Home___primopianoAzione: “L’accordo sull’ex questura prepara un inferno per i cittadini della zona”

Stefano Casadei segretario provinciale di Azione ritiene l'accordo raggiunto è un "pastrocchio riminese"


Azione: “L’accordo sull’ex questura prepara un inferno per i cittadini della zona”


27 Giugno 2024 / Redazione

Stefano Casadei segretario provinciale di Azione Rimini interviene in modo critico sull’accordo tra Comune di Rimini e società ASI Immobiliare proprietaria dell’ area dove sorge l’ex questura mai usata. Per Casadei l’incoerenza dell’amministrazione comunale è totale. Per dimostrarla ricapitola le dichiarazioni fatte sin dal giorno dopo l’assegnazione all’asta del terreno e del fabbricato per 14,5 milioni di euro:
  • 1) “Non pensate perchè avete speso 14,5 milioni che vi faremo fare costruzioni per ammortizzare la spesa sostenuta, perchè tutto è condizionato al nuovo P.U.G. che deve avere una visione di pianificazione generale, quindi dovete aspettare
  • 2) Dopo pochi mesi si raggiunge l’accordo senza aspettare una pianificazione generale
  • 3) Il sindaco ha sostenuto che la mobilità della zona non poteva sopportare utenza di un supermercato se ora aggiungiamo pure oltre un centinaio di appartamenti, uno stadio da 12.000 posti ed un sistema commerciale allo stadio di 20.000 mq ,dire che si sta programmando l’inferno per i residenti è ancora dire poco
  • 4) Considerata la strada di collegamento con la via Ugo Bassi, gli standard dei parcheggi necessari a queste due infrastrutture, gli assurdi appartamenti dell’Acer posizionati lì, il famoso verde diffuso sbandierato dal primo cittadino rischia di diventare in sostanza più o meno un’aiuola.

Per l’esponente di Azione l’accordo raggiunto è un “pastrocchio riminese”

