Rimini si conferma nelle top 20 delle città ecologicamente più virtuose del Paese anche nella 31esima edizione del rapporto Ecosistema urbano di Legambiente pubblicato oggi su Il Sole 24 Ore. Si consolida così l’andamento registrato nelle passate edizioni dell’indagine, che per il 2024 vede Rimini al 12esimo posto su 106 capoluoghi italiani, in crescita di due posizioni rispetto allo scorso anno con un punteggio assoluto che sale da 69,6 a 70,75.
La classifica 2024 di Ecosistema urbano che fotografa le performance green dei capoluoghi in cinque macro categorie (aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente) per il 2024 premia Reggio Emilia, seguita da Trento, vincitrice l’anno scorso, e Parma. Sei delle prime dodici posizioni sono occupate da capoluoghi dell’Emilia-Romagna: oltre a Rimini, Reggio Emilia e Parma, sono ai piani alti della classifica anche Forlì (5°), Bologna (8°), Ferrara (11°). Nella top 20 anche Cesena (15°) e Ravenna (18°).
Andando alle singole classifiche dei 20 indicatori considerati (dati 2023), Rimini è al primo posto per zone a traffico limitato (7° lo scorso anno), con 1.977,1 metri quadrati ogni cento abitanti, così come sale sul terzo gradino del podio per estensione delle isole pedonali 261 mq ogni cento abitanti (nella scorsa indagine era settima con 113,9 mq ogni 100 abitanti).
Rimini si conferma tra le prime venti anche per uso efficiente del suolo (17°, +1 posizione rispetto allo scorso anno) indicatore del livello di urbanizzazione rispetto al numero di residenti, così come per “variazione nel consumo del suolo”, il nuovo indicatore introdotto in questa edizione del rapporto che calcola la variazione di consumo di suolo procapite (mq/ab) negli ultimi cinque anni (2017-2022) e che vede Rimini in 17esima posizione.
La città entra nella top 20 anche del numero di alberi per abitante con un importante balzo in avanti rispetto alla precedente rilevazione: con 33,2 alberi per abitante, Rimini passa dalla 44esima alla 19esima posizione. Stabile la posizione sul verde urbano (64esima) con 21 metri quadrati per abitante, così come l’utilizzo del solare termico e fotovoltaico, che vede Rimini confermarsi in 19esima posizione in Italia con 9,1 Kw su edifici pubblici ogni mille abitanti.
Rispetto alla mobilità, buoni i dati relativi al trasporto pubblico, per numero di passeggeri in relazione agli abitanti (19esima posizione, +4 rispetto ai dati 2022) e per offerta (39,5 km percorsi annualmente dal complesso di mezzi per numero di abitanti, 16esima posizione contro la 32esima dell’anno scorso). Si conferma la buona offerta di piste ciclabili sul territorio (28° posizione, 16,7 metri ogni 100 abitanti) così come resta stabile il tasso di motorizzazione, cioè il numero di auto ogni 100 abitanti, che per il capoluogo di Rimini è di 63,8.
In chiaroscuro i dati della qualità dell’aria: migliora il livello medio annuo di concentrazione di Pm10 che scende da 28 ug/mc dello scorso anno a 25,5, mentre – pur restando nella prima parte della classifica (33esima) – si registra un aumento dei giorni di superamento del limite di ozono (18 contro le 8 dello scorso anno) su cui ha inciso il numero delle giornate molto calde dell’estate 2023. Sul tema dei rifiuti si confermano le storiche vulnerabilità legate alla dimensione di città turistica: Rimini è 104esima per rifiuti prodotti, stima che viene calcolata in termini procapite (700,2 kg procapite), dunque senza tener conto del forte impatto dato dalle presenze dei turisti che di fatto sono “cittadini temporanei” che la città ospita.
Commenta l’assessora Anna Montini: “E’ positivo constatare come Rimini sia ormai solidamente tra i capoluoghi italiani che in linea generale si distinguono per performance virtuose in campo di sostenibilità ambientale ed ecologia, frutto anche di buone pratiche che come Amministrazione locale cerchiamo di portare avanti nella consapevolezza che oggi perseguire politiche ‘green’ non è un vezzo, ma un’urgenza a cui tutti, singoli e istituzioni, siamo chiamati a rispondere. Pur consapevoli dei limiti di una lettura superficiale di queste classifiche, questa indagine ci consegna comunque la testimonianza di un percorso DI crescita in termini di ecosostenibilità così come spunti per continuare a investire su alcuni temi. Le posizioni di vertice occupate su ztl e isole pedonali sono strettamente legate al lavoro di trasformazione urbana con l’estensione del Parco del Mare che sta gradualmente rinaturalizzando il nostro waterfront, con benefici anche in termini di resilienza ai cambiamenti climatici grazie alla de-impermeabilizzazione del suolo con la rimozione di cemento e asfalto a favore di materiali sostenibili, drenanti e infrastrutture verdi. In questo ambito tengo a sottolineare il balzo in avanti compiuto rispetto al numero di alberi procapite, sino a raggiungere i 33, frutto di un programma di forestazione e di potenziamento del patrimonio verde e arboreo che si estende su tutto il territorio. Altro aspetto su cui stiamo accelerando è quello della diffusione dell’uso di fonti energetiche rinnovabili, a partire dal solare pubblico: su questo stiamo lavorando a progetti importanti, su tutti la prima Comunità Energetica Rinnovabile del Comune di Rimini, una sfida che vede pubblico e privato insieme per aumentare la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile a vantaggio della collettività”.