discoteca Jolly di Novafeltria, prese in gestione anche la discoteca “Number One” di Torre Pedrera. “Sergio si integrò rapidamente e fece amicizia con tutti a Torre Pedrera: i bagnini, gli albergatori, i baristi e i ristoratori del posto”. E Roberto ci ha raccontato delle carovane di auto da Torre Pedrera a Novafeltria, e viceversa, delle corse in auto e in bicicletta, dei giri notturni sul motoscafo di Sergio per pescare. Tutto questo è anche contenuto nel volume che il figlio Riccardo ha scritto, in memoria del padre Sergio. E’ il racconto biografico della vita del padre, ma anche sua, oltre che una storia del divertimento in Romagna nel trentennio che va dagli anni ’70 agli anni ’90. Ha scritto il figlio Riccardo, autore del libro: “Il suo carisma era unico, e per quanto tragicamente breve, la
Daniele Susini: "Vittime e carnefici. Le stragi nazifasciste lungo la Linea Gotica orientale" Donzelli Le immagini che ogni giorno scorrono sulle nostre televisioni provenienti dalle guerre in corso in Ucraina e in Medio Oriente sembrano aver anestetizzato la nostra coscienza: è già orribile una guerra combattuta fra opposti eserciti, ma quando questa coinvolge popolazioni inermi di donne, bambini, anziani l’orrore non può che crescere all’infinito. Ci sono responsabili civili e militari di queste morti. I mandati di arresto emessi dalla Corte Penale Internazionale verso Vladimir Putin, Benyamin Netanyahu, i responsabili di Hamas ha già chiaramente indicato i maggiori responsabili. Del resto la Corte penale internazionale (CPI) è un’istituzione giudiziaria nata formalmente nel 1998, con la ratifica dello Statuto di Roma, ed entrata in funzione nel 2002. La Corte è stata creata con lo scopo di garantire i diritti fondamentali e il mantenimento della pace, perseguendo i responsabili dei crimini internazionali; in particolare la giurisdizione della CPI si occupa di: crimini di guerra, crimini contro l’umanità, genocidio, crimine di aggressione. Ma oltre i “grandi capi” sul terreno operano ufficiali, responsabili di reparti che si sono macchiati di crimini terribili contro i civili. Ecco perché il libro di Susini è importante. Ci racconta cosa avvenne nel Riminese fra l’estate 1943
Valerio Lessi: "Alle fonti di un carisma. La biografia culturale di don Oreste Benzi" Sempre Valerio ha realizzato un libro straordinario: per me, uso il singolare, in quanto mi ha fatto conoscere un don Oreste come non l’avevo mai visto prima. Eppure l’ho conosciuto nei primi anni ’70 quando andai a vivere alla Grotta Rossa, nella prima periferia di Rimini, e sino alla morte, il 2 novembre 2007, con lui ebbi infinite occasioni di confronto, collaborazione, scontro. Io ateo, dirigente comunista, presidente del Consiglio di quartiere della Grotta Rossa (ma eravamo un bel “branco” di comunisti in quella sezione, tanto per ricordarne alcuni, Giorgio Grossi, Orazio Del Prete, Silvano Lisi, Nando e Dede Piccari, Luigi Lotti, Loris Succi, Giuseppe Cenci e oltre duecento tesserati e più di 100 copie de L’Unità distribuite tutte le domeniche, ma per noi lui era il nostro don Camillo): questo non gli impedì di sposarmi o di chiamarmi, al rientro dallo Zambia, per dirmi di aver trovato bene mia figlia che operava lì con la dott.ssa Mara Rossi. E tanti altri ricordi personali. Ma Valerio con questo libro, così come già aveva fatto con il libro-intervista “Con questa tonaca lisa” (Guaraldi, 1993), mi ha restituito un altro don Oreste
