HomeCronaca“Con i bitcoin entri nel Manchester City” e sottraggono 71 mila euro a 70enne di Rimini

La truffa orchestrata da un quartetto con base a Roma, un'altra vittima truffata per 150 mila euro


“Con i bitcoin entri nel Manchester City” e sottraggono 71 mila euro a 70enne di Rimini


16 Febbraio 2024 / Redazione

Un anziano pensionato riminese è stato vittima di una truffa orchestrata da un gruppo di quattro individui con base a Roma, che gli avevano prospettato la possibilità di acquisire partecipazioni societarie persino del Manchester City, la celebre squadra di calcio inglese vincitrice dell’ultima Champions League. L’inganno ha coinvolto il pensionato in una rete intricata di promesse di sogni e gloria, portandolo a investire circa 20.000 euro in monete elettroniche.

La truffa è stata denunciata dall’anziano nel corso dell’estate del 2022, dando il via a un’indagine della polizia postale. Il gruppo di presunti truffatori è composto da un capoverdino di 45 anni e tre italiani, due uomini di 42 e 50 anni e una donna di 36 anni. Le indagini preliminari sono recentemente giunte a termine, e il gruppo è stato citato a giudizio con un’udienza predibattimentale fissata per il 24 giugno a Roma. L’accusa è di truffa in concorso ai danni del pensionato riminese e di un’altra vittima romana, che ha subito un danno di quasi 150.000 euro.

La truffa ha avuto inizio nel novembre 2021, quando l’uomo, un 70enne è stato contattato telefonicamente da una ragazza che gli ha presentato le opportunità legate alle monete elettroniche, prospettando fantastici guadagni. Nonostante l’iniziale diffidenza del pensionato, la ragazza ha insistito con chiamate frequenti, gradualmente riuscendo a convincerlo. Dopo una trattativa e la consultazione con un presunto broker, l’anziano ha deciso di investire, accettando il rischio.

Tuttavia, le promesse di facili guadagni si sono rivelate vuote, e il pensionato, dopo settimane di attesa, non ha visto alcun profitto. Le denunce presentate indicano che il totale dei soldi sottratti ammonta a 71.000 euro, di cui 20.000 euro hanno portato all’identificazione del quartetto di truffatori. La prima denuncia riguardante gli investimenti nel mercato azionario era stata inizialmente archiviata, a causa delle difficoltà degli inquirenti nel individuare i soggetti dietro alla società fittizia e destinataria dei bonifici.