Top Stories

Andrea Bocconi: "Il silenzio della pioggia. Omicidi a Santarcangelo di Romagna" -  Rusconi. Non avevo la più pallida idea di chi fosse Andrea Bocconi quando ho visto sui banchi della libreria, a fianco di alcuni altri libri gialli imperniati su Rimini (per tutti Enrico Franceschini “Bassa marea” edito da Rizzoli che ho recensito alcune settimane fa), questo suo libro che recita nel sottotitolo “Omicidi a Santarcangelo di Romagna”. Incuriosito l’ho preso e l’ho letto. Devo confessare che solo dopo averlo letto, ed essere rimasto non poco perplesso, ho fatto un po’ di ricerche in rete. Così ho scoperto che Andrea Bocconi, classe 1948, nato a Firenze e residente da molti anni a Santarcangelo di Romagna, è stato pilota di caccia da guerra. Ha partecipato alla prima guerra del Golfo (fra l’agosto 1990 e il febbraio 1991) e a fine 1991, per questo, è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica. Dopo 30 anni di volo lascia l’Aeronautica e si dedica all’editoria per ragazzi realizzando libri didattici e di svago. Contemporaneamente presta opera di volontariato presso l’Istituto Oncologico Romagnolo in qualità di accompagnatore e assistente dei malati terminali (sino al 2008). Alle elezioni del 6 giugno 2009 viene eletto in Consiglio Comunale con la

"La musica ritrovata. Le opere liriche di Augusto Massari" a cura di Angelo Bonazzoli e Andrea Zepponi - Marsilio. Nel 1982 l’Amministrazione Comunale di San Giovanni in Marignano volle intestare il suo rinato Teatro comunale, piccolo ma storico, al compositore, marignanese di nascita e riminese d’adozione, Augusto Massari (1887-1970), qui nato il 1° giugno 1887. Anche se la famiglia Massari si trasferì a Rimini l’anno successivo, nel 1888. A tutt’oggi, secondo gli Autori, Massari è assente “all’interno della storiografia musicale ufficiale, pur essendo la sua una figura presente e viva nell’immaginario locale legato al territorio nativo di San Giovanni in Marignano e di Rimini”. “Possiamo solo chiederci perché su figure come il marignanese non ci siano state ricerche accurate fino ad oggi, e perché fino ad oggi le sue musiche siano rimaste sepolte negli archivi privati”. Dunque i due giovani curatori del volume, entrambi storici e critici musicali, il sangiovannese Angelo Bonazzoli e il marchigiano Andrea Zepponi, hanno iniziato a ricostruire la biografia di Massari e a curare la stampa, più sotto l’aspetto letterario che musicologico, delle opere liriche ed un ampio catalogo tra musica sacra e strumentale, la maggior parte della quale inedita. Quasi tutte le fonti musicali della produzione operistica sono

Non è mai facile ricostruire biografie di persone che, seppur chiamate a ricoprire ruoli importanti, non hanno avuto l’onore di avere ricordi scritti su giornali e libri. E’ questo anche il caso di Romolo Bianchi che io conosciuto nei primi anni ’70 quando era un funzionario della Federazione comunista riminese. Figure tanto irrise i funzionari, dipinti spesso come dei “travet” della politica. Vorrei ce ne fossero oggi dei politici siffatti, con le loro competenze e capacità di relazionarsi con la gente. Bianchi un contadino prima, un operaio dopo, è stato capace di formarsi e diventare un dirigente politico riconosciuto dagli iscritti del suo partito, dagli elettori misanesi, dai cooperatori di un centinaio di aziende riminesi che lo vollero alla loro guida. Sulla base delle scarne informazioni reperite traccio un breve curriculum vitae di Bianchi (che però credo renda bene l’intensità della sua vita) e ne approfitto, anche grazie al contributo dell’amico Giancarlo Ciaroni, ultimo Presidente di Federcoop Rimini e primo Presidente di Legacoop Romagna nel dicembre 2013, di scrivere alcune brevissime annotazioni sull’organizzazione del movimento cooperativo riminese, quello “rosso”. Anche perché devo dire che, contrariamente a quello “bianco” che ha edito alcuni volumi sulla sua storia (in particolare Elio Pezzi “Probi Pionieri dell’Emilia-Romagna.