La nota completa

“La Vergogna non fa diventare “Rossa” neanche questa amministrazione che si definisce di sinistra.
Chiedere scusa ai cittadini sarebbe il minimo da parte della politica che governa la città di Rimini per le tante dichiarazioni/bugie che quotidianamente comunicano.
Prendiamo l’ultima sconfessione pubblicata, l’argomento è la situazione dell’area ex Questura ora acquistata da ASI.
Un’area che è stata oggetto oltre 20 anni fa di un piano integrato autorizzato dall’allora amministrazione guidata dal sindaco Chicchi, semplificando, al privato possessore dell’area con destinazione agricola si concedeva in cambio della realizzazione di un immobile per uso Questura la possibilità di costruire un complesso con condomini residenziali e un centro commerciale.
Come ormai quasi tutti i Riminesi sanno, l’immobile per la Questura si è costruito, ma per varie incompatibilità contrattuali tra il costruttore e il Ministero di riferimento , è nato un contenzioso che non ha più permesso di utilizzare tale immobile con conseguente fallimento .
Nel frattempo ,parallelamente a questo contenzioso, ne nasceva un altro, tra la proprietà del complesso immobiliare e il Comune di Rimini,conclusosi con una determinazione del Comune nel periodo dell’Amministrazione del Sindaco Ravaioli ,con cui si formalizzava con un Atto Tombale l’inedificabilità per la parte commerciale e residenziale perchè questa era subordinata alla concretizzazione del piano integrato che aveva come punto qualificante e determinante la Questura e quindi il suo utilizzo con lo spostamento delle forze dell’ordine in tale complesso.
Poichè ciò non si è avverato tutta l’area veniva ad essere priva del diritto edificatorio e quindi doveva essere nuovamente pianificata perchè era come se fosse tornata agricola ( per semplificare per chi non è avvezzo all’urbanistica ) .
Questo avrebbe dovuto portare alla demolizione del fabbricato ex Questura perchè la sua finalità costruttiva non aveva più titolo.
Negli anni i curatori nominati dal tribunale hanno cercato di condurre trattative con l’amministrazione per avere un possibile recupero edificatorio.
Tutti i tentativi sono stati respinti al mittente motivando che l’area non poteva pretendere nessuna edificazione perchè tutto era decaduto.
Dopo anni e vari tentativi andati deserti per vendere all’asta il complesso ex Questura e terreno adiacente, si è giunti a ribassare il valore portandolo a 1,5 milioni di euro.
Da questo momento chissa perché e chissà per come c’è stata una corsa per aggiudicarsi il lotto.
In un primo momento, poi annullato, la Conad per 4,5 milioni di euro. In un secondo momento si è aggiudicato il lotto la Soc. Asi per 14,5 milioni di euro rilanciando l’offerta che anche la Conad aveva rifatto per un importo pari a 14 milioni di euro. Cosa è accaduto che ha fatto lievitare la partecipazione e il prezzo??? Ricordiamoci che a quella data l’inedificazione dell’area non dava motivo d’interesse.
Ora passiamo al fatto che ponevo all’inizio , le giravolte che vengono sbuggerate, le dichiarazioni di assessori e dei Sindaci sia del periodo di Gnassi che ora di Jamil :
1) Dopo l’acquisto di ASI, la parola d’ordine suonava più o meno così :”Non pensate perchè avete speso 14,5 milioni che vi faremo fare costruzioni per ammortizzare la spesa sostenuta, perchè tutto è condizionato al nuovo P.U.G. che deve avere una visione di pianificazione generale, quindi dovete aspettare ( 2028 !!!???)” .
“Tutto chiaro compagni amministratori?Perchè contro la cementificazione si è fatta una bandiera elettorale!!!!! !!! Lì non si costruisce, punto”.
Adesso la bomba…contrordine compagni amministratori li si può costruire, repentina inversione a U!!!. Cosa sarà successo??
Ora c’è l’accordo per costruire, stando ai numeri pubblicati circa mq. 1500+3500 di commerciale e mq. 8.500 di residenziale ,così si supera abbondantemente il valore di acquisto, in ragione del fatto che la sola area residenziale viene valutata attorno ai 10 milioni di euro e il supermercato circa la meta, per un totale circa 15 milioni di euro.
Neanche una parola viene spesa per indicare l’interesse pubblico , cosa ci guadagna la collettività???
Si parla solo di rigenerazione di un manufatto già decretato dalla giunta Ravaioli “fuori norma” oltre 14 anni fa , questo fa molto… ma molto pensare!!
2) Passando agli aspetti tecnici , il sindaco affermava sin dall’inizio che la mobilità della zona non poteva sopportare l’ utenza di un supermercato se ora aggiungiamo pure oltre un centinaio di appartamenti, uno stadio da 12.000 posti ed un sistema commerciale allo stadio di 20.000 mq ,dire che si sta programmando l’inferno per i residenti è ancora dire poco.
3) Considerata la strada di collegamento con la via Ugo Bassi, gli standard dei parcheggi necessari a queste due infrastrutture, gli assurdi appartamenti dell’Acer posizionati lì, il famoso verde diffuso sbandierato dal primo cittadino rischia di diventare in sostanza più o meno un’aiuola.
Aggiungiamo anche i parcheggi per lo stadio comunale per migliaia di posti auto e la vivibilità si complicherà in modo esponenziale.
Fatte queste considerazioni credo che questo accordo sia la dimostrazione del solito pastrocchio riminese causata da una Amministrazione “Pinocchio”dove l’impossibile diventa possibile ….basta raccontare tutto e il contrario di tutto… poi ci si lamenta della credibilità della politica che è in discesa e delle persone che non vanno più a votare . Vedere questa tragica commedia non basta per capirlo???”
Stefano Casadei segretario provinciale di Azione Rimini
Foto di copertina   d’archivio