Home___primopianoConcessioni di spiaggia. Il Comune di Rimini proroga al 2027

Recepisce un decreto del Governo ma i Tar stanno già bocciando i provvedimenti


Concessioni di spiaggia. Il Comune di Rimini proroga al 2027


30 Dicembre 2024 / Redazione

 
Nella seduta odierna (30 dicembre) la Giunta comunale ha approvato la delibera con la quale si prende atto della modifica legislativa introdotta dal Consiglio dei Ministri attraverso D.L. del 16 settembre 2024 e che ha esteso al 30 settembre 2027 la validità delle attuali concessioni demaniali marittime «al fine di consentire l’ordinata programmazione delle procedure di affidamento (…) e il loro svolgimento nel rispetto del diritto dell’Unione europea». Come noto, la scadenza era fissata dal decreto Draghi al 30 dicembre 2023, con proroga tecnica al 31 dicembre 2024, termine ultimo per procedere al bando delle concessioni, così come previsto dalla direttiva europea in materia.
Con il provvedimento ratificato oggi l’Amministrazione comunale recepisce l’ulteriore periodo transitorio di occupazione del demanio stabilito dal legislatore andando ad aggiornare l’Atto di indirizzo approvato dalla Giunta un anno fa (22 dicembre 2023) con il quale sono state definite le linee generali per l’esperimento delle procedure per l’aggiudicazione delle concessioni riguardanti le aree dell’arenile di propria competenza.
L’atto di indirizzo così armonizzato alle ultime normative nazionali, dà dunque seguito al differimento della scadenza della validità delle concessioni per il periodo necessario a definire i contenuti dei bandi di gara, già oggetto di un corposo e approfondito lavoro tecnico condotto nei mesi scorsi e tuttora portato avanti dagli uffici comunali affiancati da esperti della materia in coerenza con le esigenze e i principi esplicitati nel nuovo Piano dell’Arenile del Comune di Rimini in procinto di essere approvato nel suo assetto definitivo.
L’Amministrazione comunale inoltre si riserva di intervenire più dettagliatamente sull’atto di indirizzo, se necessario, dopo l’adozione del previsto decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, che, secondo le disposizioni di legge, dovrà essere assunto dall’esecutivo nazionale entro il 31 marzo 2025 e che dovrebbe contenere indicazioni specifiche rispetto alle evidenze pubbliche, in particolare su criteri di assegnazione e indennizzi.