Balneari in assemblea a Rimini: “Brutta legge, il governo ha sbagliato”
10 Ottobre 2024 / Redazione
“I balneari devono ringraziarci” aveva detto ieri a Rimini il ministro del Turismo Daniela Santanché nel tagliare il nastro del TTG. Tuttavia di “grazie” se ne sono sentiti pochi nell’assemblea degli imprenditori balneari organizzata da SIB/Confcommercio, FIBA/Confesercenti e OASI/Italia: “Una brutta legge che danneggia gli attuali operatori e rischia di distruggere la balneazione attrezzata italiana che costituisce un patrimonio del Paese – hanno sentenziato le associazioni – Una legge che colpisce non solo i balneari ma l’intero comparto sul mare: la parte più preziosa del turismo italiano”.
All’assemblea è intervenuto anche l’onorevole Piero De Luca, capogruppo del PD nella Commissione affari europei della Camera dei Deputati, dopo i saluti dell’assessore al demanio del Comune di Rimini, Roberta Frisoni.
“Abbiamo inviato ai parlamentari di ogni schieramento politico un insieme di emendamenti per correggere profondamente il decreto legge varato dal governo” precisano comunque gli organizzatori. E puntano il dito: “Lo stesso ha sbagliato a non aver coinvolto, nella stesura della nuova disciplina non solo la categoria interessata, ma neppure le Regioni e i Comuni. Così come ha sbagliato ad aver impugnato la legge Toscana che cerca di garantire un indennizzo più giusto ai concessionari che dovessero perdere la concessione. Ci auguriamo che il Parlamento li recepisca”.
E i balneari promettoni: “Metteremo in essere qualsiasi iniziativa sindacale e giudiziaria che sarà necessaria per salvaguardare il lavoro e il frutto del lavoro dei balneari italiani”.
All’assemblea non c’era il senatore riminese del Movimento 5 Stelle Marco Croatti, che però fa sentire ugualmente la sua voce: “Al TTG di Rimini, la fiera internazionale del turismo, è andata in scena l’ennesima puntata della patetica sceneggiata del governo e delle forze di maggioranza che ancora una volta, come dischi rotti, tornano a farneticare di uscita dei balneari italiani dalla direttiva Bolkestein e rivendicano con orgoglio di essere affaristi, faccendieri, difensori di caste e lobbisti. Sempre al fianco degli interessi di pochi e mai di quelli della comunità. In questo senso la Bolkestein si macchia di un vizio inaccettabile per i lobbisti della destra: chiede trasparenza, concorrenza, maggiori diritti per tutti e non solo per alcuni privilegiati. Perché il tema delle concessioni non riguarda solo gli attuali concessionari ma anche i cittadini, le associazioni ambientaliste, i comuni, l’intero sistema economico delle località balneari. Tutti interlocutori che Lega, FI e FDI hanno sempre escluso dal confronto sulla riforma. Anche gli attuali concessionari però hanno capito che la propaganda dell’esecutivo Meloni è soltanto il tentativo maldestro di mascherare incapacità e anni di promesse mancate”.
“Dal palco del TTG avremmo voluto ascoltare membri del governo condividere la nostra posizione, ossia che la Bolkestein è l’opportunità di costruire un nuovo futuro per il comparto con maggiori diritti per i cittadini, maggiore certezza per i concessionari e l’occasione di sbloccare investimenti fondamentali per rendere più sostenibili, innovative, competitive le nostre spiagge e quindi più forte la nostra offerta turistica; e invece abbiamo ascoltato la solita inaccettabile sceneggiata”, ribadisce Marco Croatti.