Enrico Franceschini: "Bassa marea" - Rizzoli. Non è mai stata così ricca la narrativa gialla italiana come in questi ultimi dieci anni. Titoli e autori di gran pregio hanno occupato i banchi delle librerie italiane e riscosso ampio successo fra il pubblico dei lettori: Andrea Camilleri, Gianrico Carofiglio, Loriano Macchiavelli, Sandrone Dazieri, Antonio Manzini, Francesco Recami, Carlo Lucarelli. E tra i primi Maurizio De Giovanni, fondatore della scuola gialla napoletana. Oggi Napoli è un po’ la capitale del giallo italiano. Capostipite Attilio Veraldi (1925-1999). Ma è De Giovanni (classe 1958), arrivato tardi alla scrittura nel 2005, il vero capofila dei giallisti napoletani di oggi: Stefano Piedimonte, Antonio Menna, Sara Bilotti, Letizia Vicidomini, Diana Lama. Molti protagonisti dei romanzi di questi autori si muovono ed operano nelle città del sud: Napoli, Bari, Vigata. Ma in questo ultimo anno dobbiamo registrare l’uscita di libri con un improvviso proliferare di commissari di Polizia nelle città romagnole, sul mare Adriatico. Ha iniziato il milanese Gino Vignali (ma con madre riminese) con i primi due volumi (“La chiave di tutto” e “Ci vuole orecchio” per i tipi della Solferino) delle avventure del vice questore Costanza Confalonieri Bonnet a Rimini. A ruota il fiorentino Andrea Bocconi (ma da tempo

"B-Archive. Le opere donate all’Archivio della Biennale Disegno Rimini" A cura di Alessandra Bigi Iotti, Franco Pozzi - NFC Le ricadute sui patrimoni artistici pubblici dopo grandi eventi si auspicano sempre importanti. E così è accaduto anche dopo le tre edizioni della Biennale del Disegno svoltesi nel 2014, nel 2016 e nel 2018 a Rimini. Sono oltre cento i disegni di artisti contemporanei, provenienti da tutta Italia e partecipanti ad una delle edizioni della Biennale, donati. E questi sono state esposti al Museo della Città nel corso estate (dal 27 luglio al 15 settembre) in una mostra curata da Alessandra Bigi Iotti e Franco Pozzi, che sono anche i curatori di questo catalogo/inventario. Queste opere costituiscono il primo nucleo della collezione di disegni dell’Archivio Biennale Disegno che, con il prosieguo delle attività, ci si augura che possa crescere nei prossimi anni. “La nascente collezione di disegni è stata organizzata in un Archivio Biennale Disegno che comprende, oltre alle opere d’arte donate, anche una fototeca e una biblioteca, arricchita non solo dai numerosi cataloghi prodotti nel corso delle tre edizioni della Biennale, ma anche dai cataloghi donati dagli artisti stessi insieme alle opere. L’obiettivo è quello di creare, in parallelo alla raccolta di disegni,

