Si è concluso il tradizionale saluto di fine anno, momento nel quale il Sindaco Filippo Giorgetti, affiancato dalla Giunta comunale, ha incontrato personalmente i cittadini e le varie rappresentanze associative ed economiche di Bellaria Igea Marina, per lo scambio di auguri e per un brindisi.
Questo il discorso integrale pronunciato dal primo cittadino, al cospetto della platea che ha raggiunto, la Sala del Consiglio Comunale di piazza del Popolo:
“Avvicinarsi alla fine del 2023 significa inaugurare quello che sarà l’ultimo semestre della Giunta comunale eletta nel 2019. Un momento che si presta a un bilancio, al doveroso atto di riavvolgere il nastro su un quinquennio ricco di stimoli, sfide, emozioni.
Pensare a questi anni, ma in fondo anche circoscrivere la riflessione al qui ed ora, significa prendere coscienza di come abbiamo vissuto e viviamo un tempo in cui, nel solo triennio 2020-2023, si sono verificate condizioni straordinarie della storia contemporanea: la pandemia prima, dimenticata dai tempi della “spagnola” oltre un secolo fa, i drammatici, nuovi focolai di guerra che nel cuore dell’Europa parevano impossibili dopo la guerra dei balcani negli anni Novanta, poi la crisi energetica in gran parte ad essi legata, mai più verificatasi dall’austerity di metà anni Settanta ed infine l’aggrasvarsi di fenomeini metereologici di entità bicentenaria. Tutto questo ha spinto il nostro Paese a confrontarsi con dinamiche politiche e socio economiche che sembravano relegate ai libri di storia, o comunque a un passato che ha fatto irruzione nel presente in maniera inaspettata. Pensiamo al tema dell’inflazione, dimenticata dagli anni Ottanta e tornato di estrema attualità nell’agenda politica nazionale e locale .
Essere sindaco in questo momento storico è stata un’esperienza unica e inedita. Una corsa a ostacoli la cui prima barriera ci riporta alla drammaticità di quei momenti del 2020 in cui l’Italia si è scontrata col divampare dei contagi. Ma è stato proprio in quei momenti che si è rivelata la forza della comunità di Bellaria Igea Marina per lo spaccato che, nelle difficoltà, ha saputo offrire: in termini di solidarietà, coesione e umanità. Forse una delle prove di maturità più importanti che la città abbia affrontato nella sua giovane storia di comune autonomo. Proprio nel momento più duro della pandemia, questi valori sono stati fondamentali, per la coesione e la tenuta, sociale e in tanti casi anche psicologica, della nostra comunità. Per questo, ritengo meritino nuovamente una menzione per quanto fatto in quel momento la nostra Protezione Civile, Croce Blu, l’Associazione Nazionale Carabinieri, Accademia Kronos, realtà quali Avis, Aido e Avulls, il mondo dell’associazionismo sportivo e culturale tutto, la nostra Polizia Municipale e il corpo dipendente del Comune di Bellaria Igea Marina.
Questo passaggio mi permette di soffermarmi su uno dei temi che maggiormente mi rendono orgoglioso del lavoro fatto in questi anni insieme alla Giunta che ho l’onore di guidare, ossia quello che ha interessato la macchina comunale. Il Comune di Bellaria Igea Marina si presenta alle soglie del 2024 con un saldo positivo in termini di dipendenti rispetto all’assetto organico del 2019: un ente in cui oggi si lavora in un clima positivo e collaborativo, rinnovato anche grazie all’ingresso di tanti giovani di grande spessore umano e professionale, accompagnati da colleghi esperti ed appassionati del proprio lavoro. Un Comune che, da un lato, ha visto rinnovare il proprio appeal quale luogo di lavoro – commisurabile con le richieste di trasferimento in entrata da parte del personale di altri enti – ; dall’altro, ha accresciuto e consolidato dinamiche interne virtuose che si riflettono nei grandi risultati ottenuti. Ne è esempio quel pacchetto di servizi e uffici che, dalla fase di progettazione alla rendicontazione, si è dedicata in questi anni a intercettare contributi e finanziamenti sovracomunali: un comparto chiave per ogni comune italiano, ancor di più al tempo del PNRR, che ha consentito alla nostra Città di ottenere e investire sul territorio di Bellaria Igea Marina fondi straordinari per oltre 20 milioni di euro.
