HomeLA LETTERACattolica Coraggiosa: “Stupro a Palermo, dopo la violenza anche l’umiliazione”

"Da pretesi giornalisti prestati alla politica diciarazioni che ci fanno annichilire"


Cattolica Coraggiosa: “Stupro a Palermo, dopo la violenza anche l’umiliazione”


4 Settembre 2023 / Redazione

Era luglio 2023, un gruppo di ragazzi appena maggiorenni ed un minorenne, insieme a due ragazze diciannovenni, escono da una discoteca; sono tutti amici o comunque si conoscono tra loro; una delle ragazze abbandona il gruppo, l’altra rimane e viene portata dagli altri sette ragazzi, verso la spiaggia, ove comincia la brutalizzazione.

La ragazza non è sobria, ha bevuto più del dovuto e sul suo corpo, che non può opporre alcuna resistenza, si accaniscono tutti: “100 cani sopra un gatto…. perchè la carne è carne…” (così si esprime uno degli stupratori nel filmato successivamente fatto girare ad alcuni amici sulle chat).

La ragazza viene poi abbandonata lungo la strada e soccorsa da alcuni passanti.

Successivamente denuncia il fatto: coraggiosa, determinata, nonostante la tragedia che l’ha colpita, perchè uno stupro, specie se accade in un contesto “conosciuto”, tra persone cioè di cui ti fidi, oltre ad essere un reato gravissimo, è soprattutto una devastazione dell’intimità e della dignità della persona.

Gli autori sono stati tutti arrestati e si spera avranno condanne esemplari e di lunga durata; tuttavia, nasce una riflessione immediata sia sui fatti, sia sul contesto culturale / politico che stiamo vivendo, con il dilagante approccio alla “rete” da parte dei giovani, spesso minorenni, in modo incontrollato; di accesso a siti in cui la violenza o viene esaltata, o banalizzata, ivi compresa quella sessuale verso l’altro genere, che risulta per lo più scontata, cioè accettabile, come parametro normale di comportamento.

Si aggiungono, poi, dichiarazioni che rimbalzano sui media, sulle reti pubbliche, da parte di soggetti molto vicini a chi ci Governa, pretesi giornalisti prestati alla politica, che addirittura ci fanno annichilire, per la insipienza dei contenuti relativi alla comprensione del fenomeno della violenza sulle donne: ”se eviti di ubriacarti, eviti di trovare il lupo”. E ciò la dice lunga su come venga vissuto ancor oggi il rapporto uomo/ donna da parte di una certa cultura di matrice maschi/ fascista: potremmo obiettare al sedicente giornalista, peraltro padre di una bambina, che gli uomini si sono da sempre ubriacati e al massimo, come estrema conseguenza, hanno vomitato o avuto giramenti di testa…. NON SONO STATI STUPRATI!!!!! Crediamo che, dinnanzi a tale ignorante cultura medioevale, di stampo patriarcale ed oscurantista, ci vorrebbe quantomeno lo sdegno delle Istituzioni e la speranza che un sobbalzo di dignità e di vergogna, provenga pubblicamente dalla nostra Premier; o un licenziamento immediato del giornalista,da parte del proprietario della rete di appartenenza.

Cattolica Coraggiosa, come gruppo politico, si limiterà con questo scritto, a voler incentivare la riflessione su quanto successo a Palermo, con la proposta di alcuni contributi, che riteniamo urgenti ed improcrastinabili, ai fini quantomeno di controllare un fenomeno, quello della violenza sulle donne,  che aumenta nei numeri e diminuisce nell’età degli attori:

1) urgenza di una vera educazione sessuale nelle scuole unita all’insegnamento della alfabetizzazione sentimentale, già dai primissimi anni di scuola, perché nell’era della “artificialità” del web, si debba essere formati e educati all’affettività, alla relazione rispettosa dell’altro, all’accoglienza delle diversità;

2) Nuove regole stringenti per l’accesso di minori ai siti pericolosi sotto il profilo dell’ adeguatezza delle immagini diffuse e della protezione da contenuti violenti e spesso pornografici, con campagne di “child safety” diffuse;

3) adeguatezza della pena e della sua durata, con protezione successiva della vittima della stupro, per far si che la stessa non debba subire una doppia violenza da parte della opinione pubblica, della comunità in cui la stessa vive e spesso anche delle Istituzioni.

Basterà tutto questo per arrestare la inciviltà e brutalità del branco? La sua logica maschilista e barbara di mercificazione del corpo della donna, di quella “carne” vista come semplice oggetto da usare e buttare, avulsa da un’anima, da un pensiero, da un sentimento?

Ora la ragazza di Palermo è stata allontanata e portata in una struttura protetta di accoglienza: per lei la nostra ammirazione, la nostra solidarietà, il nostro RISPETTO, con l’auspicio che la vita ancora lunga che avrà davanti a sé, possa ripagarla al meglio per tutta la sofferenza e l’umiliazione che le è stata inflitta, in un tempo, quello presente, in cui la donna ancora, se non vuole essere stuprata, non deve:

ubriacarsi; portare la minigonna; camminare da sola nei parchi; prendere l’autobus dopo le ore 20…. e purtroppo, potremmo continuare all’infinito con questi stereotipi comuni e pensieri distorti ,che non rendono giustizia al faticoso cammino di emancipazione femminile,verso la conquista della parità sociale e politica della donna.

Cattolica Coraggiosa