Che futuro per Rimini? Tre proposte degli albergatori
10 Gennaio 2025 / Redazione
Lettera aperta a Roberta Frisoni e Valentina Ridolfi, nuove responsabili di assessorati strategici per il nostro Turismo; Frisoni al Turismo in Regione, Ridolfi all’Urbanistica del Comune di Rimini.
Gentilissime, gli innumerevoli sforzi della nostra comunità (parchi del mare, fiere e congressi, rinascita del centro storico, eventi, aeroporto…) rischiano di essere ridimensionati dal cedimento della colonna portante del nostro Turismo, l’apparato destinato ad accogliere gli ospiti … alberghi chiusi da tempo o in fase di abbandono, tanti altri privi di una indispensabile riqualificazione che, in aggiunta alla desolazione delle colonie chiuse da decenni, creano – oltretutto – un degrado che cresce ogni anno; in particolare nell’area di Rimini Sud, dove a tutto ciò si aggiunge la caduta della rete commerciale (“la passeggiata” d’un tempo) e l’incuria generalizzata, creando così gravi problemi di sicurezza. Denunce, queste, ripetute negli ultimi anni, che segnalano e prefigurano un ridimensionamento futuro del nostro Turismo.
Ora, con questa “lettera aperta”, vorremmo suggerire tre proposte concrete, precise, per favorire un vero dibattito. Tanto più che siamo alla vigilia (o quasi) di un nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG), fondamentale per la definizione di quale avvenire assegnare all’antica vocazione della nostra città.
Prima proposta. Definire, nel nuovo Piano, un perimetro ben preciso, non trattabile, che delinei l’area – a mare della ferrovia – da destinare completamente all’ospitalità, all’accoglienza e all’intrattenimento, dove al posto delle strutture alberghiere in disuso, possano nascere nuove opportunità o spazi destinati al rilancio del nostro Turismo; un’area che deve tornare a diventare la nostra “miniera d’oro” .
Seconda proposta. All’interno di questa area, ben perimetrata, realizzare una sorta di “rivoluzione urbanistica”, trasformando il “vincolo alberghiero“ in “vincolo turistico”, cioè consentendo, con grande facilità, la conversione delle strutture abbandonate, o in via di abbandono, in centri benessere (spa), in strutture per la ristorazione collettiva, piscine e impianti sportivi, in condhotel, in aree verdi ed attrezzate, in silos multipiano, in foresterie per lavoratori stagionali, studenti, personale sanitario, ma soprattutto adottare la soluzione per la quale l’albergatore cedendo l’immobile riceve in cambio volumetrie residenziali in altre zone della città o la possibilità di aggiungere volumetrie in verticale ad altro albergo, oltre a favorire il sorgere di alcuni grandi e moderni alberghi grazie al recupero degli spazi occupati dalle strutture abbandonate, con la politica degli accorpamenti; ma anche incentivando la ‘creatività’: pensiamo a spazi culturali, poli turistici innovativi o luoghi dedicati a servizi ed eventi…
Terza proposta. Ma dove trovare le risorse per queste soluzioni? Non basta redigere un nuovo piano urbanistico generale (naturalmente indispensabile), unitamente alla volontà di non mettere più “i bastoni tra le ruote”: è essenziale, indispensabile, dar vita ad uno staff di professionisti capace di impegnarsi nella ricerca di investitori esterni ed interni, rendendo attraenti gli investimenti a Rimini, in Riviera: fondi comuni d’investimento, capitali esteri pronti ad arrivare in Italia (che finora hanno preferito il lago di Como, Venezia, Roma, Milano… ma notizia di ieri, la grande Falkensteiner che investe a Cesenatico!), catene alberghiere, grossi tour operator, finanziamenti europei, statali e regionali…
Con uno spirito di programmazione, fermo e preciso, si potrebbe evitare di trasformare la “marina” in una sorta di periferia riminese al mare, tappezzata di qualche albergo, ma con tanti condomini. E’ possibile, invece, creare un futuro che non tradisca “la nostra storia più grande”, che sfrutti in pieno le potenzialità del turismo balneare (da rilanciare), fieristico e congressuale, sociale, sportivo, culturale, storico, enogastronomico… Una Capitale del Turismo, pronta ad accogliere il Mondo a braccia aperte, tutti i mesi dell’anno.
Grazie e buon lavoro!
Giuliano Ghirardelli, Giovannino Montanari
PS Chi intende aderire a questo “appello” può telefonare a Nick Montanari 328 206 2738
o scrivere all’ indirizzo di posta elettronica: ghirardelli@infotel.it
Le prime adesioni:
Fabrizio Fabbri (Up Hotel)
Emanuele Nardin (Hotel Performance)
Piero Marini (Demo Hotel)
Claudia Pari (Hotel Pan di Zenzero)
Gianmario Ferrari (Hotel Principe di Piemonte)
Marco De Luigi (Le Rose Suite Hotel e Hotel Belvedere)
Antonio Salvatori (Hotel Villa Rosa Riviera)
Patrizio Cangini (direttore Litoraneo Hotel)
Mauro Santinato (consulente turistico)
Giuliano Ghirardelli (pubblicista)
Alfredo Monterumisi (consulente turistico)
Giovannino Montanari (presidente FIAVET)
Nicola Montanari (tour operator)
Emanuele Soleri (commercialista)
Primo Silvestri (pubblicista)
Pasqualino Mazzoccoli (Hotel River)
Corrado Della Vista (presidente Conflavoro Rimini)
Bruno Romagnoli (Hotel Saponi)
Maria Luisa Ghelfi (Hotel Mia e Hotel Arno)
Fratelli Ricci (Hotel Tamanco)
Marco Arlotti (Oxygen Hotel)
Daniele Calesini (Admiral Hotel)
Francesco Villa (vicepresidente comitato San Giuliano)
Stefano Maioli (Smarty Hotel)
Orazio Tancini (Hotel Imperiale)
Eugenio Angelino (Innovazione srl)
Guido Forcellini (Hotel Napoleon)
Attilio Gardini (economista)
Fabio Rivi (Hotel Corallo)
Alessandro Martarelli (Brace 11 25)
Daniela Mazza (Caffè dell’Orto)
Eleonora e Gloriano Merlini (Residence Record)
Massimiliano Nori (Hotel President)
Giuseppe Cappiello (Università Bologna)
Gaetano Callà (operatore turistico)
Gigi Biotti (Best Western B Hotel)