In previsione dell’atto finale di cessione del parco tematico “Italia in Miniatura”, entro la fine dell’anno, al Gruppo Costa Edutainment (che già detiene dal marzo 2014 un affitto d’azienda del parco con opzione d’acquisto) i fratelli Rambaldi (Paolo nato nel 1953, Silvia nata nel 1959, le gemelle Ivana e Lisa nate nel 1975), eredi della proprietà del parco, hanno donato alla Biblioteca Comunale “Battarra” di Coriano i libri del padre Ivo Rambaldi (1920-1993) (circa 1.400 preziosi volumi di arte, architettura, storia finora conservati presso il Parco) e all’Archivio Fotografico della Biblioteca Gambalunga di Rimini alcune migliaia di fotografie che raccontano la costruzione, step by step, dell’”Italia in MiniatModifiModifiura” a Viserba fra la fine degli anni ’60 e la fine degli anni ’70. La storia di Ivo Rambaldi, intraprendente artigianato ravennate, e la nascita di “Italia in Miniatura” è già stata più volte raccontata sui giornali ed, in parte, anche sull’attuale sito del Parco. Ma in occasione di queste donazioni abbiamo chiesto a Paolo Rambaldi, amministratore unico della SEPAR spa (la società di famiglia), di ripercorrere con noi, anche attraverso una serie di aneddoti, la storia del padre e della nascita del parco. Del resto chi meglio di Lui può raccontare questa

Marco Sassi: "Amilcare Cipriani il rivoluzionario" - Bookstones. Nel 2018 ricorreva il centenario della morte, a Parigi, di Amilcare Cipriani (1843-1918), “l’eroe più popolare della Romagna, forse il più popolare dell’’altra Italia’ in tutto il Paese”. Ma questo centenario, come ricorda Marco Sassi, “è stato poco ricordato”. Né in Francia né in Romagna, con l’eccezione della gloriosa rivista romagnola “La Piè”, fondata giusto un secolo fa dal repubblicano Aldo Spallicci. Cipriani, nato ad Anzio, visse fin dall’adolescenza a Rimini. Partecipò giovanissimo alle lotte risorgimentali e disertò dall’esercito regolare per unirsi a Garibaldi. Fu dal marzo al maggio 1871, con i gradi di colonnello, tra i protagonisti della Comune di Parigi e per questo, una volta sconfitta, mandato ai lavori forzati per otto anni nella colonia francese in Nuova Caledonia, nel Pacifico a 1.500 chilometri a est dell’Australia. Vicino agli ambienti mazziniani, aderì in seguito alle idee anarchiche e al socialismo. Esule in diversi stati europei, partecipò anche a tre rivoluzioni in Grecia e a numerose azioni di lotta e di protesta, in Egitto, in Inghilterra, in Italia, in Francia. La sua vita fu perennemente segnata da condanne e accuse da parte della polizia per la sua attività considerata sovversiva e passò buona parte della

Fosco Rocchetta: "Camillo Manfroni. Eminente storico della Marina Italiana. Camillo Manfroni e Riccione" - La Piazza. E’ difficile decidere se nella valutazione di una biografia importante come quella del senatore del Regno Camillo Manfroni (Cuneo 1863-Roma 1935) debba prevalere il giudizio sui suoi orientamenti politici o quello sul suo lavoro di grande storico. Manfroni si laureò in Storia moderna all’Università “La Sapienza” di Roma nel 1884. Insegnò italiano e storia dal 1886 al 1896 all’Accademia Navale di Livorno. Fu in questi anni che nacque il suo interesse per la storia navale, grazie anche alla frequentazione e al rapporto d’amicizia con l’ammiraglio Paolo Emilio Thaon di Revel (1859-1948), aiutante di campo di re Vittorio Emanuele III, che ricevette il titolo di "Duca del mare" nel 1924 e l'altissimo grado di grande ammiraglio, caso unico nella storia della Marina italiana. Thaon di Revel fu senatore del Regno dal 1917, Ministro della Marina nel primo governo Mussolini nel 1922 e presidente del Senato dopo la sua caduta nel 1943-1944. Manfroni successivamente tenne la cattedra di storia moderna a Genova, Padova e Roma, e in quest'ultima città tenne anche quella di storia e politica coloniale. Autore di innumerevoli saggi, articoli e monografie dedicati alla storia della Marina (Rocchetta ne elenca al termine del suo volume

/