Home___primopianoChiesta archiviazione per il ministro samamarinese Pedini Amati: “Notizia reato infondata”

La Procura di Lucca aveva chiesto una rogatoria per un'aggressione avvenuta a Viareggio, ma il Segretario di Stato non si trovava là


Chiesta archiviazione per il ministro samamarinese Pedini Amati: “Notizia reato infondata”


22 Luglio 2023 / Redazione

“Siamo lieti di comunicare che la Procura della Repubblica di Lucca, con cui questa difesa ha attivato un’immediata e proficua interlocuzione, dopo la notifica al Segretario di Stato Federico Pedini Amati di una Rogatoria finalizzata alla sua corretta identificazione, ha formulato richiesta di archiviazione della relativa posizione per infondatezza della notizia di reato”: fanno sapere i difensori del ministro sammarinese, avvocati Alessandro F. Petrillo ed Eleonora Rossini.

“Le indagini compiute – proseguono i legali – hanno escluso in maniera categorica qualsivoglia profilo partecipativo del Dott. Federico Pedini Amati ad una vicenda che lo ha visto “coinvolto” in maniera del tutto paradossale, essendo conclamato che il medesimo non si trovava nel luogo in cui si sono verificati i fatti, oggetto del procedimento. Vieppiù, l’indagine ha accertato che i veri protagonisti dell’episodio sono di poi stati identificati in due persone assolutamente diverse dal Dott. Pedini Amati”.

Era stato lo stesso Segeretario di Stato,  il 18 luglio scorso a rivelare in aula di essere indagato per lesioni colpose dalla Procura di Lucca, che aveva inviato una rogatoria al Tribunale di San Marino per chiedere assistenza giudiziaria. “Una storia incredibile – aveva detto – è tutto inventato. Non posso credere al caso. In questo paese si continua a colpire gli avversari in questa maniera. Scoprirò il mandante politico e presenterò denuncia per calunnia”.

Stando alla rogatoria Pedini era accusato di aver malmenato un cittadino italiano, di origine straniera, a Viareggio, il 20 e 21 agosto 2022. “In quei giorni – aveva però ribattuto – sono stato alla Colonia e a La Verna per impegni istituzionali e con la mia famiglia. Chiederò i tabulati telefonici per poter dimostrare dove mi trovavo”.