E i bagnini minacciano un “attacco al cuore…. della sabbia”
9 Novembre 2024 / Roberto Biagini
“Non ci restano che azioni forti”, declama impavido il “diacono” guerrigliero “Camillo” Mauro Vanni, preso atto del “tradimento”, a suo dire, della Meloni che li ha trattati come neanche “i nostri nemici” (e chi sarebbero i vostri nemici, visto che quasi tutti i partiti, dal PD a FDI passando per il M5S e F.I. hanno legiferato negli anni quello che gli avete comandato?) avevano osato tanto! Quindi, a quanto si legge, Mauro Vanni e & C., mutuando un linguaggio caro ai nostalgici degli anni 70, sono pronti a sferrare “l’attacco al cuore della…sabbia” (e la Meloni sta già tremando di paura… ).
E come ogni “serio” proclama hanno anche scelto una data storica, appropriata al tema, per chiamare “all’ adunata” i balneari “di terra, di mare e di aria”.
Infatti, così per rinfrescare la loro memoria e quella delle pubbliche amministrazioni di tutti i livelli che negli anni si sono voltate dall’altra parte rendendosi complici della “illegalità” ad oggi ancora vergognosamente presente sull’arenile, ricordo che il 9 novembre 2021, quindi giusto 3 anni fa, il Consiglio di Stato in Adunanza Plenaria con le due famose “sentenze gemelle” ha sancito “la fine della festa e dei privilegi” ritenendo le proroghe (all’ epoca era vigente quella del governo Lega-M5S -Conte 1- al 31.12.2033) anticoncorrenziali e quindi non conformi a diritto euro unitario e di conseguenza già scadute da quel giorno le concessioni vigenti. Solo per un ulteriore favore ai concessionari “scaduti” ne ha “modulato gli effetti” al 31.12.2023, lasciando la possibilità, in ogni caso e a chi volesse, già da allora di procedere alle pubbliche evidenze, di indirle il giorno dopo.
Ancora non si conosce l’atteggiamento che il Presidente Mattarella assumerà in sede di promulgazione del D.L. 131-2024 convertito in legge. In ogni caso risultano evidenti anche in questo provvedimento palesi elementi normativi in violazione di norme a tutela della concorrenza già per altro fatti presenti dalle varie magistrature (Corte di Giustizia, Corte Costituzionale, Corte di Cassazione, Consiglio di Stato, Tar regionali). Mi riferisco in particolare agli indennizzi riconosciuti (ai quali, ricordo, i balneari hanno preventivamente rinunciato firmando le concessioni) e alle ulteriori proroghe al 2027-2028; tutte agevolazioni anticoncorrenziali illegittime che tendono a favorire i concessionari uscenti rispetto ai loro competitors.
Roberto Biagini (Mare Libero APS)