HomePoliticaBalneari, SIB Confcommercio nega l’evidenza: “Mattarella non parla di noi”

Però il Presidente della Repubblica nella sua lettera richiama quella precedente che evidenziava proprio i contrasti delle concessioni demaniali italiane con il diritto europeo


Balneari, SIB Confcommercio nega l’evidenza: “Mattarella non parla di noi”


2 Gennaio 2024 / Redazione

Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio, afferma: “L’odierna lettera odierna del Presidente della Repubblica, che riguarda la legge sulla concorrenza nr. 214 del 30 dicembre 2023, non contiene alcuna disposizione sulle concessioni balneari, bensì quelle degli ambulanti (art.11)”. Peccato che nell’odierna lettera sia lo stesso Sergio Mattarella a spiegare che le preplessità espresse sugli ambulanti siano «analoghe» a quelle relative alle concessioni demaniali marittime, ricorda il presidente, «oggetto di una mia precedente lettera del 24 febbraio 2023, ove evidenziavo i profili di contrasto di quella disciplina con il diritto europeo e, quindi, con il dettato costituzionale».

Ma Capacchione fa finta di non vedere lo scomodo passaggio presidenziale e prosegue: “E’ opportuno, poi chiarire che le proroghe delle concessioni balneari, decise dai Comuni e dalle Autorità di sistema Portuale, non avvengono sulla base di questa legge appena promulgata e neppure per le disposizioni contenute nella legge 14/2023 Milleproroghe (promulgata con analoga lettera di accompagnamento del Presidente della Repubblica). La proroga delle concessioni balneari viene disposta dagli Enti concedenti sulla base della legge nr. 118 del 5 agosto 2022 (art. 3 comma 3) emanata dal Governo Draghi e promulgata, senza alcun rilievo, dal Presidente Sergio Mattarella. Legge che, del resto, non è stata oggetto di alcuna contestazione da parte della Commissione europea”: salvo che il 16 novembre 2023 il governo ialiao si è vosto recapitare una missiva dal ttolo “Concessioni balneari in Italia/Violazione della Direttiva e dei Trattati in funzione dell’Ue” con gli atti relativi alla procedure di infrazione aperta.

Ma il presidente del SIB Confcommercio non se ne cura affatto e conclude: “In definitiva, per qualcuno ogni pretesto è utile pur di attaccare gli imprenditori balneari, persino calpestando la verità e la realtà. È comunque urgente un intervento legislativo che dia certezza agli operatori in conformità al diritto europeo. A tal proposito si sottolinea che il presupposto per la corretta applicazione della Bolkestein è costituito dell’accertamento della “scarsità della risorsa”, come chiarito dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea da ultimo con la sentenza del 20 aprile scorso. Accertamento che il Governo è impegnato ad effettuare”.