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La candidata a sindaca: “Bindi ha disatteso tutti gli impegni, ora uscire dall'immobilismo e tornare al centro della vallata”

“San Leo è come la bella addormentata. Attende l’arrivo di un principe azzurro, o meglio di una principessa”. E’ così che inizia la mia chiacchierata con Elisabetta Vaccari, candidata a Sindaca del Comune di San Leo alle elezioni dell’8-9 giugno prossimo alla guida della lista civica “San Leo Democratica”. Tra il serio e il faceto è comunque chiaro da subito il giudizio assolutamente negativo sull’operato del Sindaco leghista Leonardo Bindi, alla guida della lista civica di centro-destra “San Leo Progetto Comune”. “Vogliamo prendere decisamente le distanze dai metodi e dall’operato degli attuali amministratori di maggioranza che, nonostante gli impegni assunti, hanno disatteso qualsiasi coinvolgimento dei cittadini e dei consiglieri. Noi vogliamo farci interpreti di un diverso stile di Amministrazione, capace di dare risposte concrete e di riavvicinare la politica alla vita reale e quotidiana di tutti, in un rapporto dialogante e trasparente”. San Leo è un piccolo comune di 2.800 abitanti, con un bilancio striminzito, pochi dipendenti, ma sicuramente una delle realtà comunali più importanti dell’alta Valmarecchia, se non altro per la sua storia, la bellezza del suo centro storico con la fortezza, il duomo e la pieve. Il lavoro fatto da ottobre 2023 ad oggi per unire le due precedenti liste d’opposizione

Bilancio, turismo lento e ambiente fra le priorità del sindaco che cerca la riconferma: "Oasi di Montebello deve tornare com'era"

Non è facile prendere atto che nel Comune di Poggio Torriana il centro-sinistra è riuscito a spaccarsi in tre liste. Difficile capire anche il perché. I programmi delle tre liste contengono molti punti in comune, Poggio Torriana nel 2024 festeggia i dieci anni della fusione avvenuta l’1 gennaio 2014 fra i comuni di Poggio Berni e Torriana a seguito di un referendum che ha visto un’ampia maggioranza di cittadini esprimersi per l’unione (oltre l’80% di SÌ) il 13 ottobre 2013. Ne è nato un comune che ha oggi circa 5.200 abitanti, con una grande estensione territoriale (ca. 35 kmq di territorio). Il Sindaco uscente, Ronny Raggini, in carica dal 2019, si ricandida alla guida della lista civica “Uniti a Poggio Torriana”, sostenuta dal PD. Gli si contrappongono Francesca Macchitella con la lista civica “Territorio e identità” (Macchitella è stata in Giunta con Raggini sino all’estate 2022) e Danilo Rinaldi con la lista civica “Volenterosi per Poggio Torriana” (Rinaldi è assessore uscente a Santarcangelo di Romagna con la Sindaca Alice Parma). A queste tre liste si deve aggiungere quella del centro-destra, sostenuta da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, “SiAmo Poggio Torriana” con candidata a Sindaco di Loretta Contucci (già consigliera comunale di minoranza

Aveva 84 anni, era stato ferroviere e grande amante della cultura

Se ne è andato in silenzio domenica 12 maggio, all’età di 84 anni, Giancarlo Rossi. Niente manifesti funebri, niente cerimonia di saluto. Non ha voluto “disturbare” i tanti amici che aveva in Città. Ma la notizia sulla sua morte è pian piano filtrata, un passa parola, tra amici, compagni, dentro e fuori i palazzi delle istituzioni. Negli ultimi anni si era ritirato dall’impegno politico e si vedeva più poco in giro, contrariamente che in passato quando presidiava Piazza Cavour e scambiava con tutti due parole e spesso ti regalava un libro. Nato nel febbraio 1940, alla fine degli anni ’50 fece il servizio militare nel genio ferrovieri per poi diventare ferroviere di professione. Amò la cultura in tutti suoi aspetti, e per lui un libro era un tesoro prezioso. Alla fine degli anni ‘50 partecipò ai corsi privati di sociologia promossi da Adriano Olivetti con Paolo Volponi come insegnante (la prima facoltà universitaria di sociologia nacque a Trento nel 1962). Per decenni militante del Partito Comunista Italiano nel Borgo San Giuliano dove viveva. Al 16° Congresso del PCI riminese (dal 7 all’11 marzo 1990) venne eletto nell’ultimo Comitato Federale prima del cambio del nome in PDS nel 1991. Partecipò fra il 1989 e

