Code infinite al passaggio a livello di Rivabella, Comune di Rimini scrive a Salvini
13 Gennaio 2025 / Redazione
L’Amministrazione comunale di Rimini invierà nelle prossime ore una comunicazione formale al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, nonché ai responsabili della Rete Ferroviaria Italiana, per porre all’attenzione le conseguenze legate all’allungamento dei tempi di attesa ai passaggi a livello a seguito delle modifiche introdotte dall’ANSFISA, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali. Tali aggiornamenti hanno comportato un notevole prolungamento dei tempi di chiusura per i passaggi a livello a mezza sbarra, che già in queste prime settimana di applicazione ha avuto riflessi impattanti sulla viabilità cittadina, in particolare in corrispondenza del passaggio a livello di via XXX Marzo 1831, nella zona di Rivabella.
“Il dilatarsi dei tempi di attesa ha infatti ripercussioni su un quadrante viario della città di particolare rilevanza – sottlinea la nota dell’amministrazione comunale – sia in quanto snodo che conduce al polo scolastico di Viserba, sia perché arteria di collegamento tra la zona nord e il mare e il cento storico, provocando una congestione del traffico soprattutto negli orari di punta, con code di auto e incolonnamenti che pesano sulla circolazione. Una situazione già di per sé complessa e che assume i caratteri dell’urgenza in previsione dell’imminente apertura del Sigep, la manifestazione tra le più importanti e di maggior successo tra quelle promosse da IEG e che da sabato porterà al padiglione fieristico riminese centinaia di migliaia di visitatori. Le prolungate attese al passaggio livello rischiano infatti di comportare un blocco di un’ampia area della città e di vanificare le misure logistiche messe a punto nel piano viabilità da Comune, Fiera e dai vari soggetti coinvolti”.
L’Amministrazione, attraverso il sindaco Jamil Sadegholvaad e l’assessore alla viabilità Mattia Morolli, ha già chiesto chiarimenti e rappresentato i gravi disagi e problemi creati dalle nuove tempistiche a Rete Ferroviaria Italiana, soggetto competente nella gestione dei passaggi a livello, che ha rimandato alle nuove direttive nazionali in materia. Da qui la scelta di rivolgersi direttamente al Ministero competente affinché i doverosi e prioritari interventi in termini di sicurezza sulle infrastrutture ferroviarie non finiscano per tradursi in macigni sulla viabilità cittadini, con effetti collaterali ben più pesanti dei vantaggi perseguiti. Si richiedono dunque interventi nell’immediato e, in prospettiva, una soluzione definitiva per una situazione sulla quale si rimarca anche la mancanza di comunicazione preventiva da parte della struttura tecnica nazionale.