La coesione sociale è stata sin da subito una delle priorità nella nostra azione di mandato: alla base di ciò, la convinzione che lo sviluppo demografico, e anche la composizione, della nostra comunità residente, avvenuto negli ultimi lustri rendesse non più rinviabile affrontare la cesura tra le due anime – sociali, economiche e culturali – di Bellaria Igea Marina: quelle che abbiamo sempre identificato come la città del turismo e la città dei servizi. Abbiamo lavorato affinché queste due anime rappresentassero un valore aggiunto l’una per l’altra, reciprocamente.
Perchè il turismo, inequivocabilmente fonte economica primaria per Bellaria Igea Marina, resti e si consolidi come volano di benessere e preziosa leva occupazionale per i nostri cittadini; e viceversa, per porre sempre più le condizioni affinché il pacchetto di servizi alla persona garantito ai residenti contribuisca ad alzare l’asticella del nostro posizionamento nel mercato turistico: rendendoci destinazione preferibile da parte dei city user, turisti come visitatori dalle località limitrofe, proprio in ragione del livello di benessere garantito a chi vive la città tutto l’anno. Una dinamica chiave per una destinazione turistica come la nostra, saldamente in cima a livello provinciale per durata media di permanenza. Un aspetto di non poco conto, che assottiglia ulteriormente il gap tra le risposte che chiede il turista e le esigenze del cittadino residente; per punti:
– Il tema dalla sicurezza.
Abbiamo implementato il corpo di Polizia Locale di oltre dieci unità rispetto a quello ereditato nel 2019 e sostituito un terzo delle telecamere presenti sul territorio con tecnologie più evolute, integrato o in fase di integrazione con altre quaranta telecamere, ma siamo consapevoli di come preoccupanti fatti legati a marginalità sociali quali il mondo della droga e della prostituzione stiano minando la percezione di sicurezza della nostra società;
– La qualità degli spazi rivolti ai bambini e alle famiglie.
Sui parchi pubblici spenderò qualche parola poi, ora invece vorrei ricordare le oltre cinquanta nuove panchine installate su tutta la città e i 130 cestini e bidoni oltre quelli sostituiti;
– La sanità.
Parleremo in seguito della casa di comunità ma vorrei ricordare, in un periodo di contrazione dei servizi, la difesa strenua del primo intervento a Bellaria e della guardia medica di Igea Marina;
– La raccolta dei rifiuti.
Il passaggio a porta a porta ci porta a essere fra le 4 città più popolose della provincia quella con il tasso di raccolta differenziata più alto e senza il passaggio alla tariffa puntuale che sappiamo essere molto onerosa per il singolo contribuente.
Ecco allora alcune altre implementazioni consegnate in questi anni alla cosiddetta città dei servizi. Tra queste, l’avvio delle attività della Casa per anziani di Bordonchio avvenuto in pieno Covid, che nel nuovo anno disporrà anche di venti posti da centro diurno convenzionato, unica struttura in provincia al di fuori del Comune di Rimini. Penso poi a un servizio prezioso come il Caffè Alzheimer che si tiene due volte alla settimana presso il Centro Alta Marea, iniziativa che integra le tante messe in piedi in questi anni sul fronte del sostegno alla fragilità: dallo Sportello digitale disponibile tutti i mercoledì all’Urp all’oss di quartiere, dai gruppi di studio ai corsi di sport per bambini con disabilità, fino ai gruppo di mutuo aiuto per i family caregiver.
Poi ancora la realizzazione di un importante polo educativo e di socializzazione come il Centro per le Famiglie di via Ferrarin, lo spazio ambulatoriale avviato proprio di recente al Centro Belli nel contesto del progetto “Captare fragilità”, la realizzazione ormai prossima della nuova casa di comunità, opera anch’essa attesa da decenni, che raddoppierà i servizi sanitari ora presenti a fianco del municipio. Senza dimenticare gli oltre venti posti con cui è stato implementato il nostro asilo nido comunale, che ha ora una capienza di 105 iscritti: una quota che, percentualmente rispetto alla popolazione dei nuovi nati, ci allinea ai più virtuosi paesi del Nord Europa sul fronte del nido d’infanzia.
