Un Capodanno sotto le luci dell'Aurora potrebbe rappresentare un evento straordinario più unico che raro. In un periodo di intensa attività solare, come quello previsto dallo Space Weather Prediction Center della NOAA, ci potrebbe essere l'opportunità, più unica che rara, di avvistare l'aurora boreale tra il 31 dicembre 2024 e l'1 gennaio 2025 anche in Italia. Di fatto, una tempesta geomagnetica 8n questo periodo dell'anno potrebbe rendere visibili queste meraviglie celesti a latitudini inusualmente meridionali. Le aurore boreali e Sar si verificano quando particelle cariche provenienti dal Sole interagiscono con la magnetosfera terrestre. Questo processo crea una danza di colori nel cielo notturno, solitamente visibili nelle regioni polari ma occasionalmente anche a latitudini inferiori quando l'attività solare possa risultare particolarmente intensa. Le aree geografiche italiane, dove grazie alla loro posizione e al basso inquinamento luminoso offrirebbero le migliori opportunità di avvistamento, includono le Alpi, la Val d'Aosta, il Trentino-Alto Adige, il Friuli Venezia Giulia, ma anche l'Emilia-Romagna non sarebbe da meno. Per chi desiderasse tentarne l'osservazione, è consigliabile cercare zone elevate e lontane da fonti di luci urbane: sopratutto in presenza di foschie anche prodotte dai botti di fine anno o ancor peggio da addensamenti che potrebbero ridurne la visibilità. Le notti più
Resiste l'alta pressione che assieme al tempo stabile e asciutto ci accompagneranno fino al primo giorno dell'anno. Il sole, però, non sempre sarà il protagonista assoluto di questo fine 2024, perché tenderà ad aumentare della nuvolosità bassa tra la notte di mercoledì 31 e il primo giorno dell'anno a cui molto probabilmente si aggiungerà il fastidio delle nebbie anche fitte sulle pianure. Le temperature sono attese in lieve calo, soprattutto nei valori massimi, attestandosi attorno alle medie del periodo: minime comprese tra 0 e 3 gradi e massime comprese tra 6 e 9 gradi. Il periodo immediatamente successivo verremo raggiunti dalla prima perturbazione del 2025 in arrivo dall'Europa centrale che apporterà umide correnti temperate debolmente instabili. La ventilazione tornerà a rinforzare da occidente e i cieli a coprirsi. Piogge deboli vengono previste dapprima sui crinali giovedì 3 poi più diffuse anche in pianura venerdì 4. Nevicate sparse attese a quote medie perlopiù concentrate sull'Appennino emilano. Sulla base degli ultimi aggiornamenti nel pomeriggio di sabato 5 la perturbazione dovrebbe transitare sulle regioni centrali, per cui saranno possibili ancora delle precipitazioni su Romagna ed Emilia orientale durante il fine settimana. Temperature minime in rialzo su tutta la regione, massime quasi stazionarie e in rialzo
Tutto bianco l'Appennino riminese sopra i 250-300 metri. Come previsto, una bufera di neve ha spazzato la Romagna sud-orientale per tutta la notte. Pioggia anche gelata solo sulla costa, mentre sul resto del territori sono caduti i fiocchi, con accumuli fra i 5 e i 10 centimentri. Temperature in picchiata e vento fino a 70 km/h. Nevicate che, come previsto nelle prime ore di questa mattina hanno interessato le province di Forlì-Cesena e Rimini fino a quote molto basse, con fenomeni più consistenti al di sopra dei 3-400 metri. Ora la perturbazione sta già abbandonando la Bassa Romagna spostandosi verso Sud tra Marche e Abruzzo. Nelle prossime ore i fenomeni vengono previsti in esaurimento con ventilazione in attenuazione e tendenza ad ampie schiarite nel pomeriggio. Vigilia di Natale con sereno o poco nuvoloso. Temperature in generale lieve aumento con minime comprese tra -1 e 3 gradi nei centri urbani, leggermente inferiori nelle aree di aperta campagna; massime tra 8 e 10 gradi. Venti deboli, a tratti moderati dai quadranti occidentali con rinforzi da nord sui rilievi, in particolare del settore occidentale. Mare mosso o molto mosso La viabilità abbastanza regolare senza particolare criticità. Tuttavia non manca il lavoro per i vigili del fuoco che, soprattutto per mettere
Veloce peggioramento tra tardo pomeriggio e prima serata di oggi, con piogge fino a quote alte. Fenomeni concentrati sul Crinale Appenninico, specie centro orientale, con sconfinamento sulle pianure/colline della Romagna centro meridionale. Attenzione poi nella notte in arrivo, aria piu fredda che giungerà questa notte e nella mattina di domani, fino a -4°C a 850hpa, potranno portare altri fenomeni appunto tra notte e mattina di Lunedì 23. Rovesci in entrata dal mare su coste Romagnole e Romagna centro meridionale. Quota neve prossima alla pedecollinare (100 -300 metri) con possibili episodi di neve tonda o graupel fino in costa e pianura. Saranno comunque fenomeni veloci e locali. Nella prima e terza immagine gli accumuli totali previsti da Arome e Icon D2 (Meteociel.fr) I maggiori accumuli nevosi li avremo sull'Appennino Riminese e Cesenate, in primis il comprensorio del Monte Carpegna fra le province di Rimini e Pesaro-Urbino dove oltre i 1000/1200metri non si escludono punte superiori ai 15cm di neve fresca, a seguire il comprensorio del Monte Fumaiolo in provincia di Forlì-Cesena con 10cm di neve probabili in vetta. Intanto Protezione Civile e ARPAE hanno diramato un'Allerta Meteo che riguarda solo l'Emilia. E' Allerta ARANCIONE per vento sulle quote più alte delle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, memtre è
