Home___primopianoBellaria: le note di “Bella ciao” per i 100 anni di Carla

I cent'anni della "partigiana Carla” celebrati circondata dalla famiglia, in compagnia di tanti amici e compagni


Bellaria: le note di “Bella ciao” per i 100 anni di Carla


28 Luglio 2024 / Redazione

Cent’anni portati in modo magnifico. Cent’anni celebrati circondata oltre che dall’affetto della famiglia, in compagnia di tanti amici e compagni che non hanno voluto mancare al compleanno “della partigiana Carla”. Cent’anni sottolineati dalle note di “Bella ciao”, eseguita dal gruppo di ricerca etno-musicale l’Uva Grisa.

È stata una festa carica di emozione quella che a Bellaria ha salutato Carla Zanuccoli, arrivata al traguardo del secolo di vita. Un appuntamento nato in modo pressoché spontaneo e organizzato in ogni dettaglio dalla famiglia Ottaviani nel cortile del B&B “Villa Nora”, nella Cagnona a mare a poche centinaia di metri dalla casa in via Italia dove da sempre abita Carla. È la casa di famiglia che è stata, per decenni, anche il panificio e negozio condotto insieme al marito Odo Fantini (morto a 98 anni il 9 febbraio 2020).

Carla e Odo erano partigiani nel 29° Gruppo di azione patriottica che agiva tra l’Uso e il Rubicone e, dopo avere affrontato in coppia alcune azioni, sono diventati compagni di vita.

Hanno dedicato alla Resistenza i loro vent’anni in un territorio di pianura dove affrontare tedeschi e fascisti non era semplice. Agivano con prudenza mista ad astuzia ma si sono esposti anche agli inevitabili rischi di quel conflitto con non pochi contatti ravvicinati col nemico.

Contemporaneamente moriva Modesto Fantini, il fratello di Odo che, arruolato con l’esercito italiano nei Balcani, dopo la l’armistizio dell’8 settembre si era aggregato alla resistenza jugoslava. Modesta e Modesto sono i nomi dei figli di Carla e Odo, da tutti conosciuti come Sandra e Ciccio.

Del gruppo dei resistenti bellariesi Carla è l’ultima testimone. Alcuni nomi dei suoi compagni di avventura: Gino Baietta, Nino Vasini, Pino Marcianò, Dario Ottaviani. Marcianò, medico monarchico, è spirato proprio tra le braccia di Odo il 26 settembre 1944, giorno della liberazione di Bellaria, falciato da una raffica tedesca. Dario Ottaviani, scomparso da tempo, negli anni cinquanta aprì la pensione dove si è tenuta la festa per Carla,  “immaginata” da tempo dai figli Pierluigi e Davide (e Davide, purtroppo, non è arrivato all’appuntamento perché un male incurabile l’ha portato via due anni fa).

Odo è stato il secondo carismatico sindaco comunista di Bellaria-Igea Marina e, prima, artefice del percorso che aveva portato all’autonomia comunale da Rimini nel 1956, dopo Nino Vasini.

Nella affollatissima festa per Carla, erano presenti l’ex sindaco Nando Fabbri, la presidente dell’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna Emma Petitti, per l’Istituto storico di Rimini Paolo Zaghini, il candidato sindaco del centrosinistra alle ultime elezioni amministrative Ugo Baldassarri, il Presidente dell’ANPI bellariese Stefano Balestri, lo SPI-CGIL.

Carla è tornata a casa con tanti fiori, le targhe che le hanno consegnato lo SPI-CGIL e il PD e la tessera onoraria dell’ANPI.