Una città dei servizi migliorata anche grazie ai grandi investimenti fatti nella dotazione dei giochi per le aree pubbliche, ampiamente rinnovata con una grande attenzione al tema dell’inclusività, alla nuova sede dell’Avis che sorgerà in prossimità del Parco del Gelso, alla vision che, passo dopo passo, si sta concretizzando alla ex Fornace vincitrice di un bando da cinque milioni di euro valutato fra i migliori dieci progetti di rigeneraizone urbana a livello nazionale: finalmente restituita alla comunità di Bellaria Igea Marina, già sede di importanti eventi che nei prossimi mesi avrà nelle sue aree esterne uno dei parchi più belli del circondario, con zone giochi, spazi per i pic nic, palestra e benessere all’aperto.
Non posso poi dimenticare l’ambiziosa riqualificazione da oltre un milione di euro che attende lo Stadio Nanni e interventi come lo straordinario progetto di cohousing per persone fragili e disabili, che ora offre una soluzione abitativa moderna e sostenibile per sei persone presso un immobile confiscato alla mafia e completamente riconvertito.
Iniziative che la popolazione in generale forse non conosce o non apprezza appieno se non chi ne fruisce ma che fanno di Bellaria Igea Marina una delle realtà più dinamiche nella sfera dell’innovazione sociale, guidata dal valore della sussidiarietà, della cura delle fragilità che si fa prossima e non semplice assistenza.
Capitolo a parte merita la scuola. Sono enormi gli investimenti che abbiamo rivolto al comparto scuola. Non solo sugli edifici, con interventi volti alla sostenibilità energetica e ambientale e alla qualità e sicurezza degli spazi: come l’adeguamento sismico della palestra alla Panzini e le sostituzioni di tutti i corpi illuminanti con teconologia LED, nuovi infissi e caldaie più performanti, e nelle grandi partite legate all’edilizia scolastica, su cui spiccano il nuovo plesso di via Bellini e la rigenerazione della Ferrarin.
Investimenti che superano i dieci milioni di euro, ma l’impegno si è concentrato anche sul fronte della riorganizzazione, a cominciare dall’unificazione dei due istituti comprensivi a partire dall’anno prossimo, e nell’iter che ha visto il suo lieto fine con la creazione a Bellaria Igea Marina della sede distaccata dell’Istituto Alberghiero Malatesta, prima scuola superiore in città, per quello che fino pochi anni fa sembra impossibile e che ha un valore simbolico molto più alto delle singole classi che compongono il neonato istituto. Bellaria Igea Marina è una città che offre proposte e si prende cura dei suoi giovani nel periodo più critico, una comunità che dice ai suoi ragazzi: “se vuoi provare esperienze altrove e sei pronto vai pure, se vuoi stare qui noi ci siamo”. Scegliendo in particolare un indirizzo che prospetta grandi opportunità di lavoro sul territorio.
Parimenti rispetto alla città dei servizi, i grandi investimenti che hanno interessato il turismo, a cui abbiamo inteso dare nuovo slancio con l’impiego delle indispensabili risorse, ma anche di idee innovative e approcci inediti sul nostro territorio. Penso soprattutto alla DMO, che abbiamo fortemente voluto costituire nel contesto del Piano Strategico Bim 2040 e in sinergia con associazioni di categoria e Fondazione Verdeblu: per portare l’analisi della nostra offerta turistica, lo studio dei flussi in entrata, il posizionamento della nostra destinazione nel mercato locale e globale, su una dimensione nuova e moderna, affidata a professionisti e condotta con metodi scientifici, rigorosi, credibili. DMO che si è dimostrata efficace, non a caso oggi un modello attrattivo preso da esempio anche da destinazioni turistiche a noi vicine.