Il libro di Paolo Nessuno  "Slego (not Slego)" con i disegni di Massimo Modula

Paolo Nessuno:  "Slego (not Slego)" Disegni di Massimo Modula AIEP Pensieri in libertà, sotto forma di tanti raccontini, tra realtà e fantasia, sulla nascita e l’attività dello Slego, mitico locale della scena rock e new wave degli anni ’80 a Viserba di Rimini. La voce narrante è un componente del gruppo i Goorkies: "Noi siamo una banda di quattro con pantaloni a righe, bretelle, anfibi e basco e ci facciamo chiamare The Goorkies". Un universo parallelo popolato da personaggi mitici e balli sguaiati: “la voglia è una sola, andare allo Slego. I persi là in pista fan tutti la festa, arrivano i Goorkies, facciamo casino!”. Nel corso degli anni ’80 divenne un locale mitico, meta ambita dei più importanti gruppi musicali dell'epoca e di un'intera generazione spesso in crisi di valori. Un locale che non è solo un pezzo di storia della città, ma che ha assunto nel tempo i contorni di un'utopia irripetibile. Una leggenda che sfida i confini della memoria di chi lo ha vissuto e di chi, invece, oggi può solo sentirselo raccontare. L’autore, Paolo Nessuno, è lo pseudonimo di uno scrittore nato sul web nel 2021. Il libro è introdotto da Giovanni Tommaso Garattoni, architetto, grafico, designer e disc jockey, tra

Per chi viola le regole è prevista la prigionia di primo grado

Ufficialmente la campagna elettorale a San Marino per la elezione del nuovo Consiglio Grande e Generale il 9 giugno scatterà da lunedì 20 maggio. Tre settimane ai partiti e ai candidati per far conoscere le loro proposte e chiedere il voto di preferenza. I nomi dei 291 aspiranti consiglieri divisi in otto liste saranno pubblicati da lunedì sul sito elezioni.sm. I posti in Consiglio sono 60, ma nessuna lista è arrivata a presentare tanti candidati. La Segreteria di Stato agli Interni ha intanto anticipato alcuni dati: 52 saranno i candidati del Pdcs e di Libera/Ps; Repubblica Futura 43 candidati; DOMANI Motus Liberi, 42; Alleanza Riformista, 33; Psd, 31; Rete, 20; infine Demos con 18 candidati. Tra le curiosità: 90 candidati sono nati all'estero, 60 dei quali in Italia, mentre gli altri tra Francia, USA, Argentina, Romania, Russia, Cuba e Libano. La Segreteria di Stato agli Interni intanto ha dettato a forze politiche, singoli candidati e organi di informazione alcune indicazioni in materia di propaganda. La campagna elettorale si apre lunedì 20 maggio e terminerà alle 24.00 di venerdì 7 giugno. Prima e dopo il termine di apertura e di chiusura è vietata ogni forma d propaganda, pertanto le comunicazioni dei partiti, dei singoli e degli organi di informazione non devono contenere indicazioni di voto dirette o indirette per le prossime consultazioni. Chi lo fa,

Invece il centrodestra si divide fra Roberto Baschetti che si ripresenta da solo e Fabio Fraternali sostenuto dai partiti

