L’amministrazione comunale di Riccione mette in campo altre forze contro i furbetti dei rifiuti. Dopo la firma della convenzione il mese scorso con le Guardie ecologiche volontarie e successivamente con le Giacche verdi per affiancare la Polizia locale nell’attività di controllo del territorio per il corretto conferimento dei rifiuti, l’amministrazione dà l’avvio a un progetto sperimentale di videosorveglianza intelligente.
“Il potenziamento delle attività di controllo sul territorio contro l’abbandono e il cattivo conferimento dei rifiuti, anche attraverso l’impiego delle fototrappole, è un impegno inderogabile dell’amministrazione a tutela della sicurezza urbana, con particolare riferimento al decoro della città, e a tutela dell’ambiente attraverso misure idonee per impedire o ridurre il più possibile l’inquinamento derivante da cattivi comportamenti dei singoli”, ha dichiarato l’assessore all’Ambiente, Christian Andruccioli.
Il progetto, in via sperimentale per 12 mesi, si basa sull’installazione di 3 telecamere posizionate a rotazione sul territorio comunale in grado di provvedere alla lettura della targa dei veicoli e alla trasmissione dei dati alla Polizia locale per i successivi atti di competenza, nel rispetto e nella tutela della privacy. Il sistema di videosorveglianza sarà non solo un deterrente contro l’abbandono e il cattivo conferimento dei rifiuti ma anche un’ulteriore attività di controllo e accertamento delle infrazioni che potenzierà l’impegno messo in campo dall’amministrazione contro i furbetti dei rifiuti.
Nel territorio comunale sono state accertate alcune situazioni di abbandono di rifiuti urbani ma anche a volte di rifiuti ingombranti (materassi, divani rotti, mobili, elettrodomestici) e speciali (rifiuti edili, industriali, commerciali e artigianali). L’abbandono dei rifiuti interessa sia le aree accanto ai cassonetti stradali sia alcune zone isolate della territorio comunale. “L’attività illegale dell’abbandono dei rifiuti – conclude l’assessore Andruccioli – determina non solo un incremento del costo del servizio di raccolta per la città ma comporta anche il degrado urbano e ambientale con un potenziale pericolo di inquinamento dell’area interessata con conseguenti rischi sanitari per la popolazione e gli animali”.