Sono stati anni difficili, anche e soprattutto per le contingenze straordinarie che ho ricordato a inizio del mio intervento, che hanno posto la nostra economia turistica al cospetto di sfide e difficoltà mai affrontate prima. Avversità per tutto il comparto a cui non è stato estraneo il 2023, con le pesantissime conseguenze, al di là dei drammatici aspetti umani di quei giorni, che l’alluvione di maggio ha comportato per il turismo su tutta la Riviera romagnola a cui si sono aggiunti gli effetti dell’inflazione che ha minato la capacità di spesa, non solo degli italiani ma anche per Germania e Francia, mercati significativi per Bellaria Igea Marina. Contingenze straordinarie del triennio 20-23 che si inseriscono nella più ampia onda lunga di un mercato turistico interessato da profondi cambiamenti negli ultimi venti/trent’anni: alimentata tra gli altri dalla proliferazione di nuovi competitor internazionali, dalla crescita del trasporto low cost e da un nuovo modo di concepire la vacanza, le sue abitudini e le sue aspettative.
Eppure, Bellaria Igea Marina ha saputo tenere e anche rilanciare. Anzitutto, con performance in termini numerici stabilmente tra le migliori in provincia nel raffronto con il 2019 – non solo l’ultimo pre pandemia, ma anche anno d’oro tout court per il nostro turismo – e in un costante processo di destagionalizzazione. Una progressiva estensione oltre il periodo balneare canonico che trova positivi riscontri nella crescente sinergia del nostro comparto ricettivo con il mercato fieristico, ma anche in quel “prodotto Natale e Capodanno” che in queste settimane porterà migliaia di ospiti sul nostro territorio. E anche nelle cifre, ad esempio con un + 45 % in ottobre rispetto allo stesso mese nel 2019.
Non intendo dipingere un quadro idilliaco e trionfalistico, ci sono criticità e difficoltà di cui abbiamo contezza, ma che vanno affrontate con la consapevolezza dei nostri punti di forza.
Ad esempio l’appetibilità di Bellaria Igea Marina sul mercato ricettivo non può prescindere dalla qualità del suo tessuto urbano, dalla fruibilità e il decoro degli ingressi che permettono di raggiungerne fascia turistica e centri commerciali naturali. Per questo, parlando di opere pubbliche, vorrei sì ricordare i grandi interventi completati in questi anni o il cui iter è già stato avviato: dal nuovo lungomare Carrà a quello che presto sarà analogo intervento di waterfront a Igea Marina, dalla rigenerazione di piazza Alda Merini a quella già avviata secondo un quadro progettuale partecipato in viale Ennio. Senza dimenticare piazza Don Minzoni. Ma insieme a questi, sono altrettanto strategici per la nostra città e vorrei ricordare interventi come quelli in prossimità della cinta ferroviaria realizzati in via Metauro, via Panzini e via Seneca, la riqualificazione – mai avvenuta nel corso dei decenni precedenti – di un chilometro di lungomare proprio al confine Sud per circa un milione di euro, completa di nuove panchine a cestini, nuovo marciapiede, razionalizzazione degli spazi di sosta e sistemazione dei sottoservizi e ultima ma non per importanza, la fondamentale strada di gronda in zona Colonie, il cui primo stralcio tra via dei Mille e via Cardano si preannuncia essere una delle opere più rilevanti del 2024. Una partita quest’ultima che, al pari del prolungamento della banchina di levante, ha visto la città dibattere per quasi quarant’anni senza esiti concreti.
Presto saranno entrambe realtà e merita di essere sottolineato come queste, insieme alla rigenerazione di viale Ennio, compongano un trittico che quota oltre cinque milioni di euro già appaltati che impatteranno su sviluppo, sostenibilità, fruibilità e miglioramento estetico di Igea Marina.
Siamo consapevoli che ci sia ancora tanto da fare. In particolare meritano approfondimento il restyling di via Ovidio o la pavimentazione dell’Isola dei Platani, ma pur mantenendo una visione complessiva e strategica è compito di una amministrazione responsabile procedere con scala di priorità.
