Cgil e Usb: “A Bellaria serve un distaccamento dei VVF operativo al 100%”
12 Giugno 2024 / Redazione
Cgil e Usb puntano il dito contro le istituzioni, colpevoli secondo loro di non aver fatto nulla per salvare ‘veramente’ il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Bellaria Igea Marina.
“Purtroppo il grido di allarme lanciato alla politica nazionale e regionale da parte dei sindacati dei Vigili del Fuoco è caduto nel vuoto- si legge nel comunicato -. Oggi prendiamo atto del fatto che l’operatività dello storico distaccamento stagionale di Bellaria Igea Marina dei Vigili del Fuoco verrà drammaticamente ridimensionata. Per capire la gravità di quanto sta succedendo è sufficiente analizzare i freddi numeri delle aperture di questo distaccamento nell’estate 2023 e confrontarli con quelli di questa estate.
Un primo dato, ma non è quello più preoccupante, riguarda il periodo di apertura del distaccamento stagionale: nell’anno 2023 il distaccamento è stato aperto dal 15 giugno al 3 settembre mentre quest’estate aprirà sempre il 15 giugno, ma chiuderà il 31 agosto.
La notizia più preoccupante riguarda il periodo di apertura h 24 del distaccamento stagionale: lo scorso anno questo distaccamento rimase aperto con orari h 24 dal 1 luglio al 3 settembre, quindi per un periodo di 65 giorni – viene sottolineato nella nota -.Quest’anno rimarrà aperto con orario h 24 solo dal 22 luglio al 20 Agosto, per un totale di 30 giorni, quando sappiamo benissimo che anche le settimane successive al ferragosto sono nella nostra riviera periodi di grande afflusso di turisti. Per il restante periodo di apertura il distaccamento sarà chiuso dalle 20 alle 8 di mattina.
Dispiace prendere atto che nonostante le sollecitazioni fatte alla politica nazionale, siano arrivate queste tristi ed inconfutabili risposte. Dispiace anche sottolineare la mancanza di dialogo con la politica regionale (ricordiamo che il distaccamento stagionale viene aperto anche grazie a fondi della regione attraverso una convenzione annuale riservata alle politiche legate al POA), sono anni che le scriventi chiedono incontro con l’assessora regionale alle politiche di Protezione Civile senza aver mai avuto la possibilità di confrontarsi con essa.