Qualcosa di sinistra. Questo è quello che a Verucchio si è riusciti a fare in questi ultimi mesi in vista delle prossime elezioni amministrative dell’8-9 giugno. A ottobre sono iniziati gli incontri fra le delegazioni della lista “Impegno Civico” guidata dalla Sindaca Stefania Sabba (in carica dal 2014 al 2024) e della lista “Verucchio domani” di Christian Maffei. Entrambe le liste si richiamavano ai valori del centro-sinistra, ma alle elezioni del 2019 si erano divise. La Sindaca Sabba era stata riconfermata con il 38,82% dei voti e 8 consiglieri; Maffei si era fermato al 27,10% e 2 consiglieri. La lista di centro-destra, “Immagina Verucchio”, guidata da Roberto Baschetti prendeva il 34,08% e 2 consiglieri. La ricomposizione delle due liste di centro-sinistra è avvenuta alla fine di febbraio di quest’anno, con l’annuncio della Sindaca Sabba che non si sarebbe ricandidata (nonostante la legge in arrivo che avrebbe consentito a Lei il terzo mandato) e al passo indietro compiuto da Maffei. Si decise di ricominciare da capo, tirando una riga sul recente passato: nome nuovo della lista (“Verucchio futura”), candidata Sindaca è stata indicata Lara Gobbi (negli ultimi cinque anni consigliera comunale della lista “Verucchio domani”). Avvocata civilista, 48 anni, sposata con due figli,

Il candidato a sindaco del centrosinistra disegna il futuro dal Metromare alla “Città dei 15 minuti”

Nell’apertura del Programma di coalizione del centro-sinistra per le votazioni dell’8-9 giugno c’è dichiarato tutto l’orgoglio di coloro che nel tempo hanno contribuito a creare la Santarcangelo che noi oggi conosciamo: sicuramente in questo momento la città più bella, più trendy, più ricercata fra quelle della Provincia di Rimini. “Siamo Santarcangelo perché Santarcangelo è di chi ci vive, di chi ci lavora, di chi viene a passarci una serata o di chi decide di restare per tutta la vita. Siamo Santarcangelo che affonda le radici nella cultura, nei poeti, nella concretezza delle attività economiche e nel radicamento delle famiglie. Santarcangelo che non lascia indietro nessuno e in cui gli ultimi sono i primi nel pensiero della comunità. Santarcangelo delle fiere e delle tradizioni che non vivono di nostalgia del passato ma stanno al passo con i tempi. Delle imprese innovative e della vocazione agricola da rilanciare e valorizzare. Santarcangelo città orgogliosa della propria storia e, allo stesso tempo, finestra sul mondo. Santarcangelo luogo unico della qualità e del buon vivere, da preservare e tramandare ai santarcangiolesi del domani”. Gli abitanti di Santarcangelo di Romagna sono arrivati ad essere 23.000, tanti da farne la terza città della provincia di Rimini. Negli ultimi dieci

Il libro di Peter Joseph Kleckner "La diga sul mare"

Peter Joseph Kleckner "La diga sul mare" La Piazza Un giovane storico, Peter Joseph Kleckner, marchigiano (nonostante quello che il cognome potrebbe indurre a pensare diversamente), allievo di Alberto Malfitano, docente di storia contemporanea dell’Università di Bologna (autore di due volumi sulla storia della diga di Ridracoli: "Il governo dell’acqua. Romagna Acque" – Società delle Fonti dalle origini a oggi (1966-2016) e "Il nuovo corso dell’acqua. Romagna Acque – Società delle Fonti nel terzo millennio" entrambi editi da Il Mulino, il primo nel 2016 e il secondo nel 2020) ha consegnato ai lettori questa ricerca sulla diga del Conca. In realtà non è solo un libro sull’esecuzione di questa opera pubblica, quanto invece la narrazione sulle trasformazioni sociali ed economiche della zona sud del riminese fra gli anni ’60 e ’80. Scrive nella Presentazione Malfitano: “Mancava un quadro di ricostruzione storica su un’area con caratteristiche specifiche: quella del territorio compreso tra Rimini e il confine con le Marche, di fronte all’improvviso imporsi di un’economia turistica che in pochi anni trasformò il volto della società locale (…). A quel punto l’acqua non bastò più. L’edificazione di buona parte della costa, la conversione alla nuova era del turismo di massa, il cambiamento dei costumi sociali

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