Amedeo Montemaggi – Giovanni Tonelli – Marco Colonna: "Fronte di sangue sulla collina. San Lorenzo in Correggiano Settembre 1944" - Il Ponte Amedeo Montemaggi: "Linea Gotica 1944. La croce e la spada. I parroci e i generali, popolo e soldati, sulla Linea Gotica Orientale" A cura di Andrea Montemaggi ed Edda Tonini Montemaggi - Il Ponte La guerra è ormai in tante parti del mondo e ricordare a 80 anni di distanza la nostra non ci fa certo male. La violenza, le distruzioni, i morti di allora ci devono spingere ancor oggi a ricercare la pace come bene fondamentale della convivenza fra i popoli. Il settimanale cattolico riminese, Il Ponte, in occasione di questo 80° anniversario ha pubblicato due volumi, che si vanno ad aggiungere all’ormai infinita pubblicistica locale sul passaggio della guerra nel settembre 1944 nel territorio riminese. Entrambi si devono alla penna di Amedeo Montemaggi (1923-2011), per tanti anni collaboratore del settimanale. Il primo è la ristampa di un libro uscito trenta anni fa, “Fronte di sangue sulla collina”, che racconta, come scriveva don Giovanni Tonelli, “la piccola e grande storia della gente di un paese, San Lorenzo in Correggiano, nella collina a metà strada tra Rimini e Riccione che fu teatro
Mattia Brighi, Alberto Gagliardo: "Anatomia di una strage. Cesena, 8 maggio 1945" Biblioteca Clueb Il lavoro che i due ricercatori storici, collaboratori dell’Istituto Storico della Resistenza di Forlì-Cesena e di quello di Rimini, ci consegnano, è una disamina attenta, pignola, documentata di ciò che avvenne la notte dell’8 maggio 1945 a Cesena: ovvero l’uccisione a colpi di mitra di diciassette ex fascisti reduci dal Nord ed incarcerati nella cella della Rocca Malatestiana. Con un preambolo: nel pomeriggio di quello stesso 8 maggio venne uccisa, alla presenza di una nutrita folla, una giovane donna accusata di essere stata una spia fascista, Iolanda Gridelli. Cesena era stata “liberata” dalle forze tedesche il 20 ottobre 1944, Forlì l’11 novembre 1944. Dunque i terribili fatti raccontati da Brighi e da Gagliardo accaddero sei mesi dopo la Liberazione. Ma senza una contestualizzazione storica questi fatti possono (ed è avvenuto) essere travisati e falsati. “Per questo motivo – scrive nella Prefazione lo storico Francesco Filippi - gli autori ricostruiscono con attenzione il clima di terrore imperante nel cesenate durante l’occupazione nazista e fascista e il confronto sempre acceso tra occupanti e partigiani (Cesena era il luogo ‘più caldo’ della provincia per stessa ammissione delle autorità alleate): le violenze, i
Mario Garattoni: "Regio Ariminensium. Dal Conca al Savio. La storia romana va rivista" - Tipografia Casadei Mario Garattoni, ex-esercente, quasi settantacinquenne, affronta i temi storici come la politica: con irruenza, all’incirca, non temendo il ridicolo, spesso offendendo i suoi oppositori o detrattori (come quando nel 2021 fu condannato per diffamazione nel confronto del Sindaco Claudio Battazza per parole in libertà pesanti pronunciate come cittadino, ma leader leghista di Morciano, nel corso di un Consiglio Comunale dell’aprile 2015). Difficile, se non impossibile, discutere con lui: ha sempre ragione lui. E’ un parìa isolato, sia dagli storici che dalla politica partitica morcianese. Eppure il 7 giugno 1970 fu eletto una prima volta in Consiglio Comunale a Morciano nella lista civica “Torre civica” (raggruppamento di DC-PSI-PSU-PRI-Indipendenti) in quota PRI e divenne il Vice-Sindaco con Marzio Belloni (DC) Sindaco (sino al 3 febbraio 1975 quando si dimise alcuni mesi prima della scadenza del mandato). Tornò in Consiglio il 13 giugno 1999 come rappresentante della Lega Nord (sino al 2004) ed ancora il 16 giugno 2022 con la lista civica “Pro Murcen” (di cui era il candidato Sindaco). Con 194 voti (l’8,28%) in base alla legge elettorale ottenne, oltre alla sua elezione, anche quella di altri 3