Dal mercato l’esperienza in casa Victoria arriva da Morciano. Già, perché oltre a Matteo Stanco è stato ingaggiato un altro veterano del club della Valconca e della categoria: Andrea Santoni, difensore centrale, classe 1990, una vita spesa nel Morciano seppur in tempi diversi, anche in Eccellenza nella stagione top della storia della società (due promozioni nei campionati di Seconda e Prima e due playoff in Eccellenza e Prima). Poi Fontanelle in Promozione – il mister era il compianto Bobo Gori – e due stagioni alla Marignanese le tappe salienti della carriera.

“E’ una scelta molto stimolante per il sottoscritto. Conosco il mister Lorenzo Ricciatti, le sue idee, il suo metodo di lavoro. L’allenatore è una figura importante a tutti i livelli ed il fatto di avere in panchina una persona meticolosa, che dà stimoli, è fondamentale. Una ventata di novità in una società fresca, che ha un coinvolgente progetto incentrato sui giovani. Io abito a Riccione, ma lavoro a Rimini e quella del Victoria è la soluzione che fa al caso mio anche dal punto di vista logistico. Poi conosco dei giocatori a cominciare da Piccari e Montanari, con me c’è il compagno di tante battaglia, Stanco. Penso ci siano le condizioni per fare bene”.

Che tipo di giocatore è Santoni?

“Sono un difensore centrale di piede destro, altezza 1,80, con poca dimestichezza con i gol perché penso soprattutto ad evitarli. Anche sulle palle inattive tengo la posizione, cerco di evitare gli uno contro uno. Ma chissà che questo possa essere l’anno giusto per far cadere un tabù. Comunque mi piace giocare la palla e non spazzare via e basta, non sono il tipo che indietreggia davanti all’avversario ma attacca”.

Il suo riferimento?

“Mi è sempre piaciuta la rabbia e la cattiveria di Walter Samuel, la sua ossessione nell’attaccarsi alla punta per non farla girare né lasciargli il tempo di pensare alla giocata”.

Che cosa porta Santoni?

“Esperienza, mi ritengo un uomo spogliatoio, sono un tipo a cui piace fare gruppo”.

Come giocherà il Victoria?

“Penso che sarà una squadra che giocherà abbastanza alta, farà pressing, cerca di imporre il suo gioco e non subire quello della squadra avversaria. Comunque per fare strada sarà importante subire pochi gol”.

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