HomeEventiBellaria: mercoledì concerto Jazz con Alessandro Scala e Massino Manzi quartet

Due leader per un ensemble di eccellenze del jazz italiano


Bellaria: mercoledì concerto Jazz con Alessandro Scala e Massino Manzi quartet


20 Luglio 2024 / Redazione

Mercoledì 24 luglio 2024, alle 21.15, prosegue la programmazione di “INTIMO NIGHT”, Jazz-Soul-Funk&Blues, del Rio Grande Reborn di Bellaria-Igea Marina, con la direzione artistica di Christian CAPIOZZO. A dare corpo e ritmo al pentagramma del quarto concerto del mese sarà l’ALESSANDRO SCALA – MASSIMO MANZI 4et, due leader per un ensemble di eccellenze del jazz italiano che proporranno un set costituito da brani originali e riletture di standard del jazz, il tutto con una grande carica espressiva ed una spiccata creatività.

Alessandro SCALA, sassofonista, compositore, ha un linguaggio caratterizzato dall’espressività della sua voce strumentale, piena, rotonda, e da una versatilità che gli permette di muoversi dall’hard bop al soul jazz, dai ritmi sudamericani al funk. La sua carriera è stata punteggiata da collaborazioni live in importanti jazz club, festival ed in sala d’incisione con musicisti quali, fra i tanti, Steve Lacy, Rosalia De Souza, Bruno Tommaso, Bob Moses, Roberto Gatto, Joe Garrison, Marilyn Mazur, Marco Tamburini, Piero Odorici, Jimmy Owens, Simone Zanchini. Nel 2006 ha pubblicato “Bossa Mossa”, un album di brani originali, con melodie latine interpretate secondo la sua cifra stilistica (con Paolo Ghetti, Stefano Paolini e Michele Francesconi), e nel 2014 “Viaggio stellare” (con Nico Menci, Ghetti, Paolini, guest Fabrizio Bosso e Roberto Rossi,), introdotto dalle note di copertina di Paolo Fresu. A queste due incisioni hanno fatto seguito “Groove Island” col Groovology Trio (feat. Flavio Boltro, 2015) e “Walking in the city” con gli Organic vibe (con Mecco Guidi e Marco Frattini, 2016).

Massimo MANZI, batterista, compositore, è uno dei più affermati batteristi della scena jazz italiana ed europea. Le sue prime collaborazioni lo videro sul palco con gli Agorà, poi con Augusto Mancinelli, nella Marche Jazz Orchestra diretta da Bruno Tommaso, assieme a Lee Konitz, con cui ha realizzato cinque album, col pianista Renato Sellani (una ventina di dischi), in trio con Franco D’Andrea (otto incisioni), in quartetto con Antonello Salis, Roberto Luppi e Paolino Dalla Porta, in trio con Ares Tavolazzi e Ray Mantilla. A queste si sono affiancate quelle con grandi solisti come Kenny Wheeler, Massimo Urbani, Eddie Gomez, Phil Woods, Benny Golson, Bob Brookmeyer, Pat Metheny (Ravenna Jazz Festival, 2005), Tom Harrell, Stefano Bollani, con Richard Galliano a Tokyo, col Giovanni Tommaso 5tet a Mexico City, San Juàn e New York, e più di un centinaio di incisioni come sideman. Da leader ha pubblicato “Identità” (con Dave Liebman e Paolino Dalla Porta, 2007), “Excursion” (con Domingo Muzietti, Massimo Giovannini ed Echae Kang, 2017), “Gettare le basi” (con Alex Savelli, 2019), “Quasi Sera” (con Fabrizio Bosso, Massimo Morganti e altri, 2000), e in trio con Antonino De Luca ed Emanuele Teodoro “Rifugi” (2022).

Con loro sul palco.

Paolo GHETTI, contrabbassista dotato di grande versatilità, groove ed una cavata magistrale, ha costruito il suo stile nel solco della tradizione dei grandi maestri di questo strumento, sperimentando col passare del tempo nuovi percorsi espressivi con gusto e sensibilità. Come sideman ha dettato il suo innato timing a colleghi come, fra i tanti, Pat Metheny, Peter Erskine, Steve Coleman, Lee Konitz, Cedar Walton, Dee Dee Bridgewater, Kenny Wheeler, Dave Liebman, George Russel, George Cables, Steve Grossman, Eumir Deodato, Flavio Boltro, John Surman, Jack Walrath, Enrico Rava, Stefano Bollani, Enrico Pieranunzi, Franco D’Andrea, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Roberto Gatto, l’Italian Jazz Orchestra, diretta da Fabio Petretti, e la Reunion Big Band. Dopo numerose incisioni, “Profumo d’Africa” (guest Marco Tamburini, 2009) è stato il primo lavoro a suo nome, a cui hanno fatto seguito “Cardinal Points” (con il Melody Quartet, 2019) e nel 2024 con la figlia Anna, cantante, “Swinging memories”.

Gabriele ZANCHINI, pianista, fisarmonicista, arrangiatore, suona in formazioni che vanno dal piano solo, alla big band, fino all’orchestra sinfonica, spaziando dalla tradizione fino alla dimensione più contemporanea del linguaggio jazz. Ha suonato in numerose rassegne (teatri e jazz club), collaborando, anche in sala d’incisione, con, fra gli altri, Gabriele Mirabassi, Barbara Casini, Simone Zanchini, Fabio Petretti, Stefano Paolini, Mauro Mussoni, Cristina Renzetti, Stefano Travaglini. Ha da poco pubblicato il metodo “Il Pianoforte – un approccio moderno” (2020).

Alberto Antolini

Prossimi appuntamenti di luglio 2024 al Rio Grande Reborn

Mercoledì 31 luglio 2024 – ore 21.15  NoRePlay 4et

 

Sara Jane Ghiotti, voce – Simone Migani, piano – Mauro Mussoni, contrabbasso – Pako Montuori, batteria

 

Cena e dopo cena

Info e prenotazioni:

333 866 4324 (anche WhatsApp)

info@riograndereborn.it

www.riograndereborn.it

Fb: riogrande.reborn su Instagram

Massimo Manzi

 

In copertina: Alessandro Scala