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24 controlli mirati a Riccione, Cattolica e nel capoluogo della provincia, oltre 150mila euro di sanzioni


Carabinieri di Rimini trovano 12 lavoratori in nero e sospendono 9 aziende


20 Settembre 2023 / Redazione

Nove aziende chiuse, dodici lavoratori in nero individuati, 150mila euro di sanzioni: è il bilancio delle più recenti attività del  Nucleo Ispettorato Carabinieri del Lavoro di Rimini, I militari sono intervenuto dopo le informazioni raccolte dai colleghi  delle Compagnie CC di Rimini, Riccione, Novafeltria e Tenenza di Cattolica, nell’ambito delle attività finalizzat24 contrlie a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso ed a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro

Controlli rafforzati nei settori dei pubblici esercizi, edilizia e altri servizi di sostegno alla persona e alle imprese. Le attività ispettive, di natura ordinaria e tecnica, sono state finalizzate alla verifica della regolare occupazione dei lavoratori e al rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

L’esito dei controlli svolti ha consentito di individuare lavoratori non registrati (in nero), pagamenti in contanti ai lavoratori dipendenti ai fini della non tracciabilità delle retribuzioni, infedeli registrazioni sul libro unico del lavoro, mancata concessione del riposo settimanale e superamento dei prescritti orari di lavoro, mancato versamento contributivo, nonché inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro quali omessa formazione/informazione sulla sicurezza dei lavoratori, omessa valutazione dei rischi aziendali e omessa redazione del Piano di Emergenza ed Evacuazione.

Nell’ultimo periodo sono state 24 le ditte controllate e nei confronti di 9 è stato adottato il provvedimento sospensivo dell’attività imprenditoriale.
In particolare venivano sospese:
• a Riccione: 1 ditta edile, 1 paninoteca e street food, 2 minimarket, 1 autolavaggio e 1 struttura ricettiva. I lavoratori “in nero” individuati sono stati in totale 6 di nazionalità italiana, bengalese e albanese. Gli accertamenti delle aziende, gestite da imprenditori italiani e stranieri, facevano emergere violazioni in materia di salute e sicurezza ni luoghi di lavoro quali la mancata formazione e informazione per la sicurezza sul lavoro e la mancanza di documentazione inerente la valutazione dei rischi;

• a Rimini: 1 struttura alberghiera gestita da imprenditori italiani, in cui sono stati individuati 2 lavoratori in nero e violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro quali la mancata formazione ed informazione per la sicurezza dei lavoratori;

• a Cattolica: 2 strutture ricettive gestite da imprenditori italiani. I lavoratori in nero sono stati in totale: 4 di cui 3 di nazionalità italiana ed 1 extra UE.

Complessivamente sono state elevate oltre 150.000 euro di sanzioni amministrative.