HomeEconomia e LavoroCgil Rimini, i quattro referendum “Il Lavoro è un bene comune” sbarcano sul Titano

Superato il mezzo milione di firme in Italia e le 6mila a livello provinciale. A San Marino i residenti italiani sono circa 5mila


Cgil Rimini, i quattro referendum “Il Lavoro è un bene comune” sbarcano sul Titano


19 Giugno 2024 / Redazione

Da Rimini a San Marino per “Il lavoro è un bene comune”. CGIL Nazionale, lo scorso 14 maggio, ha scritto al Ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale per garantire anche agli italiani residenti all’estero la possibilità di firmare per i referendum “Il lavoro è un bene comune”.

Così anche CGIL Rimini si è organizzata contattando l’Ambasciata d’Italia a San Marino e dal 20 giugno sarà possibile firmare anche sul Titano.

Gli italiani iscritti all’Anagrafe italiani residenti all’estero (AIRE) residenti a San Marino (sono circa 5mila gli italiani residenti a San Marino secondo i dati del Dipartimento Funzione Pubblica della Repubblica di San Marino), potranno firmare presso la sede dell’Ambasciata d’Italia a San Marino (viale Antonio Onofri, 117) dalle ore 10 alle ore 11 nelle giornate di: giovedì 20 giugno; mercoledì 26 giugno; giovedì 27 giugno ed infine mercoledì 3 luglio.

Per firmare i referendum è necessario essere iscritti all’AIRE, nelle liste elettorali e presentarsi in Ambasciata con un documento d’identità in corso di validità.

La raccolta firme a sostegno dei referendum CGIL prosegue anche in provincia di Rimini con tavoli di raccolta firme ai mercati settimanali di Bellaria-Igea Marina, Cattolica, Coriano, Misano Adriatico, Riccione, Rimini, Morciano di Romagna, Pennabilli (22 giugno), Sant’Agata Feltria (27 giugno), Santarcangelo di Romagna, Verucchio. È possibile firmare anche online su www.cgil.it/referendum

I referendum CGIL riguardano quattro temi, rispetto ai quali l’intento è quello di portare i cittadini al voto nella primavera 2025:

  • Abrogazione del Jobs Act
  • Abrogazione del tetto all’indennizzo per i licenziamenti illegittimi
  • Abrogazione dell’abuso del contratto a termine
  • Abrogazione della de responsabilizzazione delle aziende negli appalti