Internet, smartphone, servizi digitali: spesso gli anziani si trovano in difficoltà nell’utilizzo dei nuovi strumenti e questo ha indubbiamente una ricaduta sulla loro possibilità di fruire appieno dei propri diritti.
A denunciarlo l’associazione Ada Rimini, che ha appena inaugurato un nuovo sportello di supporto digitale a Bellaria, presso gli uffici dell’Urp in piazza del Popolo. Un volontario sarà presente tutti i mercoledì dalle 9 alle 12 su appuntamento chiamando il 329 6844333, per accompagnare gratuitamente l’anziano nell’attivazione dello Spid, del fascicolo sanitario, della firma digitale… per citare alcuni bisogni registrati.
L’associazione è attiva anche a Rimini, dal lunedì al venerdì nei locali della Uil in via Flaminia 82/a previo appuntamento telefonico al 329 6844333. Mentre a Riccione lo sportello è ospitato in Via Empoli 31 il lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 8,30 alle 12,30. Anche in questo caso per accedere al servizio, gratuito, è necessario prendere appuntamento chiamando il numero sopra indicato.
“Ci ha spinto la consapevolezza del problema – spiega Mauro Aluigi, presidente di Ada Rimini –. Si parla di lotta alle discriminazioni, si parla di inclusività, si parla dei diritti delle minoranze ma difficilmente si sente parlare delle persone che sono escluse dal poter esercitare i propri diritti in quanto condizionati dal mancato possesso di dispositivi elettronici e dal fatto che non sanno o non possono utilizzarli. Oggi per essere un cittadino integrato occorre obbligatoriamente avere l’accesso a internet, uno smartphone o un tablet ed essere in grado di relazionarsi attraverso di questi con le pubbliche amministrazioni o i grandi portali dei servizi. Quindi di fatto ci sono cittadini di serie “b” costretti spesso a relazionarsi con numeri verdi, ascoltando voci registrate, in un labirinto burocratico a volte inestricabile”
Una distanza che l’associazione cerca di colmare facendo anche un appello ai giovani, spesso più abili nell’uso delle nuove tecnologie, per un’attività di volontariato.
“Io me la cavo ma, rispetto a me, i miei figli vanno a 100 all’ora con questi strumenti. Sarebbe bello che ragazzi e ragazze si avvicinassero all’associazione, anche perché si tratta di un’ottima occasione per entrare in contatto con i nostri anziani e facilitare lo scambio generazionale. Allo sportello l’anziano si racconta, ripercorre la propria storia, arricchendoci di aneddoti che fanno parte della memoria del nostro territorio. Un patrimonio orale che deve essere tramandato e divulgato, a cui i giovani hanno il diritto di poter attingere nella ricostruzione della propria identità culturale”.
Per prendere contatto con l’associazione: tel. 329 6844333 – adarimini.odv@gmail.com