Come previsto si avvicinano altre (deboli) perturbazioni per la nostra regione ma si alzano le probabilità, anche per le festività natalizie, di avere delle occasionali spruzzate di neve fino a bassa quota, soprattutto lungo il versante Adriatico: aree orientali, zone interne costiere delle province meridionali tra i pomeriggi e le serate. Intanto la Protezione Civile dell'Emilia-Romagna e ARPAE hanno diramato un'Allerta meteo Valida dalle 00:00 del 22 dicembre fino alla stessa ora del 23 dicembre: è Allerta ARANCIONE per vento nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì-Cesena, Rimini. E' poi Allerta GIALLA per piene dei fiumi nelle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna; per vento nelle province di Piacenza, Parma, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini. Spiega il bollettino: "Per la giornata di domenica 22 dicembre il veloce transito di una perturbazione causerà nel corso della giornata venti forti da sud-ovest fino a valori di burrasca moderata (62-74 Km/h) con raffiche di intensità superiore lungo i rilievi e sulla fascia pedecollinare romagnola. Sulle aree di crinale appenninico centro-orientale la ventilazione potrà temporaneamente raggiungere valori di burrasca forte (75-88 Km/h). Sono inoltre previste precipitazioni deboli e sparse, localmente a carattere di pioggia mista a neve fino a quote basse dal pomeriggio. Non si escludono occasionali fenomeni franosi
La veloce quanto intensa perturbazione, che già in queste ore sta interessando la nostra regione, è stata ufficialmente denominata Tempesta Dionisio dal servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare italiana, in virtù delle sue particolari caratteristiche e dei fenomeni idro-meteorologici cagionati sul territorio nazionale. Ma il compito di questo vortice ciclonico non è solo quello di portare brutto tempo venerdì. ma sarà quello di rimescolare un po’ le carte dell’atmosfera nei giorni a seguire. Perché sebbene sabato la depressione avrà intrapreso già la direzione per la Grecia, alle sue spalle, complice un flusso atlantico più dinamico, si aprirà la strada per una nuova perturbazione. Nel mirino avrà sopratutto le regioni centro-meridionali, per cui la maggior parte della Pianura Padana potrebbe venir saltata: con pochi effetti perlopiù concentrati tra domenica notte e le prime ore di lunedì sulla Bassa Romagna. Questo sesto sistema perturbato del mese, lunedì 23, scivolerà verso il Centro-Sud attivando una nuova ventilazione sostenuta, con piogge e nevicate che nel breve lasso di tempo potrebbero imbiancare le località dell’entroterra del cesenate e del riminese fino a quote di 500-600 metri. In questo contesto, e secondo le attuali proiezioni a disposizione, si profilerebbero delle festività natalizie in compagnia di correnti ben più fredde
L’alta pressione ancora ben salda sulla nostra Penisola manterrà tempo stabile e soleggiato almeno fino a mercoledì 18, con temperature che potranno superare i 15 gradi durante il giorno sopratutto in montagna. Questo per mezzo di una massa d’aria mite che farà sentire i suoi massimi effetti in quota spingendo lo zero termico con facilità intorno a 3000 metri. Discorso diverso sotto i 200 metri dove, d’altra parte, una forte inversione termica darà vita a stratificazioni dense, foschie e nebbie in particolare dopo il calar del sole e nelle prime ore del mattino su molte valli interne del Nord, sulla Val Padana centro-orientale e sull’Alto Adriatico: con clima freddo per gran parte del giorno su queste ultime aree. Se nei giorni di questa settimana appena iniziata la situazione meteo rimarrà nel complesso tranquilla, altrettanto non si potrà dire della sua seconda parte, poiché, da giovedì 19, una nuova perturbazione si farà strada portando un marcato peggioramento del tempo e un ritorno a condizioni decisamente più invernali. I primi sintomi di un indebolimento dell’anticiclone, non solo in Emilia-Romagna, li avvertiremo già da mercoledì attraverso della nuvolosità innocua ma più diffusa. Le piogge faranno capolino non prima di giovedì pomeriggio sulla nostra regione,
E’ arrivata un nuova perturbazione che nelle prossime ore attraverserà l’Italia portando diffuso maltempo sopratutto al Centro-Sud con piogge sparse o pioviggini e qualche nevicata tra venerdì 13 e sabato 14 anche in Emilia-Romagna. Nel frattempo le temperature continueranno ad oscillare attorno ai valori tipici di dicembre con un clima pienamente invernale: facendoci avvertire un po’ di freddo anche accompagnato dal rischio di nebbie specie nelle ore più fredde della giornata e dal rischio di gelate estese sulle pianure tra domenica 15 e lunedì 16, quando a tornare protagonista sarà il bel tempo. Venerdì 13, cielo da molto nuvoloso a coperto su tutta la regione con banchi di nebbia anche fitti sulla pianura emiliana. Piogge deboli che si estenderanno nel corso del pomeriggio su gran parte del territorio regionale con quota neve in serata in abbassamento fino agli 800 metri sui rilievi centro-occidentali e fino a 1100-1200 su quelli orientali. Sabato 14, iniziali condizioni di cielo molto nuvoloso con tendenza ad ampie schiarite durante la mattinata, ma con un nuovo aumento della nuvolosità in serata associato a deboli piogge sparse tra forlivese e riminese. Domenica 15, nuvolosità residua tra notte e primo mattino sulla Romagna mentre sul resto della regione avremo cieli in