Home___primopianoCgil Rimini: “Pale eoliche nel mare Adriatico? E’ l’energia del futuro”

“Il vero scempio non è la costruzione di impianti rinnovabili ma la cementificazione”


Cgil Rimini: “Pale eoliche nel mare Adriatico? E’ l’energia del futuro”


4 Dicembre 2024 / Redazione

La Cgil Rimini si schiera a favore degli impianti rinnovabili off shore e punta il dito contro chi non accetta di entrare nel futuro dell’energia: “Chi oggi si scaglia contro il progetto di installazione di pale eoliche offshore nel mare Adriatico apre un dibattito che richiama alla mente la celebre scena di Don Chisciotte che si lancia contro i mulini a vento, scambiandoli per giganti malvagi –  spiega Cgil Rimini -.Questa battaglia contro l’energia eolica offshore, presentata come una difesa del paesaggio, appare anacronistica. Il vero scempio non è la costruzione di impianti rinnovabili, ma la cementificazione che ha compromesso gran parte della costa riminese, senza particolari “levate di scudi” da parte del mondo imprenditoriale”.

Il futuro delle rinnovabili

“In un contesto di emergenza climatica e di necessità di transizione verso fonti energetiche più sostenibili, l’energia eolica rappresenta una delle soluzioni più promettenti per ridurre le emissioni di CO2 e raggiungere gli obiettivi stabiliti dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 (PNIEC). Il piano, aggiornato a luglio 2024, prevede un incremento significativo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, con l’obiettivo di portare la quota al 63% del consumo elettrico nazionale entro il 2030. Nella provincia di Rimini, però, la produzione da fonti rinnovabili copre solo il 23,9% del fabbisogno energetico complessivo, ben lontana dagli standard necessari per sostenere una vera transizione ecologica.

È in questo quadro che la battaglia contro le pale eoliche offshore assume tratti incomprensibili. Infatti non esistono studi che dimostrino l’impatto negativo delle pale eoliche sul turismo. Esistono piuttosto casi e ricerche secondo le quali gli impianti eolici non allontanano i turisti. Gli impianti eolici – salvaguardando aree paesaggisticamente uniche come l’Alta Valmarecchia – sono uno degli strumenti per una corretta gestione della crisi energetica e climatica.

Il piano energetico nazionale e regionale

“L’Italia, con il PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima), si è impegnata a rispettare gli ambiziosi obiettivi fissati dall’Unione Europea per il 2030. Tra questi, vi è la necessità di aumentare la quota di energie rinnovabili nei vari settori, dai trasporti (dove si prevede un incremento del 34%) al riscaldamento e raffrescamento (36%), fino all’energia elettrica (63%). Questi obiettivi sono fondamentali non solo per ridurre le emissioni di gas serra, ma anche per evitare costose sanzioni che deriverebbero dal mancato rispetto degli obblighi comunitari. Se l’Italia non riuscirà a raggiungere i target, dovrà infatti acquistare quote di emissioni dai Paesi più virtuosi, spendendo miliardi di euro che potrebbero invece essere investiti nello sviluppo di infrastrutture energetiche sostenibili. L’Emilia-Romagna ha già delineato nel 2017 il Piano regionale per Clima ed Energia 2030, che prevede la decarbonizzazione e l’aumento delle energie rinnovabili – conclude Cgil Rimini -. Questo piano è stato rafforzato dal Patto per il Lavoro e per il Clima del 2020, con l’obiettivo di raggiungere il 100% di energia da fonti rinnovabili entro il 2035 e di accompagnare il territorio verso una transizione ecologica equa e inclusiva”.