Home___primopianoCanarie, sulla barca a vela 700 chili di cocaina. Arrestati due fratelli italiani residenti a Rimini

"Affari tra Cosa nostra e la ‘ndrangheta"


Canarie, sulla barca a vela 700 chili di cocaina. Arrestati due fratelli italiani residenti a Rimini


22 Agosto 2023 / Redazione

Maxi sequestro di cocaina purissima in arrivo dal Sudamerica. Un carico di 700 chili è stato intercettato nella stiva di una barca a vela dagli investigatori della Dia e della Guardia civil spagnola. Il veliero è stato bloccato a largo delle Canarie il 5 agosto. Nell’operazione sono stati arrestati due italiani, un croato e un serbo; sui due italiani due fratelli di 31 e 26 anni residenti a Rimini  e sul croato, in particolare, da tempo si erano concentrate le attenzioni della Dia, nell’ambito di attività di indagine condotta dietro il coordinamento della Dda di Palermo, diretta da Maurizio de Lucia che già nel novembre 2022 aveva portato alla localizzazione e cattura, in Turchia, di un latitante ricercato dal 2018 in quanto colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Reggio Calabria nell’ambito dell’operazione “Pollino – European ‘ndrangheta connection”, e condannato in primo grado a 22 anni e 8 mesi di reclusione per traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

I due fratelli di 31 e 26 anni secondo le prime ricostruzioni si erano trasferiti a Las Palmas già da un anno circa, dopo aver lasciato Rimini, città in cui risiedevano stabilmente pur essendo originari del Sud Italia.

Le indagini hanno consentito l’individuazione dell’imbarcazione a vela “Rossio” battente bandiera polacca, di proprietà di uno degli italiani arrestati, quale possibile vettore di ingenti quantitativi di stupefacente sulla rotta atlantica. Le indagini sull’imbarcazione erano condotte anche dalla Guardia civil spagnola, dalla polizia croata e da quella serba. Per tale motivo, a conclusione di uno scambio informativo avviato per il tramite della Direzione centrale servizi antidroga sul canale di cooperazione internazionale, sotto egida Europol, e avvalendosi degli strumenti messi a disposizione dalla rete antimafia @on, sul conto dell’imbarcazione è stata richiesta congiuntamente, dalla Dia e dalla Guardia civil spagnola, l’iscrizione di un alert di controllo presso il maritime analysis and operations centre (narcotics) di Lisbona.