Comites San Marino: “Salasso fiscale sulle pensioni dei lavoratori ex frontalieri, ancora tutto tace”
7 Febbraio 2024 / Redazione
Ancora tutto tace sulla questione del salasso fiscale sui pensionati ex frontalieri che, dopo una vita di lavoro sul Titano, si trovano a dovere pagare le tasse in due Stati, nonostante una convenzione sottoscritta da Italia e San Marino nel 2014 preveda che le pensioni di sicurezza sociale debbano essere tassate solo in uno Stato.
“A parte le dichiarazioni di circostanza e tante buone intenzioni dimostrate dalla politica, ancora non si vedono segnali reali di un’inversione di tendenza e nel frattempo, purtroppo metà della pensione dei lavoratori ex frontalieri se ne va in tasse”, dichiara il Presidente del Comites San Marino Avv. Alessandro Amadei, “con il rischio per gli ex frontalieri di non riuscire a mettere insieme il pranzo con la cena”.
La vicenda è seguita con molta attenzione dal Comites San Marino e dall’Avv. Clelia Santoro del Foro di Rimini, legale di alcuni pensionati ex frontalieri residenti nel riminese, tra cui Giuliano Brugnoli, su cui si è pesantemente abbattuta la doppia tassazione. Il sig. Brugnoli infatti, oltre a vedersi trattenuto da San Marino il 21% della sua pensione deve corrisponderne all’Italia il 28 %, senza potere recuperare il credito di imposta, così come egli ha amaramente appreso dopo che l’Agenzia delle Entrate di Rimini gli ha notificato nel dicembre del 2022 la cartella esattoriale, con cui gli si chiedeva di pagare l’equivalente delle imposte versate a San Marino. Un vero salasso, ingiusto e contrario agli obiettivi della Convenzione stessa, contro cui il Sig. Brugnoli ha deciso di opporsi. Il Presidente del Comites San Marino Avv. Alessandro Amadei e l’Avv. Clelia Santoro sono infatti impazientemente in attesa dell’esito del ricorso inoltrato dalla stessa alla Corte di Giustizia Tributaria di Rimini contro il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate di Rimini e dell’esito della procedura di risoluzione delle controversie fiscali internazionali, procedura MAP (Mutual Agreement Procedure), pendente dinnanzi dell’Agenzia delle Entrate di Roma, la quale dovrà convocare i due Stati, Italia e San Marino, al fine di riuscire a trovare un accordo amichevole, che metta la parola fine a questa incresciosa vicenda.
“Senza dover attendere i lunghi tempi della giustizia”, conclude il Presidente del Comites San Marino Avv. Alessandro Amadei, “la soluzione del problema si potrebbe ottenere solo con l’avvio quanto prima di un tavolo tecnico bilaterale ad hoc che possa risolvere con mutuo accordo tra gli Stati difficoltà o dubbi di interpretazione in ordine all’ambito di applicazione dell’art. 18, par. 1, della Convenzione Italia – San Marino contro le Doppie Imposizioni del 2014, così come prevede la Circolare Applicativa emanata dalla Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio il 7 febbraio 2014”.