Il 31 dicembre 1863 nasceva Alfredo Panzini. Accademico d’Italia, uno degli intellettuali italiani più influenti di inizio Novecento. Un autore che Bellaria Igea Marina ha sempre visto e considerato un proprio concittadino, non solo per il legame profondo costruito nei tanti anni di villeggiatura alla Casa Rossa, ma anche in ragione di una produzione letteraria profondamente innervata della società, delle abitudini e dei paesaggi della Bellaria Igea Marina dell’epoca. La nostra città celebra i 160 anni dalla nascita di Panzini con un palinsesto di appuntamenti inaugurato a metà dicembre, con una due giorni seminariale di altissimo profilo accademico, a cui seguirà un nuovo convegno nel mese di febbraio e un momento dedicato al 160° all’interno del Premio Panzini, il prossimo 24 febbraio: la più importante onorificenza cittadina intitolata proprio al grande letterato. Per questa ricorrenza abbiamo ricercato un nuovo direttore del patrimonio panziniano, individuandolo nel Prof. Alessandro Scarsella, docente dell’università Ca’ Foscari di Venezia. Un profilo che potesse dare nuovo impulso e lustro alla figura di Panzini e agli eventi culturali correlati.
Tornando al periodo natalizio, invito tutti voi a condividere e vivere da comunità queste festività. Che vedono Bellaria Igea Marina impreziosita, ancora una volta, da eventi, allestimenti ed attrazioni tra i più belli della Riviera. A partire dal villaggio natalizio sull’Isola dei Platani fino allo splendido presepe di sabbia realizzato sulla spiaggia di Igea Marina. Un contenitore, quello costruito in collaborazione col direttore artistico Andrea Prada e con Fondazione Verdeblu, in cui non mancano musica live e appuntamenti ritagliati su misura dei giovanissimi, oltre ovviamente alla grande festa di Capodanno: che ripropone e rinnova l’apprezzata formula dell’evento diffuso lungo viale Paolo Guidi, con sette punti spettacolo che proporranno concerti dal vivo e dj set per tutti i gusti.
Mi avvio alla conclusione sapendo che se non analizzassi anche le criticità che si presentano nel prossimo futuro della nostra città, non svolgerei con responsabilità il mio ruolo. E allora condivido con voi le preoccupazioni e la necessità di affrontare nei prossimi anni sfide che esulano dal solo contesto locale quali: il tema della casa; il nodo Ferrovia; le aree in disuso della ex Fornace e in Zona colonie, le quali hanno percorsi e opportunità che nei prossimi anni possono dare frutti, più altre aree private come Colonia Roma, Cinema Apollo, Piscina Gelso, che devono vedere nuovi stimoli. E il pubblico deve essere motore e non ostacolo.
Un ragionamento specifico lo merita il tema del commercio. Una delle stelle polari che hanno guidato le nostre scelte nell’approntare eventi ed attrazioni di queste festività, è stata ancora una volta la volontà di sostenere con forza i nostri negozi, i pubblici esercizi di Bellaria Igea Marina ed in generale quel commercio di vicinato stretto nella morsa dello shopping online e dei grandi centri commerciali. Per questo, premiare il territorio, riempire la città con la presenza da parte di chi la ama, ha oggi una valenza ancora più importante. Pensiamo ad altre manifestazioni e contenitori che, grazie alla forza delle idee e alla qualità della proposta, hanno saputo in questi anni accrescere il proprio appeal e quello dei contesti che li accolgono: dal Bellaria Film Festival alla Borgata che Danza, dalla stagione di prosa al Teatro Astra alla programmazione cinematografica, dal Gusto del Porto alla Festa della Piadina, passando attraverso le iniziative a carattere culturale e artistico che volutamente abbiamo collocato in luoghi e periodi funzionali a favorire il mondo del commercio. Più gli eventi con cui abbiamo voluto svelare a pieno le potenzialità e l’attrattività di location quali la stessa ex Fornace e la Colonia Roma. In virtù di tutto questo, e consapevoli che da solo non risolverà tutte le criticità del nostro commercio, annuncio un provvedimento importante che presto sarà in vigore: il regolamento tematico pensato in collaborazione con le associazioni di categoria che andrà a disciplinare le nuove aperture nei centri commerciali naturali di Bellaria e di Igea Marina. Un atto concreto, che intende favorire decoro e qualità dell’offerta commerciale, oltre che promuovere l’orientamento verso il Made in Italy e la produzione locale.
Vorrei concludere ricordando alcune persone, care alla nostra comunità, che ci hanno lasciato in questo 2023. L’ultracentenaria Domizia Giorgetti, Lallo Petrucci, Marino Borghesi. Ultimo in ordine di tempo, notizia purtroppo di oggi, Ermanno Morri.