Home___primopianoComitato via Ducale: “Rimini non ha una mobilità sostenibile”

Grave situazione di traffico e inquinamneto ambientale nel Rione Clodio


Comitato via Ducale: “Rimini non ha una mobilità sostenibile”


5 Novembre 2024 / Redazione

Il Comitato Rione Clodio protesta per le condizioni inacettabile della viabilità della zona. Soprattutto in occasioni fieristici importanti come Ecomondo.
“Siamo orgogliosi come riminesi di ospitare ECOMONDO, evento internazionale di riferimento in Europa dove vengono studiate e definite le politiche ambientali dell’Unione Europea.
Tuttavia, dobbiamo purtroppo rilevare che la nostra città dal punto di vista ambientale e della mobilità sostenibile non si è adeguata alle migliori pratiche che vengono oggi discusse in fiera.
Considerando ad esempio la disastrosa viabilità della nostra città, possiamo affermare che in generale non la si può assolutamente definire “mobilità sostenibile” sia nelle giornate ordinarie che tanto meno in occasione di eventi come Ecomondo dove la città è completamente bloccata.
Un esempio fra tutti è la decisione assunta dal Comune nel 2019 di riportare il traffico in centro storico in Corso d’Augusto primo tratto e via Ducale perché non ha saputo/voluto pianificare viabilità alternative prima di procedere alla chiusura di piazza Malatesta e ponte di Tiberio. Le conseguenze sono nel video dove si vede la fila di macchine ferme nel canyon di via Ducale, sacrificando il diritto alla salute dei residenti per negligenza dei nostri amministratori, che per rimediare ai loro errori non hanno trovato di meglio che convogliare il traffico proveniente da una circonvallazione in pieno centro storico (Cfr JS “effetto collaterale”).
Oggi vediamo la Polizia Locale proteggersi giustamente negli incroci/rotatorie con maschere antigas, mentre noi residenti respiriamo la stessa aria fra le nostre case per almeno 12 ore al giorno.
Rileviamo infine la contraddizione di questa amministrazione che ieri ha emanato una ordinanza per introdurre le misure emergenziali antismog per il rischio di superamento del limite giornaliero di PM10, misura del tutto inefficace se poi non si effettuano adeguati controlli per verificarne il rispetto.